cap 18

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Spalancai gli occhi.
"Mi avevano dedicato una canzone? A ME?"

No è impossibile. Avranno sbagliato.

Il manager notò la mia agitazione e mi tranquillizzò
M: "Alice ascolta la canzone ti prego.."

Aveva ragione dovevo calmarmi che stupida.

Quando la musica partì chiusi per qualche secondo gli occhi, non avevo ancora realizzato dove fossi.

Quando il  coro intonò: "STO NELLA SAD"
Li riapri, a quel punto iniziarono a cantare

P: "Questa è la storia di un'altra vita sprecata.."

T: "Di un figlio triste appena scappato di casa.."

F: "Lui è cresciuto in fretta dopo un'infanzia bruciata.."

P: "Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava.."

T: "Per loro non ha senso credere nei sogni.."

F: "Ma lui sa che il suo tempo vale molto più dei soldi.."

P: "E vive sotto effetto per scappare dai ricordi.."

T: "Di un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi.."

Le strofe si susseguivano una dopo l'altra in modo perfetto.
Quelle parole mi colpirono molto. Sembrava proprio che parlassero di me. Non ci potevo credere. Involontariamente mi iniziarono a scendere le lacrime sul viso.

Era come se mi sentissi a nudo davanti a loro che sembravano mi avessero capito.

Cantavano e si muovevano in modo perfettamente sincronizzato.
Si stavano mangiando il palco.

Camminavano, correvano e nel frattempo cantavano.
Li osservavo attentamente con la bocca spalancata.
Ero incantata dal loro talento e dalla loro bravura.

Ad un certo punto della canzone si stavano dirigendo verso la mia zona, dove erano seduti tutte le persone col pass.

Mi passarono davanti e mi fecero l'occhiolino ed un sorriso.
Il mio cuore quelle cose non le poteva sopportare.

La canzone continuava e ad un certo punto Theo in particolare si fermò e mentre cantava notò che stavo piangendo.

Con la mano che non stava tenendo il microfono cercò di asciugarmi la lacrima accarezzandomi il volto.

Rabbrividì al tocco.. era esattamente il punto dove mi aveva colpito mio padre il giorno prima.. Ma perché Theo che doveva cantare stava perdendo tempo con me?

Il continuo della canzone mi riportò alla realtà.

T: "E sono stato sempre quello solo perché non sono mai stato come loro..."

F "Che hanno lo sguardo pieno d'odio e il cuore vuoto.."

T e P e F: "Il nostro amore maledetto mi mancherà in eterno.."

"E vomito anche l'anima per sentirmi vivo dentro 'sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica
e starti vicino è autodistruttivo."

La musica finì, ci fu un secondo di silenzio e poi scoppiò un boato in tutto il teatro.

Erano andati perfettamente.
Urlai dalla gioia e applaudi il più forte che potevo.

Il pubblico era entusiasta, l'applauso durò cosi tanto che Amadeus dovette intervenire per calmarci.

Quando finalmente ci riuscì si complimento con la mia band per la loro performance.
Dopo un inchino e il loro urlo "LAA SIEED"
Abbandonarono il palco.

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Surpriseeee!!
Spero non mi blocchino per aver citato la canzone.
Nel caso non segnalatemi perfavore ;)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Come al solito vi aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensate.

ciauuuuu💚💙💖

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