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Daily World, Notiziario della Rete del 22 Dicembre 2089, per gentile concessione degli Archivi Storici Internazionali

Nulla vi ha mai preparato a quello che state vivendo ora.
Ma reagite.
Vi basti pensare che, già adesso, mentre leggete queste righe, avete problemi logistici immensi di cui il resto dell'umanità, prima di voi, ha conosciuto solo l'ombra, perfino nei periodi più bui e devastanti. È un prezzo piccolo da pagare, ve lo assicuro. In parte troverete aiuto sotto forma di alcuni SSD chiusi in una certa cassetta di sicurezza di cui ho consegnato la chiave elettronica a mio figlio due mesi fa.
Si starà ancora chiedendo cosa farne.
Purtroppo dovrà scoprirlo, lo ha scoperto, nel peggiore dei modi.
Abbiamo dovuto agire nascostamente. Avreste potuto tentare di fermarci.
Forse è soltanto presunzione... ma so che ci volete bene. Lo vedo.
E so anche che, in ogni angolo di questo mondo sbriciolato come non mai ma mai più unito di ora, questo affetto avrebbe impedito di ricorrere all'unica soluzione sensata, per quanto dolorosa.

Io amo mio figlio.
Così come amo mia moglie, che ha deciso di non seguirmi. Sandra ha vissuto con me per quasi settant'anni. Siamo giunti fin qui insieme, fin qui dove le nostre strade si dipartono e le nostre anime trovano la luce fievole della consolazione di saperci comunque insieme, di sapere che ci rivedremo dopo, ovunque sia dopo.
Non posso portarla con me.
Lo ripeto, ancora e ancora, e forse lo ripeterò nuovamente prima della fine di questa lunga chiacchierata con voi, me stesso, e tutti quelli che sono con me... facciamo questo per volontà nostra.
Senza imposizioni.
A parte la necessità evidente, l'unica altra cosa che ci guida è proprio l'amore. La necessità di portare fino in fondo, fino alla sua logica conseguenza, questo infinito amore per la vita che abbiamo imparato durante i nostri anni, a volte troppo lenti e faticosi.
So che vi sembra strano che io, proprio io, parli di amore per la vita.
D'altronde sono io, lo ribadisco, che ho avuto l'idea. Che l'ho proposta, per la prima volta, nei forum privati organizzati appositamente. Che ho raccolto le proposte alternative a questa finché non hanno cominciato a estinguersi sotto i colpi di una realtà assolutamente implacabile. Finché non si sono spente, lasciando vuota la mia casella e-mail.
Sono io che ho raccolto organicamente i dati che mi hanno convinto della necessità di questa azione, dati incontrovertibili e verificabili da chiunque grazie alle risorse della Rete.
Dati che anche voi conoscete bene, dati che trasformano in incubi di desolazione e fame i sogni di vita dell'intero pianeta.
Hanno aderito quasi cinque miliardi di persone.
So che questo numero vi dice qualcosa di molto preciso.
Certo, non potremo sapere quanti effettivamente andranno fino in fondo, ma sappiamo che saranno... saremo... quasi tutti.
I più filosofi di noi (e ce ne sono, di filosofi, moltissimi: la nostra è stata una generazione di molte colpe ma anche di molto pensiero) parlano di "livello morale", il più alto mai raggiunto dall'umanità intera nella sua colossale, brevissima apparizione sul palcoscenico dell'universo. Il trionfo del Super-Io.
Quel che è certo è che un'idea così folle, così terribilmente atroce, è figlia di una profonda convinzione. Non avrebbe mai fatto tanta strada, non fino a questo punto, se miliardi, cinque miliardi di cuori non credessero, fino nel profondo, che è giusto che così sia.
Facciamo la scelta più orrenda e meravigliosa mai presa finora.
Abbiamo visto il Giappone diventare una repubblica, abbiamo visto, nel nostro lungo corso, infrangersi barriere che solo vent'anni prima sembravano insormontabili. Alcuni di noi erano lì, già adolescenti, alla caduta del muro di Berlino, e tutti abbiamo esultato alla conquista di Marte, così come abbiamo pianto davanti ai tentativi falliti di colonizzazione. Abbiamo visto le nostre speranze infrangersi sulle scogliere degli interessi economici, abbiamo visto l'energia rinnovabile ritornare pura idea senza applicazioni pratiche.
Abbiamo tremato alle possibilità della clonazione, abbiamo gioito alla scoperta di una cura per il cancro. Molti tra di noi sono rinati a nuova vita quando l'AIDS è stato sconfitto.

Abbiamo vissuto tutto questo sulla nostra pelle ora un po' troppo morbida, sui nostri volti che tendono al basso, nelle nostre mani ormai poco ferme. Nei nostri sorrisi, spesso artificialmente bianchi, sono passati i mutamenti di più di un'epoca.

È abbastanza.

Ora spetta finalmente a voi, senza le pastoie di un passato che non vi merita.

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