Parte 17

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la sveglia cominciò a brontolare per mia sfortuna.

Andai in bagnio e mi feci una doccia rilassante, dopo di chè mi vestii e ricevetti una chiamata e ovviamente chi poteva essere se non quel pazzo di bill -Emilyyyyyyyyyyy, vieni, tom sta schlerando perchè dice che gli ho rubato una roba ma non è vero e ora mi sta rincorrendo per tutto il castello- riattaccò prima che potessi rispodergli, come era possibile, avevano più di 200 anni e si comportavano come bambini.

Andai al castello con la mia macchiane una volta lì aprii la porta e mi ritrovai bill che correva d'appertutto -bill o me lo dai o ti uccido come è vero d- -tom non nominare il nome di d.. in vano- appena mi vide mi corse in comtro -eih! sei venuta- stava per abbracciarmi ma si fermò, vidi la sua espressione cambiare -ancora- bisbigliò fra se e se, sparì in mendo di 5 secondi e non capii cosa stesse succedendo così chiesi a bill -bill che succede- bill mi guardò dispiaciuto poi guardò verso le scale -vedi....tom....ha sempre provato molta attrazione verso....di te e... deve starti lontano altrimenti...il suo istinto...ti farebbe mordere e in medo di 5 secondi saresti una vampira in caso lui si contenesse ma se per sbaglio la sua fame va oltre hai limiti lui...ti ucciderebbe- ero confusa, anche io provavo attraione nei suoi confronti e l'ho capito solo perdendolo -io...io...devo parlagli- bill cercò di dissuadermi ma in vano.

Andai nella stanza di tom e bussai ma non ricevetti risposta, così entrai e lo trovai nuovamente sdraiato su quel divano d'inanzi alla stufa -vai via- mi disse freddo e acido -no- gli risposi di getto avvicinandomi, lui si alzò subito dal divano e si allontanò -ho detto che devi andartene cosa non capisci?!- era come se fosse stato...cattivo come se non avesse veramente avermi voluto lì -era meglio se non tornavi, a quest'ora ero...ero...non lo so_  sbattè il divano rosso a terra, sobbalzai dallo spavento _ma di sicuro sarei stato meglio- si girò poggiando una mano sul bordo del caminetto e le fiamme cominciarono a rifletttersi sulla sua candida pelle. 

Quelle parole le sentitrafiggermi il cuore, dopo tutto il male che avevo passato a causa sua, dovevo? dovevo ancora soffrire?! ero arrabbiata quanto triste -sei...sei uno stronzo tom...a causa tua stavo per perdere la vita, a causa tu ho sofferto come un cane...colo perchè ho fatto una cosa sbagliata. solo perchè io... io mi sono innamorata di te ma tu sei uno stronzo insensibile che non gli è mai importato nulla di me, mai- non si mosse di un millimetro il suo sguardo era puntato sul fuoco ardente -sono un vampiro- disse girandosi -non provo sentimenti- sentii la pelle scottale e i pugni stringersi fino a segniarmi la pelle -tu puoi perovare sentimenti!!- gli puntai un dito contro -solo che non vuoi- dissi alla fine rassegniata.

Uscii dal castello e andai a casa mia, era ora di prenzo e non avevo voglia di mangiare così andai in camera e piasi, piansi fino alla sera.

Erano ormai  le 12:00 e non riuscivo a prendere sonno, così andai al frigo e mi presi un bicchiere d'acqua gelida, lo gettai nel lavandino e andai a farmi una doccia.

Una volata in bagnio presi una lametta, mi sedetti sulla tavoletta chiusa del WC e mentre stavo per premere l'oggetto tagliente sulla mia pelle qualcuno mi prese il baraccio -non te lo lascerò fare un'altre volta- alzai la testa e vidi tom -vattene via- levai il mio braccio dalla sua salda presa e poi me ne tornai in camere -smettila, non puoi continuare così- mi girai verso quella voce roca -non posso?! ah! bella, divertente...io che non posso fare qualcosa....è tutta la vita che faccio ciò che voglio e non sarà dicerto un vampiro come te a farmi smettere- sbattei la porta di camera mia facendolo rimanere fuori, inutile dire che tom l'aprii -il fatto che io non possa amare non significa che tu non possa- -questo è il problema tom, io mi sono innamorata...di te, e non dire cazzate del tipo non posso amare, non è vero, puoi e lo faresti se non rischieresti di uccidermi- -ora lo hai capito, noi non possiamo amare possiamo solo uccidere e fare del male, siamo stati creati per questo- -quando capirai che io sarei disposta a morire anche solo per un tuo bacio- cercai di avvicinarmi ma lui sispostò -e tu quando capirai che io non sono disposto a perderti per avere un bacio- -non mi importa, sono io che decido se rinunciare o no, io no ho nulla...ho solo te- gli presi una mano e vidi che quel contatto lo fece agitare molto, chiuse gli occhi e quando li riaprì erano rossi come il sangue e più mi avvicinavo più il rosso si intensificava -g...guarda è...è q...questo c...ciò c...che v...vuoi, un mo...mostro- lo guardai dolcemente -se quel mostro che dici sei ti, lo voglo-mi avvicinai delicatamente al suo visto e feci toccare lenostre labbra, in un attimo quel piccolo contatto diventò arrogante però non ero io, era tom -fermo- dissi fra un bacio e l'altro -trova l'auto controllo necessario per fermarti- dissi ansimando -non riesco, sei come una droga- cosntinuò per qualche secondo e dopo si fermò -c'è l'hai fatta- dissi prendendo fiato -i...io mi sono fermato, c'è l'ho fatta!- mi diede un'altro bacio e questa volta non c'era desiderio o arroganza, ma amore e delicatezza.

FINE 

schrivetemi se volete un sequel 

vampireWhere stories live. Discover now