capitolo cinquantotto

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OUTFIT

"Ti posso abbracciare?" la richiesta di Nicholas mi scombussola, non me l'aspettavo"come?" strabuzzo gli occhi non sapendo se avevo capito bene in mezzo a tutto questo caos dovuto ai ragazzi contenti per l'accesso al serale di Marisol, Martina, Ho...

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"Ti posso abbracciare?" la richiesta di Nicholas mi scombussola, non me l'aspettavo
"come?" strabuzzo gli occhi non sapendo se avevo capito bene in mezzo a tutto questo caos dovuto ai ragazzi contenti per l'accesso al serale di Marisol, Martina, Holden e mio.
"Va tutto bene davvero, mi è passata completamente" sorride il ballerino e senza dire nulla mi lancio nelle sue braccia
"sono stata così in pensiero Nick, pure Kumo stava male" lui spezza l'abbraccio ridendo
"si beh, ora è tutto apposto possiamo stare tutti e tre tranquilli" risponde sorridente
"Nicole!" Petit si dirige verso di me
"Sasà!" urlo quando mi sento mancare la terra sotto i piedi e mi aggrappo al collo del cantante per non cadere
"sono felicissimo, te lo meriti" mi poggia a terra lasciandomi un bacio sulla guancia
"non sto nella pelle" inizio a saltare dalla felicità, poi i miei occhi incontrano quelli di Kumo il mio sorriso sparisce, così mi allontanano dalla folla dei miei compagni e lo raggiungo.
"Cosa ti succede? Non sei felice?" gli domando accarezzandogli le spalle, la sua espressione però non cambia
"Tiziano?" richiamo la sua attenzione
"ti prego dimmi che non mi stai riservando il tuo silenzio punitivo proprio ora" lo supplico
"sono felice per te Nicole" si scansa da me e sento come un buco al petto, a notarlo è Nicholas che si affianca a me
"problemi?" domanda
"mi ha appena riservato il silenzio punitivo che usa quando si sente ferito dalle persone" rispondo
"non capisco dove o come io l'abbia ferito"




Entro in sala 6 come mi era stato detto dalla produzione e mi accomodo su uno degli sgabelli lì presenti quando una voce risuona nella stanza.
"Nicole?" era mia madre
"Ma' sei tu?" domando emozionata
"Nicole! Amore mio" risponde lei ed io rido
"allora come stai?" mi domanda
"ho una notiziona" dico coprendomi il viso con le mani, sono ancora incredula
"dimmi amore, anzi aspetta che ti metto in vivavoce
con papà e Paolo" aspetto un suo segnale prima di parlare
"Rudy mi ha appena consegnato la maglia del serale" dall'altra parte della chiamata sento il casino che si era creato per la mia notizia e tra le lacrime rido di gioia
"è fantastico Nicky, siamo orgogliosi di te" dice mia madre
"ti vogliamo tutti bene" prende parola mio padre
"papi, come stai?" gli domando tirando su con il naso
"benissimo ora amore mio, ti stiamo abbracciando da lontano" mi informa
"anche io" dico mimando un abbraccio
"digli a Tiziano di abbracciarti forte anche da parte nostra" scoppio a ridere alle parole di Paolo
"ironia della sorte abbiamo appena avuto una discussione, credo" li informo
"e come mai amore?" mi chiede mamma
"lo vorrei tanto sapere" ammetto
"vabbè tu ora stai tranquilla, goditi il momento, sicuramente con Tiziano risolverete" mi rassicura papà
"ci sentiamo presto allora" dico
"appena puoi chiama va bene? un bacio grande a te e a tutti i ragazzi" dopo questa frase da parte di mamma la chiamata si interrompe.

NICOLE's OUTFIT

NICOLE's OUTFIT

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KUMO's POV

"Che ha Nicole?" Gaia entra in stanza e prende posto ai piedi del mio letto
"che ha?" gli domando a mia volta, non avevo alcuna voglia di parlare
"se tu non sai nulla vuol dire che la causa del suo malumore sei proprio tu" Gaia analizza la situazione, meglio di lei non ci conosce nessuno qui nella casa.
"Sono io quello che sta male qui" chiarisco
"lei è sul retro a parlare con Nicholas" nel mio tono di voce, Gaia riesce a leggere della gelosia e lo capisco dallo sguardo che mi lancia
"ma sei cretino?" esordisce
"puoi essere geloso di un ragazzo che lei ha rifiutato due volte?" Gaia dice retorica, eppure io mi sento inferiore, non mi sento all'altezza della bella persona che è Nicole
"ma non è tanto Nicholas, ho proprio paura anche quando sta con Gio, Holden e tutti gli altri. Sono io l'insicuro" le spiego
"ma perché non le parli?" mi domanda preoccupata
"a quanto pare lei preferisce parlare con Nicholas" le rispondo, lei in tutta risposta mi ride in faccia
"eccola di nuovo la gelosia" parla tra le risate
"senti Ku, siccome voglio bene ad entrambi, vi conosco troppo bene e so benissimo che state soffrendo entrambi allo stesso modo per questo allontanamento, perché non vai da lei sul retro e ti confidi con lei?" dopo diversi minuti di incertezza annuisco e mi prendo di coraggio.
Guardo per l'ultima volta Gaia che mi aspetta seduta sul mio letto per darmi coraggio, poi impugno la maniglia della porta e caccio fuori la testa.
Immediatamente i miei occhi incontrano quelli di Nicole, questo incontro però dura poco perchè quando i miei occhi di posano sulla figura di Nicholas noto che stavano ascoltando la musica, insieme.
Deglutisco e decido di non proferire parola, ma non rientro, proprio per vedere se lei mi viene incontro oppure fa finta di nulla, prendo l'iqos dalla tasca e mi siedo sul davanzale della finestra per fumare.
Durante il tempo da me impiegato per fumare nessuno dei tre si rivolge una parola, così una volta finito di fumare rientro dentro casa ed il mio sguardo si incontra con quello di Gaia, alla quale sparisce il sorriso che aveva in faccia.
"È andata male?" apre le braccia nelle quali mi ci fiondo immediatamente
"non è proprio andata" rispondo
"che dici? Tisanina per risollevare il morale?" annuisco alla proposta di Gaia ed insiemi ci dirigiamo in cucina.

Era passata ormai una mezz'ora e la maggior parte della casetta era in cucina perché da li a poco saremmo andati tutti a dormire.
"Kumo" qualcuno mi chiama ma essendo troppo preso dai miei pensieri non rispondo
"Kumo!" questa volta attribuisco le parole alla voce di Gaia così mi volto verso di lei
"guarda" con un cenno di capo mi mostra Nicole, lei mi stava già guardando ma poi abbassa lo sguardo e si incammina verso di me e si ferma accanto a dove ero seduto
"quando non sei nervoso vieni a parlarmi" mi dice prima di dirigersi non so dove.
Mi alzo scazzato e la seguo, la vedo chiudersi nel bagno della camera blu, busso e lei apre la porta
"a me girano le palle quando fai così" sbotto
"è tutto il giorno che mi ignori e mi vieni a dire che sono nervoso? Ma vaffanculo" mi volto e faccio per andarmene
"Visto? Visto stai nervoso" esclama
"grazie che sono nervoso ora!" le rispondo lasciando la stanza
"sei tu che non mi rivolgi la parola" mi urla contro
"e fattele due domande" le urlo di rimando per farmi sentire.










































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