Your mind's so far away but your body is like here.

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Cal.

2.
"Frocio di merda." mi sono stancato di rispondere alle provocazioni.
Mi sono stancato di reagire, ma a quanto pare vengo picchiato lo stesso.
I soliti ragazzi, i soliti pugni, i soliti calci.
Il solito.
Sono gay. Non lo accettano. Non m'interessa.
"Dov'è il tuo fidanzatino?"
"Ancora una volta, non stiamo insieme." ribatto seccato.
"Ma ti piacerebbe."
Non sai quanto.
In quel momento Luke arriva in mio soccorso, alcuni ragazzi scappano, ma Lui resta lì e lo sfida con lo sguardo.
Io mi alzo in piedi, ormai quelle botte non mi fanno neanche più male.
Io e Luke a casa ce la ridiamo.
Luke e Lui continuano a guardarsi negli occhi, prendo il mio amico per il polso e lo trascino via.
"A domani, checca."
"A domani, stronzo." Lui si mette a ridere, il solito saluto.
Io e Lui non eravamo amici, ma era così da quando ero gay dichiarato, o meglio, da quando ero uscito con suo fratello.
"Secondo te, picchia anche il fratello?" mi chiede Luke.
"No, dà la colpa a me per averlo fatto diventare gay."
"Come se si diventasse gay." avvolge un braccio attorno alle mie spalle e ci avviamo verso casa.
Io e Luke ci conosciamo da anni, ormai, siamo migliori amici dal nostro primo incontro come se tutto ciò fosse stato predestinato.
L'unica cosa è che io sono innamorato perso di lui.
L'ho capito al secondo anno (ci siamo conosciuti al primo) quando è uscito con la sua prima vera ragazza e quella che provavo io non era semplice gelosia da migliore amico.
"Povero stupido Calum." per citare Michael quando glielo avevo rivelato.
Mi butto sul divano, esausto, Luke è in cucina che prepara qualcosa, come sempre.
Passo le giornate a casa sua, ma ogni tanto è lui che viene da me.
Si fa posto tra le mie gambe e mi passa una tazza di tè, accenno un sorriso per ringraziarlo, lui sorride a sua volta e io mi perdo.
"Cal?"
"Dimmi, Luke."
"Nulla, mi andava di chiamarti."
E in momenti come questo io mi innamoro ancora di più.

Il giorno dopo Lui non è a scuola e nemmeno quello dopo e quello dopo ancora, gira la voce che la sua famiglia si sia trasferita e in effetti non c'è traccia nemmeno del fratello. Luke ha deciso di dare una festa per questo evento più unico che raro.
Casa sua è sempre perfetta per tutto: per un film, per una pizza, per una serata tra amici oppure per una festa stratosferica dove è invitata tutta la scuola.
La musica a volume altissimo, gli alcolici portati da Michael che ha svaligiato l'armadietto dei liquori dei suoi, gli invitati e io seduto sul divano con un bicchiere tra le mani. Non so dove sia Luke e non m'interessa.
Bugia.
Sei un bugiardo, Calum.
Mi interessa eccome.
Svuoto il bicchiere da quel liquido dal colore violaceo e faccio finta di nulla, per una sera Luke non deve essere nei miei pensieri. Mike si avvicina a me con altri bicchieri in mano, non so come faccia a tenerne così tanti, gliene rubo uno e svuoto anche quello. Mike, che è un buon amico, deve aver capito cosa mi passa per la testa e si mette a ridere, quando crede che io abbia bevuto abbastanza mi fa alzare dal divano e mi trascina in giro per la casa, Luke sta ballando con una ragazza e io rido, la ragazza lo bacia e io rido più forte.
Dio.
La ragazza trascina Luke al piano di sopra e io continuo a ridere, Mike ride con me.
In giardino c'è un ragazzo carino, ma io lo conosco!
Mi aveva chiesto di uscire, forse.
Mi aggrappo a Michael mentre ci avviciniamo, un improvviso attacco di timidezza.
Scoppio a ridere.
La musica qui è meno forte e i presenti si voltano a guardarmi.
"Calum!" è il ragazzo carino a chiamarmi.
"A-Adam." ricambio nella risata, lui mi fa allontanare da Mike e mi fa sedere al suo fianco.
Mike si allontana.
Ha proprio un bel culo, il mio Mike.
Ops.
Adam è accanto a me, ci sono altri intorno a noi, non li conosco.
Adam è accanto a me e mi passa qualcosa.
Un brownie? Sì, un brownie.
Lo mangio. È buono.
Adam mi si avvicina e gli altri ridono.
"Perché ridete?" e rido anch'io, anche Adam ride.
"Perché voglio fare questo da tempo." dice e preme le labbra sulle mie, io ricambio. Adam è carino.
Ci stendiamo a terra, lui sopra di me, continuiamo a baciarci.
Adam è molto carino. Voglio baciarlo ancora, e ancora, e ancora, all'infinito.
Qualcuno si ferma di fianco a noi, ma io continuo a baciare Adam.
Adam. Adam. Adam. Adam.
"Calum." quella voce.
Adam.
No, non è Adam.
"Cal."
"Luke?" spingo via Adam, Luke è senza maglietta e mi osserva io scoppio a ridere.
Mi alzo da terra e prendo Adam per mano e gli do un altro bacio, lui dopo un po' si allontana.
Mi guardo intorno, non c'è quasi più nessuno.
Scoppio a ridere.
Luke mi guarda, io rido.
Lui è contrariato.
"Sei fatto?" scuoto il capo, poi annuisco, scuoto d nuovo il capo.
"Può darsi."

Primo pensiero mattutino delle persone comuni: che ore sono?
Primo pensiero mattutino di Calum Thomas Hood: perché cazzo Luke Hemmings dorme accanto a me in boxer? I miei boxer, per di più. E perché io indosso i suoi?
Mi metto di scatto a sedere. La testa mi fa un male cane.
La festa della sera prima, non ricordo niente. Fantastico.
Ti prego, non dirmi che io e Luke siamo stati a letto insieme. Non che non lo voglia, solo che.. non così.
Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno, faccio una doccia cercando di ricordare qualcosa della festa.
Ricordo di aver baciato qualcuno, ma chi?
Ricordo Luke insieme a una ragazza e io ridevo.
Il culo di Mike è davvero grandioso.
Un brownie? Oh, Cristo.
Mi infilo in fretta i vestiti della sera precedente, osservo Luke per qualche secondo e poi decido di andarmene. Devo tornare subito a casa, anzi no, devo correre da Michael.
"Cal..." è poco più di un sussurro, ma basta a farmi fermare e a tornare indietro verso Luke.
Lui mi sorride e alza il lenzuolo, vuole che io torni a letto.
"Devo andare." gli sussurro.
"Da Adam?" mormora piano lui. Adam?
"No, io..."
"Ho sonno, dormi con me." non mi oppongo e mi stendo accanto a lui.
Luke Hemmings riesce ad averla sempre vinta con me. E lo sa, lo sa benissimo.

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allora, allora, allora
comincio col dire che Lui non ha un nome perché non se lo merita e non è nemmeno importante.
detto ciò,
questo capitolo è un po' più lungo e.. la parte della festa vi è sembrata confusionale? voglio sperare di sì, mentre la scrivevo non aveva senso e spero che abbia avuto lo stesso effetto su di voi.
Un'altra cosa: i titoli dei capitoli sono tutte frasi della canzone Heart to Heart di James Blunt (riferimenti al titolo puramente casuali).
spero vi sia piaciuto, alla prossima!
/A

ah, già, quasi mi dimenticavo! se volete consigliarmi qualche vostra storia da leggere, ho parecchio tempo libero, sarò lieta di farlo!

Heart to Heart- [Cake]Where stories live. Discover now