8- sei tornato ...

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Il Paese delle Meraviglie, ancora avvolto nel velo dell'attesa, vide il ritorno di Alessandro come l'alba dopo una lunga notte. Era una mattina speciale, con il cielo che si tingeva di sfumature rosate e dorate, come se la natura stessa celebrasse l'evento tanto atteso. I giardini incantati, ricolmi di fiori dai colori vibranti, sembravano risuonare di gioia anticipata.

Rosalinda, regina e anima del Paese delle Meraviglie, si trovava tra i sentieri del giardino. Il suo cuore batteva all'unisono con il frinire degli uccelli e il dolce mormorio del vento tra gli alberi. Non sapeva cosa aspettarsi, ma sentiva nell'aria una presenza familiare che la faceva tremare di emozione.

E poi, all'ombra degli alberi antichi, vide Alessandro. Il suo cuore balzò nel petto, una sinfonia di emozioni danzò nei suoi occhi. Era lui, l'amato che il destino aveva momentaneamente portato via e che ora ritornava come un eroe in un racconto incantato.

Il sorriso di Alessandro, radiante come il sole che lo abbracciava, scioglieva ogni incertezza. Rosalinda corse incontro a lui, i piedi che sfioravano appena il terreno, come se fluttuasse in un sogno. Le braccia di Alessandro si aprirono, pronte a cullarla in un abbraccio che sembrava l'ancora di salvezza per entrambi.

"Rosalinda, amore mio," sussurrò Alessandro, la sua voce una melodia che risvegliò ogni fibra del cuore della regina. "Sono tornato per te, per il nostro regno e per un amore che nulla può spezzare."

Le parole di Alessandro erano come note di una canzone d'amore, dolci e potenti, capaci di penetrare nell'anima di Rosalinda. I suoi occhi, lucidi di gioia e di lacrime trattenute, erano la testimonianza di un sentimento che aveva resistito alle sfide del tempo e dello spazio.

Senza esitazione, Alessandro la prese tra le braccia, il calore del suo corpo un balsamo per ogni ferita del cuore. Rosalinda sentì la sua presenza, con la forza di un ritorno tanto atteso e l'intensità di un amore che, pur lontano, aveva sempre arso nei loro cuori.

Il bacio che condivisero raccontava di giorni di solitudine e notti di desiderio. Era un abbraccio tra passato e futuro, un legame indissolubile che neanche il tempo poteva spezzare. I giardini intorno a loro sembravano applaudire, con i fiori che aprirono i petali come una festa in onore dell'amore rinato.

Il ritorno di Alessandro portò una nuova luce al Paese delle Meraviglie. La notizia si diffuse come un incantesimo, e la corte, gli abitanti e la natura stessa si unirono a una festa spontanea. Le sale del castello risuonavano di risate e musica, mentre le stelle nel cielo sembravano danzare in un'armonia di gioia.

Rosalinda e Alessandro, mano nella mano, ripresero il loro regno con rinnovata determinazione. Ogni passo era un capitolo di avventure condivise, di risate condivise e di amore che continuava a fiorire come i giardini del Paese delle Meraviglie.

Le emozioni di Rosalinda erano come un caleidoscopio di colori, una gamma che spaziava dalla nostalgia alla felicità. Il ritorno di Alessandro riempiva il vuoto che aveva lasciato, come un pezzo mancante che finalmente trovava il suo posto. Ogni carezza, ogni sguardo, raccontava di un amore che non aveva conosciuto sbiadimenti, ma che si era rafforzato nella lontananza.

La sera arrivò, e il cielo si tintò di sfumature calde. Rosalinda e Alessandro, ancora immersi nella magia del ritorno, si ritirarono nei giardini incantati. I fiori notturni si aprivano sotto il chiarore della luna, come se volessero essere testimoni dell'amore che fioriva sotto il loro sguardo.

Seduti su una panchina di pietra, guardavano insieme il cielo stellato. Le stelle, piccole lucciole nel vasto universo, sembravano riconoscere la coppia reale e risplendevano con uno splendore particolare. Rosalinda posò la testa sulla spalla di Alessandro, mentre le sue dita intrecciavano le sue. Le emozioni fluivano come un fiume calmo, trasportando con sé la consapevolezza di quanto fossero fortunati ad avere ritrovato l'uno nell'altro.

"Mi sei mancato più di quanto le parole possano esprimere," sussurrò Rosalinda, il tono della sua voce vibrante di tenerezza.

Alessandro le baciò la fronte con dolcezza. "E io, Rosalinda, ho portato con me ogni istante trascorso lontano da te nel mio cuore. Ogni giorno senza di te è stato come un capitolo senza il suo lieto fine."

Le parole di Alessandro avevano il peso di una promessa mantenuta, e Rosalinda sentì che il loro amore aveva superato la prova del tempo. Guardando le stelle, si resero conto che il cielo notturno, con la sua infinita bellezza, era solo un riflesso del loro amore eterno.

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