parte 19

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Amelia's pov

Mi svegliai in camera mia stordita con un dolore allucinante alla coscia.

Cercai il mio telefono accanto a me e in quel momento uscì dal bagno caden.

Spalancai gli occhi.

"Perché sei qui caden?"

"Non ricordi nulla?"

In quel momento mi ricordai quello che era successo credo il giorno prima,tolsi subito le coperte e notai che la mia coscia era fasciata da molta garza.

Caden notó la mia sorpresa "Ti hanno sparato alla coscia ricordi? È qualcuno che conosci?"

"Si ricordo bene quel'che è successo ieri ma aveva la faccia completamente coperta da un passamontagna non potevo saperlo"

Entrarono tutti i miei fratelli uno dopo l'altro si misero in riga qualche metro davanti al letto seguiti da mio zio che faceva avanti ed indietro per la immensa camera.

Era evidentemente incazzato nero.

Interruppe il silenzio William "amelia ,ieri eri in pericolo vero?",che domanda è,

"credo proprio di si william".

"Ragazzi voi perché non siete riusciti a proteggere vostra sorella,in sette cazzo nemmeno uno è riuscito a tener d'occhio Amelia ."

Avevano tutti lo sguardo rivolto verso il pavimento,"William!" si girò subito verso di me.

"perché stai dando la colpa ai ragazzi non mi devono stare dietro come se fossi una bimba di 5 anni,so badare a me stessa,e nessuno dei ragazzi dovrebbe essere incolpato,ieri è stato inaspettato ma se sarà così rimarrò in guardia,se devi punire qualcuno punisci me."

Lo guardai negli occhi  in segno di sfida, se continua a trattarmi da principessa i miei fratelli inizieranno ad odiarmi,mi deve trattare come tratta tutti i suoi figli.

"Era per la tua sicurezza Amelia ma se vuoi metterla così non ci sarà più nessuno a proteggerti,sicura di voler prendere questa scelta?" Era innervosito dal mio comportamento e accettava le sfide anche se facevano male.

"Se questo vuol dire trattarmi come tratti i ragazzi allora si, son sicura."

"Va bene".Uscì dalla camera e tornò poco dopo con in mano una pistola.

"Dovrai tenere questa sempre con te imparerai ad usarla ma almeno è qualcosa con cui riuscirai a difenderti."

Annuì e uscirono tutti dalla camera eccetto Caden.

"Ancora qui stai"lo squadrai

" Ti ho salvato la vita e non metti per niente da parte l'orgoglio eh"affermò

Mi ricordai solo ora che era stato caden a salvarmi.

"Solo ora ricordo che sei stato tu a salvarmi" mormorai.
"Grazie caden"

Ero seduta sul letto,e caden su una poltrona al mio fianco.

Sentivo il suo sguardo bruciare quindi mi girai a guardarlo pure io.

Ha occhi azzurrini grigio,posso dire che i suoi occhi son bellissimi.

"Perché sei uscito dal bagno prima?"chiesi sospettosa,che cavolo doveva fare nel bagno di camera mia alle 10 del mattino.

"Stavo pescando" sarcastico il ragazzo.

"Aspetta che rido" risposi io ridendo falsamente.

"Ieri notte mi sono addormentato qui sulla poltrona, quindi sta mattina in bagno mi stavo lavando la faccia".

Mi girai di scatto,ha dormito qui?, perché? Aveva paura mi potesse succedere qualcosa?

"Dovevi proteggermi dai mostri mio cavaliere?" Dissi mettendo la mano sulla fronte recitando la parte della principessa.

"Se il mostro sei tu allo specchio allora si"

Ripresi a guardarlo male.Ma scoppiammo a ridere entrambi.

La testa iniziò a pulsarmi violentemente e chiudendo gli occhi per il dolore immaginai di nuovo quegli occhi,del uomo che mi ha aggredito,mi risultavano familiari ma non riuscivo a ricordare bene.

"Stai bene?" La voce risultava preoccupata ma calma.

Mormorai di si.

Delle mani fredde come il ghiaccio presero il mio mento, erano le mani di caden, mi obbligò a guardarlo.

Era a pochi centimetri dal mio viso, continuava a passare lo sguardo tra le mie labbra e i miei occhi, e io facevo lo stesso.

"Dimmi quando stai male,non mentirmi" il suo alito caldo mi accarezzava le labbra.

"Non ti importa se sto male o meno, quindi scansati" beh in realtà è vero da quando ci siamo visti la prima volta ha detto che ero un alieno,non che me ne possa fregare qualcosa ma finché non mi dimostrerà di pensare il contrario non  saprà nulla di me o da me.

Tolsi la sua mano dal mio mento e lo squadrai.
"In effetti non me ne frega nulla. Era per il tuo bene, parlare con qualcuno é rigenerante "

"Non sta a te decidere cos'è per il mio bene o no"
Alzai il mento in segno di sfida.

Non parlò si diresse verso la porta e uscì da essa.

Iniziai a pensare, tutto quello che mi era successo in questo mese, tutto una merda.

I miei occhi divennero lucidi, e piansi in silenzio come ero abituata a fare. Avevo le mani sul viso e continuavo a piangere, mi faceva male tutto la gola, la test-

Due mani possenti mi presero,tolsi immediatamente le mani dalla faccia per vedere chi era.

Alex, mio fratello.

"Che fai mettimi giù"

Non ribatté scese le scale e uscimmo dalla villa.

Aprì il garage e mi mise sulla sua moto bmw s1000rr.

Indossai un casco e partimmo diretti in un posto a me sconosciuto.

Ciao stelline
Sono stata parecchio impegnata in questi giorni quindi cercherò di aggiornare il più possibile.

Buon anno e buona lettura ❤️😘

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