9- silenzio

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Il Paese delle Meraviglie, normalmente sospeso in una quiete magica, sembrava pulsare di una tensione invisibile. Rosalinda, la regina dal cuore puro, si aggirava nei giardini sotto la luce argentea della luna. Un'ansia sottile danzava nell'aria, tingendo di inquietudine ogni passo.

Alessandro, il suo amato, camminava a una distanza rispettosa. Nonostante la sua presenza rassicurante, i suoi occhi nascondevano un segreto, e Rosalinda lo percepiva. Era come se un velo oscuro avvolgesse il suo spirito, generando domande senza risposta.

La regina avanzò attraverso i giardini incantati, seguendo il riflesso argentato del suo vestito che si muoveva nell'oscurità. La notte sembrava tenere il respiro, come se persino la natura fosse in attesa di una rivelazione imminente.

"Alessandro," sussurrò Rosalinda, il suo tono un filo d'incertezza, "qualcosa ti tormenta. Per favore, condividi il peso del tuo cuore con me."

Alessandro si fermò, gli occhi profondi scrutando il terreno come se cercasse parole tra le foglie cadute. "Rosalinda, ci sono segreti che temo di rivelare. Segreti che ho scoperto nei miei viaggi attraverso terre oscure e misteriose."

La regina si avvicinò con occhi pieni di preoccupazione. "Alessandro, il nostro amore è un rifugio sicuro. Qualunque cosa sia, possiamo affrontarla insieme."

Ma Alessandro esitò, un silenzio carico di significato che si diffuse nell'aria. "Amore mio," disse infine con voce sommessa, "ci sono ombre nel mio passato che preferirei non proiettare sulla nostra felicità. Temo che siano ombre che non possono essere scacciate."

Rosalinda sentì un brivido attraversarle la spina dorsale. La paura del non detto la avvolse come un abbraccio gelido. "Alessandro, non c'è nulla che il nostro amore non possa superare. Siamo più forti delle ombre."

Ma Alessandro, invece di rispondere, abbassò lo sguardo. Sembrava tormentato da una lotta interna, e la regina avvertì il peso del suo silenzio.

Decisa a capire, Rosalinda lo afferrò delicatamente per le mani. "Per favore, non nascondere nulla. Qualunque cosa sia, possiamo affrontarla insieme. La verità è la luce che disperde le ombre."

Alessandro sollevò gli occhi, e per un istante, Rosalinda credette di vedere la tormenta nei suoi occhi. Ma prima che potesse dire altro, lui le strinse le mani con forza e la baciò sulla fronte.

"Rosalinda," disse con voce rotta, "il mio cuore è confuso, ma non voglio che tu ne sia parte. Temo che ci siano segreti che devono rimanere sepolti. Per il bene nostro e del regno."

La regina rimase immobile, i suoi occhi imploranti. Ma Alessandro si allontanò, lasciandola sola nella notte con il peso di una verità nascosta.

Così, nel Paese delle Meraviglie, il silenzio della notte fu interrotto solo dal sussurro delle foglie e dal lamento del vento. Rosalinda, con il cuore spezzato, si trovò di fronte a una realtà che le sfuggiva, cercando risposte tra le ombre che avvolgevano il suo amato.

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