Capitolo 13

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Vi vedo che ancora non mi avete seguita su Instagram, vi consiglio di farlo perché pubblico spoiler ogni giorno..🫵🏻

INSTAGRAM DELL'AUTRICE: Lilyredstories❄️

Kelsey

Panico.

Urla.

Parolacce.

Da quando ho messo piede questa mattina al Montreal college queste sono le tre cose che ho notato.

Da quanto ho capito tutto questo casino è dovuto dal fatto che domani ci sarà la prima partita del campionano della squadra di hockey.

Gli Sharks Struttman.

Sapevo della partita ma cazzo, è così importante?

Beh a quanto pare si.

Sembrano tutti appena usciti da un dannato manicomio, vanno avanti e indietro con magliette della squadra addosso, cantando "Forza Sharks" a squarciagola.

I miei poveri timpani.

Mi sto già immaginando il coach Smithy mentre grida "brutte capre" e altri insulti del genere per spronare la squadra durante la partita.

Ripenso per un secondo al video che mi ha mostrato Janette lo scorso pomeriggio, ho sempre saputo che l'hockey non fosse uno degli sport più volubili e tranquilli ma arrivare a prendere a testate il proprio coach mi sembra piuttosto eccessivo.

Internet dice testuali parole "L'hockey è un incontro di box su dei pattini".

Quindi domani assisterró alla mia prima partita di hockey e vedrò Leblanc che viene gonfiato di botte?

Beh...adoro l'hockey dannazione.

Mentre sono completamente assorta dai miei pensieri e sto girovagando per i corridoi del college come un vero e proprio fantasma mi imbatto in Janette che viene verso di me come una furia ambulante.

Oddio.

<<Dobbiamo parlare>>sbotta e senza preavviso mi trascina per un braccio verso l'uscita del college.Ha i capelli leggermente scompigliati, le guance rosse e delle gocce di sudore che le bagnano persino la fronte.

È successo qualcosa di grosso cazzo.

E fu così che persi la lezione di..neanche me lo ricordo.

Meglio così, la mia amica è sicuramente più importante di una lezione di Cinema o qualunque cosa fosse.

<<Stai calma biondina>>ridacchio mentre il mio polso viene brutalmente strattonato.

Forse è incazzata con me perché ieri non mi sono fatta sentire nonostante i suoi mille messaggi agonizzanti.

I ricordi del pomeriggio prima pian piano riaffiorano e il ricordo delle nostre mani che si toccano mi provoca una scarica di brividi su tutta la spina dorsale.

Matthew ieri è stato..diverso.

Non so spiegarlo ma per un attimo ho pensato che forse sotto quella corazza da stronzo c'è qualcos'altro.Forse c'è una persona vera.

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