Conclusioni

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E così arriva la fine

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E così arriva la fine.

È così che arriva la fine.

Non voglio lasciare nulla in sospeso, considera tutto come il mio testamento.

Dio, queste sono le cose che ti capitano forse solo una volta nella vita, nel senso che una volta che capitano fanno parte di quella linea temporale e non hai più una seconda-vita per fare in modo che non sia capitato.

Ma io ho bisogno di essere indipendente ora, di volare come le rondini verso una nuova primavera.

L'inverno è troppo freddo, utopista.


Non sei stato mio e mai mio sarai
tra questa gente.
Tutto il bello,
tutto il buono,
porto via nel mentre
caro amore, ciao, per sempre.


(Io non resistevo cinque minuti senza di lui

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(Io non resistevo cinque minuti senza di lui.

E lui poteva resistere giorni interi senza di me.)



« Non enim amas in illo quod est; sed quod vis ut sis. »

(Non ami in lui ciò che è; ma ciò che tu desideri che sia.)


Questi pezzi di me - didascalie di pensieri con rispettive poesie - sono state scritte nell'agosto del 2019 e sono arrivati sani e salvi fino ad oggi semplicemente perché, in qualche modo, quello più delicato possibile, tengo ancora alla persona che è rimasta - credo questo non passerà mai - e per la quale li avevo scritti.

Mi sono decisa a pubblicarli qui dopo aver visto la 1x05 di Berlino (La Casa di carta), in cui Cameron racconta la sua storia di dipendenza affettiva a Roi e, per rendermi testimone della stessa gabbia dorata, ho deciso di fare lo stesso con un pezzo piccolo della mia. 

La frase in latino di Sant'Agostino è vera. 

A un certo punto non ti interfacci nemmeno più con la persona reale ma con quella che hai idealizzato.

Ma questo, non è amore; questo diventa dipendenza.


Alla lunga, quando ha capito, lui non era più sulla stessa lunghezza d'onda ed ha incominciato ad allontanarsi, essere più freddo e glaciale. 

Quando, dopo svariati litigi all'interno dei quali io continuavo a mendicare il suo affetto e lui puntualmente spariva, si era proprio creata una dinamica in cui era onnipresente la sensazione di essere una mendicante pellegrina io, a chiedere piccoli miracoli e santo lui, e mi accontentavo di questo, pensando che il mio dare "troppo" nessun'altro se lo sarebbe caricato sulle spalle.

Esattamente come dice Cameron, nella dipendenza affettiva non si può stare senza l'altra persona per più di cinque minuti e quando si è costretti, si cade in un vuoto angosciante e profondo almeno tanto quanto è l'amore che si prova per la stessa. 


Ma c'è un mito, quello di Orfeo ed Euridice, che spiega come "si smette di pensare ad una persona, quella scompare, solo quando la sia guarda in faccia".

E solo così, con una buona psicoterapia, sì, si può uscire da una dipendenza affettiva. 


Le slam poetry e il racconto non sono il mio genere, ma spero di essere riuscita lo stesso a trasmettere le stesse emozioni che erano rimaste residue dentro di me. 


Quello della dipendenza effettiva è, per forza di cose, un tema che mi sta molto a cuore.
Una dottoressa, la psicologa Ameya Gabriella Canovi, se ne occupa ormai da diversi anni per cui, per saperne di più a riguardo, io vi affido ai suoi due libri finora pubblicati. 

 

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Astropianeta ✧Where stories live. Discover now