trentaquattro

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Il giorno dopo venni svegliata da Carola con una cuscinata in faccia.
<Ao giuro-> prendo parola
<Amo non ti svegliavi> dice alzando le spalle guardandomi sorridendo.
Mi risdraiai per aspettare che il bagno si liberi, dopo cinque minuti Serena uscì dal bagno dandomi il buongiorno che ricambiai con il broncio per il modo in cui mi hanno svegliata.
Mi sistemai, lavai faccia e denti e uscì dal bagno andando in cucina dove trovai il moro seduto sullo sgabello.
<buongiorno fiorellino> mi saluta Luca molto felice
Gli faccio cenno con la mano e Alex mi avvicina a se.
<buongiorno Bambi> mi sussurra abbracciandomi
<ciao> ricambio la stretta appoggiandomi a lui ancora assonata.
<hai sonno?> mi domanda passandomi una mano sulla schiena
<si e Carola mi ha svegliata con una cuscinata in faccia> a quelle parole sento il petto del cantante vibrare allora mi stacco e vedo che stava ridendo.
<vabbè> faccio per staccarmi facendo la finta offesa ma mi riprende dal polso riavvicinandomi a lui.
<dai scema> mi lascia un bacio a stampo e rimaniamo così
<allora luchino, con Elena> chiedo al moro mentre si preparava un caffè
<parlavate di me?> sento dire da dietro e mi giro vedendo la diretta interessata
<si stavo chiedendo a luchino come stesse andando>
<guarda stamattina addirittura mi ha rifatto il letto> mi dice lei prendendo in giro il napoletano e io rido
<non fa manco il suo tra un po'> dico ricevendo un dito medio.
Mi stacco dal moro e gli chiedo cosa volesse per colazione, latte caldo e biscotti, glieli preparo e per me faccio un caffellatte con dei biscotti integrali, mi metto vicino al moro e iniziamo a chiacchierare con gli altri due.
<mangia uno di questi> mi dice Alex avvicinandomi un oreo e io scuoto la testa, non mi andava, avevo già mangiato la pizza la sera precedente.
<no alex non mi vanno> gli dico semplicemente e lui lascia stare, finiamo di fare colazione, puliamo le nostre tazze e il bancone e ci avviamo nella sua stanza dove mi appoggio al suo letto e lui fa lo stesso.
<Dopo vado a farmi una corsa e poi mi fanno avere le coreo di questa settimana, tu quando avrai i pezzi per la sfida?> sospiro all'ultima frase accarezzandogli la guancia.
<Oggi> risponde semplicemente
<Cos'hai?> gli domando
<Vorrei che tu ti vedessi con i miei occhi, per vedere quanta bellezza emani, quanta sensualità e femminilità hai, quanto il tuo corpo sia perfetto sotto ogni punto di vista Giulia> mi dice guardandomi negli occhi, sospiro e mi giro di schiena guardando il soffitto.
Inizio a giocare con i lacci dei miei pantaloni non avendo voglia di affrontare quel discorso in quel momento finché non veniamo richiamati in gradinata, mi alzo per prima ma il moro mi prende per il braccio fermandomi.
<Ora non voglio lasciarti pensieri in testa Giu, vorrei solo insegnarti e farti capire che sei bella e che non hai niente che non va, che tutto quello che ti frulla in testa sono paranoie, vorrei che ogni volta che ne avessi una, me ne parlassi, perché voglio aiutarti> mi prende il viso tra le mani e mi vengono gli occhi lucidi.
<No amore, ora voglio un sorriso sennò non usciamo da qua> Al nomignolo che il moro non mi aveva mai affibbiato prima d'ora sorrido imbarazzandomi.
<Come mi hai chiamato?> gli domando e lui sorride divertito e un pelino imbarazzato.
<Amore> ripete e io lo bacio, per poi decidere di raggiungere le gradinate, dove troviamo tutti con Sissi, Nicol e Luigi in piedi davanti a tutti, dovevamo votare chi per noi doveva andare a cantare il pezzo in studio, io scelsi Nicol, se lo merita, passare dall'ultimo posto al primo non era cosa da poco, infatti vinse lei.
Dopo un applauso obblighiamo la ragazza a fare un discorso.
<Ma ti senti bella?> le domanda ad un certo punto la conduttrice
<A volte sì, a volte un po' meno, tipo quando mi siedo, sono piccola e vorrei essere più alta> risponde la ragazza e io sospiro alle sue parole, capivo il suo senso di inadeguatezza.
<Ma sei una gnoccona> esclama Guido facendoci ridere.
Dopo il saluto di Maria i ragazzi circondano la ragazza cantando il suo inedito per poi abbracciarla, quindi la raggiunsi e feci lo stesso.
<Brava nic> le dico all'orecchio
<Grazie giulia, ti voglio bene>
<tesoro, anche io> la stringo di più a me per poi lasciarle un bacio sulla guancia, il moro invece le lasciò una carezza e una spinta, perché lui abbracciava solo quando voleva.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora