7- è un addio?

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Il Paese delle Meraviglie risplendeva di nuovo con la luce della Rinascita, ma il destino riservava un capitolo inaspettato nella storia di Rosalinda e Alessandro.
Un annuncio imprevisto, come un vento gelido, attraversò il regno incantato, portando con sé un addio necessario che avrebbe scalfito la serenità appena riconquistata.

La regina Rosalinda e il re Alessandro, uniti dalla forza dell'amore che aveva resistito alle tenebre di Sir Malachite, si trovarono di fronte a un bivio.
Un dovere irrinunciabile chiamò Alessandro lontano dalle meraviglie del regno, ponendo le loro vite su percorsi divergenti.

I giardini della meraviglia, luogo di promesse e di amore rinato, furono testimoni del momento cruciale. Il profumo dei fiori, una volta simbolo della loro unione, ora sembrava appassire sotto il peso dell'addio imminente. La brezza incantata, che danzava tra i rami degli alberi, portava con sé un sottile lamento, come se anche la natura riconoscesse la tristezza di questo momento.

Rosalinda guardò Alessandro con occhi preganti, il cuore già intriso di un presentimento doloroso. "Cosa significa tutto questo, amore mio? Non riesco a immaginare il nostro regno senza di te."

Alessandro, consapevole del dolore che le sue parole avrebbero portato, la prese per mano con determinazione. "Rosalinda, il destino mi chiama altrove. Devo affrontare una missione che richiede la mia presenza al di là delle meraviglie di questo regno. È un dovere che non posso trascurare."

Le parole di Alessandro pesarono sull'anima di Rosalinda come petali di rose cadenti. "Devi partire? E cosa succederà a noi, al nostro regno?"

Alessandro la guardò con un misto di tristezza e promessa. "Il mio cuore si spezza nel doverlo fare, ma la necessità è urgente. Prometto che tornerò, amore mio. Il nostro legame supererà anche questa temporanea separazione."

Il sole del Paese delle Meraviglie, solitamente radiante e gioioso, sembrava attenuarsi come se riconoscesse la tristezza nel cuore della sua sovrana. Mentre Alessandro e Rosalinda camminavano tra i giardini, le loro ombre si allungavano, proiettando il presagio di un addio che avrebbe segnato il regno incantato.

La notizia si diffuse rapidamente tra i sudditi, gettando un velo di malinconia sulla festa della Rinascita. La corte, che aveva celebrato la vittoria sul tradimento di Sir Malachite, si trovò ora ad affrontare l'incertezza del futuro senza la presenza del re. La notte, solitamente colma di allegria e festa, fu permeata da un'atmosfera di addio, come se il cielo stesso si unisse al dolore di Rosalinda.

La regina si immerse nella preparazione del regno per la sua temporanea assenza, cercando di mantenere una facciata di forza davanti alla corte. Tuttavia, nei momenti di solitudine, il suo sguardo si perdeva oltre l'orizzonte, dove il destino di Alessandro si stagliava come una scia di nuvole oscure.

Il giorno dell'addio giunse più velocemente di quanto avesse desiderato. Nel cuore del Paese delle Meraviglie, Rosalinda e Alessandro si ritrovarono nel luogo in cui la loro storia d'amore era iniziata, il giardino incantato dove i fiori avevano visto nascere la promessa di un amore eterno.

Rosalinda abbracciò Alessandro con forza, sentendo il battito del suo cuore contro il proprio. "Prometti di tornare, Alessandro. Prometti che questo addio sarà solo un arrivederci."

Alessandro la baciò con passione, trattenendo le lacrime che minacciavano di sgorgare. "Ti prometto, Rosalinda. Il nostro amore supererà ogni distanza. Aspetterò il giorno in cui potremo essere di nuovo uniti, nel nostro regno di meraviglie."

Con un'ultima occhiata carica di significato, Alessandro si allontanò, lasciando Rosalinda sola nel giardino che ora sembrava più silenzioso, come se anche la natura rispettasse il dolore di quell'addio.

Mentre Alessandro si allontanava dal Paese delle Meraviglie, le giornate si susseguirono come un sogno lento. Rosalinda, nel suo ruolo di regina, cercò di guidare il regno con grazia e forza, ma l'assenza del re si faceva sentire in ogni angolo del castello incantato.

Il regno, avvolto nell'atmosfera malinconica dell'addio, cercò di riprendersi. La vita continuava tra i boschi incantati e le terre meravigliose, ma l'ombra di Alessandro era palpabile, come un ricordo persistente di ciò che era stato e di ciò che ora mancava.

Nelle notti stellate, Rosalinda si ritirava nel suo balcone, guardando il cielo come se cercasse una risposta tra le stelle. I suoni magici della natura sembravano sussurrare parole di conforto, ma il vuoto lasciato dall'assenza di Alessandro persisteva.

Il tempo passava lentamente nel Paese delle Meraviglie, e Rosalinda, nonostante il suo impegno nel governare con saggezza, sentiva la solitudine insinuarsi sempre di più nel suo cuore. Le lettere scambiate con Alessandro erano un sottile legame, ma non potevano colmare il vuoto di una presenza fisica, di un sorriso condiviso e di un amore che abbracciasse tutto il regno.

Nel frattempo, Alessandro affrontava la sua missione con risolutezza, consapevole che ogni passo lo allontanava da Rosalinda. Le terre lontane lo accolsero con sfide e pericoli, ma il pensiero di Rosalinda era la sua costante guida.
Ogni notte, sotto cieli diversi, guardava le stelle, sperando che il loro splendore potesse avvicinarli, nonostante la distanza fisica.

Le lettere di Alessandro, impregnate di nostalgia e amore, raggiungevano il Paese delle Meraviglie come messaggeri di un cuore lontano. Raccontava delle terre sconosciute, degli incontri straordinari e delle difficoltà superate, ma ogni parola era un richiamo a casa, a Rosalinda e al regno che amava.

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Le stagioni cambiarono, dipingendo il regno con le sfumature dell'autunno e dell'inverno. I giardini incantati si trasformarono, ma l'incantesimo di Rosalinda era interamente legato alla presenza di Alessandro. L'attesa diventò una compagna silenziosa, presente in ogni sala del castello e tra gli alberi dell'antico bosco.

Nelle sue notti solitarie, Rosalinda esplorava il giardino incantato, riflettendo sui giorni felici con Alessandro. Il profumo dei fiori, una volta allegro e vivace, ora portava con sé la malinconia di un amore separato. Ogni pétalo, ogni foglia, sembrava sussurrare il nome di Alessandro, mantenendo viva la fiamma di un amore destinato a sfidare la distanza.

Alessandro, nel suo viaggio, sentiva la mancanza di Rosalinda in ogni angolo delle terre sconosciute. I panorami spettacolari e le città misteriose non riuscivano a colmare il vuoto del suo cuore. Scriveva poesie sotto le stelle, dedicando ogni verso all'amata regina, sperando che il vento portasse il suo amore a ogni angolo del Paese delle Meraviglie.

Le lettere di Alessandro divennero il filo che li teneva uniti. Attraversavano deserti di sabbia e foreste fitte, portando il respiro del regno a Alessandro e i sogni di Rosalinda oltre l'orizzonte. Ma, nonostante la magia delle parole, entrambi sentivano la mancanza dell'altro, come se la loro anima fosse divisa tra due mondi.

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