Oblìo

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Di solito si dice alla fine,

ma io te lo dico all'inizio,

ti amo,

perché il tempo mi corre dietro

e io ho fretta,

non voglio farti aspettare, ti amo.


Ti amo come non ho mai amato nessuno

ed è veramente così perché prima di te,

mi rendo conto di non aver mai capito nemmeno cosa volesse dire l'amore.

La mia mano impugna

uno smartphone per scriverti

questa poesia ora,

ma vorrebbe essere poggiata sulla tua guancia

per disegnare carezze sulla tua pelle.

Le mie palpebre chiuse

su un cielo della notte

ma le mie labbra aperte su di te,

ad urlare baci sulla tua bocca

non staccarsi più

lungo tutto il tuo corpo,

scoperto da ogni inibizione

e diventare noi una cosa sola.

E chissà se possiamo

o se saremo dannati per sempre

dal vuoto dell'oblìo.

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