Capitolo 24

36.8K 1.4K 2.1K
                                    

Mi raccomando, lasciatemi una stellina al capitolo per supportarmi.È IMPORTANTE🫶🏻

INSTAGRAM DELL'AUTRICE: Lilyredstories❄️

M A T T H E W

6 anni prima..
Montreal

Quel giorno era afoso, uno dei più caldi in assoluto nella storia del Canada.

Ed io come ogni giorno della mia santissima vita, mi ero ritrovato in uno spogliatoio per l'ennesimo allenamento di cui non me ne fregava niente.

Presi le ultime cose dal mio borsone nero che pesava quasi più di me e indossai tutto il necessario per cominciare.Mio padre aveva speso più di mille dollari per farmi avere i migliori indumenti per giocare ad Hockey, delle marche più costose.

La mia vita si alternava tra studio, scuola, allenamenti, hockey, partite.

Hockey, hockey e ancora hockey.

Ne avevo sentito parlare così tanto nella mia vita che mi veniva la nausea a volte.

La realtà era che io non sopportavo L'hockey.

La mia non sembrava la vita di un quindicenne ma di un ventiquattrenne.

Fuori facevano quasi quaranta gradi ed io mi ritrovai ad essere imbottito dalla testa ai piedi di protezioni insulse.Sarei morto di caldo.

Mio padre mi aveva sempre spiegato che l'hockey non era altro che una guerra su dei pattini e forse aveva ragione.

Per prendere un dannato dischetto dovevo fare a spallate con le altre persone.

Soltanto per un insulso dischetto minuscolo.

Uscii dagli spogliatoi della palestra in cui mi allenavano da anni difatti mio padre era il proprietario, l'allenatore e il benefattore della squadra in cui mi allenavo.

<<Muoviti Matthew!>>urló a squarciagola mio padre che indossava la sua solita tuta nera con il logo della squadra.

<<Papà fa troppo caldo>>mi lamentai asciugandomi del sudore che avevo sulla fronte e pensai che ancora non avevo messo il casco..dopo sarebbe stato molto peggio.

Dannato hockey.

<<Allenati come si deve e non piagnucolare come una cazzo di femminuccia>>mi rimbeccó mio padre.

Le parolacce nel vocabolario di George Leblanc erano all'ordine del giorno.

Mi domandai se credendo sarei diventato come lui o sarei riuscito a cambiare la mia vita.

L'unica soluzione per liberarmi di George era scappare da Montreal.

Magari in Messico?Non saprei.

Lo osservai accigliato e intanto avanzai verso di lui che era appoggiato alla balaustra di legno che circondava tutto il campo da hockey.<<Papà senti..non credo che L'hockey faccia per me>>

Be UnstoppableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora