IX

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(premessa, parlo di un argomento delicato, se vi da fastidio saltate quella parte, però purtroppo in questi ultimi anni è una cosa che succede spesso e non è per niente bello perchè fa capire quanta gente di merda c'è nel mondo. Detto questo buona lettura)
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Megan: "eccoti" dissi al barista seduto su un muretto mentre fumava
Niccolò: "ei vieni qui" disse picchiettando sul posto libero accanto a lui

Mi sono seduta subito accanto a lui ed ho notato subito i suoi occhi di un azzurro molto acceso, i suoi capelli color castano e il naso alla francese, era davvero un bel ragazzo.

Niccolò: "che guardi?"
Megan: "mi piacciono molto i tuoi occhi"
Niccolò: "a me piaci tu in realtà, non ti ho mai vista qua, sei nuova?"
Megan: "mi sono trasferita da poco, in questa discoteca è la prima volta comunque"
Niccolò: "capito, sei molto bella"
Megan: "grazie" dissi imbarazzata "nessuno me l'aveva mai detto prima"
Niccolò: "c'è sempre una prima volta e sono stato io" disse appoggiando la sua mano nel mio interno coscia, d'istinto mi spostai "tutto a posto?"
Megan: "si, non me l'aspettavo"
Niccolò: "te l'ho detto, c'è sempre una prima volta" disse rimettendola "visto ora non ti sei più spostata"

Non so perchè ma era salita in me questa sensazione di pericolo, non sapevo che cosa pensare, che cosa fare, il mio cervello pensava troppo lentamente e non riuscivo ad avere i riflessi pronti. Eravamo nel parcheggio, seduti su un muretto e quasi al buio, l'unica cosa che ci faceva luce era un lampione che si accendeva solo se le persone ci passavano davanti, ma essendo tardi erano tutti già dentro a ballare quindi eravamo praticamente al buio.

Niccolò: "ascolta tu mi piaci un sacco"

Mi stava iniziando a dar fastidio, continuava a dirlo, anche nei contesti più inopportuni, era vero che mai nessuno me l'avesse detto prima, ma forse era meglio così. Il ragazzo si alzò e si mise davanti a me.

Niccolò: "hai capito cosa sta per succedere oppure sei troppo ubriaca per capirlo" rise mentre si slacciò i pantaloni

Non ero né ubriaca né stupida, stavo capendo benissimo cosa stava per succedere e non mi piaceva affatto.
Mi alzai di fretta ma Niccolò mi placcò contro il muro

Niccolò: "Oh no bella mia, non hai nemmeno iniziato" disse mentre mi palpeggiava il fondo schiena

Ero nel panico più totale, stavo cercando di staccarmi da lui e nel mentre stavo cercando il mio cellulare per chiamare qualcuno

Niccolò: "oh cosa cerchi questo?" disse tenendo in mano il mio telefono "lo tengo io non ti preoccupare" disse tirandomi giù la gonna in un colpo solo

Mi sono coricata subito verso il basso per rialzarmela ma il ragazzo è stato molto più veloce di me e mi tirò un bel calcio dritto nella pancia. Ero ormai a terra, addolorata e spaventata ma non era ancora finita qua.
Lui si è avvicinato ed ha preso una bella ciocca dei miei capelli e mi minacciò di staccarmeli tutti se non stavo calma e smettevo di urlare. Ha iniziato a palpeggiare il mio corpo senza saltarne una parte per poi infilare le mani nelle mie parti intime.

Mi sentivo svenire, non sapevo cosa fare, stavo passando il momento peggiore della mia vita, avrei preferito rimanere in macchina per tutta la serata. Mi stava tirando giù del tutto le mutande quando un ombra nera lo allontanò con la forza da me. Non capivo chi potesse essere perchè avevo gli occhi colmi di lacrime, c'era buio e il mio cervello continuava a riprodurre le scene che poco prima stavo vivendo e non riuscivo a vedere altro.

Quando ho rimesso a fuoco la situazione, i due ragazzi si stavano picchiando ma l'ombra ebbe la meglio. C'era Niccolò a terra ricoperto di sangue che probabilmente gli era uscito dal naso, e quest'altro ragazzo che si stava avvicinando piano piano a me

X: "Meggy, sono io, non avere paura"

Potevo riconoscere quella voce in mezzo ad 8 miliardi di persone, potevo riconoscere quel soprannome in mezzo ad altri 100 nomignoli. Era Andrea.

Andrea: "stai bene meggy? rispondimi per favore" disse mentre mi stava stritolando nelle sue braccia
Megan: "no"

Nonostante fossi felice di averlo nelle mie braccia in un momento così, le parole dalla bocca non mi uscivano. Andrea mi ha aiutato a rivestirmi senza toccarmi troppo e continuava a scusarsi

Andrea: "mi spiace un sacco, tu non puoi capire" mise le sue mani sopra le mie "vieni ti riporto a casa"
Megan: "tranquillo"
Andrea: "no cazzo non sto tranquillo, lui ti stava per stuprare" disse piangendo
Megan: "andiamo via da qui per favore" dissi piangendo a mia volta, andrea mi abbracciò forte
Andrea: "subito"

Sono salita in macchina a fatica, avevo freddo e le mie gambe continuavano a tremare. Andrea si era preoccupato pure per questo, infatti si era tolto la giacca e la stavo usando come coperta.

Megan: "per favore, non dirlo a nessuno" continuai a piangere
Andrea: "non puoi continuare a tacere meggy, prima o poi dovrai parlare" disse calmo
Megan: "te lo chiedo per favore" lo pregai
Andrea: "farei di tutto per te, quindi ti aiuterò a superare questa situazione"
Megan: "grazie andre" lui sorrise

Non riuscivo a pensare ad altro, mi sentivo sporca, in colpa, mi sentivo una merda.

Andrea: "vieni siamo arrivati" mi aprì la portiera della macchina

Non trovavo più le chiavi.
Quando quel brutto momento era finito ero riuscita a riprendere il cellulare, ma distrattamente ho perso le chiavi, ero chiusa fuori casa

Megan: "non trovo le chiavi"
Andrea: "prova a mandare un messaggio a tua mamma, magari non sta dormendo e riesce ad aprirti"
Megan: "mia mamma non sta in casa, è via"
Andrea: "vieni da me" disse indirizzandomi verso la sua casa
Megan: "Andrea..." lo guardai "grazie" gli saltai tra le braccia che si chiusero subito in un abbraccio

Andrea: "fai come se fossi a casa tua, ti do una mia maglietta come pigiama. Fatti pure la doccia se ti va"

Non avevo mai visto questo suo lato, ma davvero mi stava facendo solo del bene per fortuna, spero che non se ne stia solo approfittando.
Mi sono lavata, ma continuavo a sentirmi sporca, sbagliata.

Megan: "finito" dissi uscendo dal bagno con la maglietta di Faster che mi faceva da vestaglia
Andrea: "vieni dormi pure qui, io dormirò in sala" tirò indietro le coperte ed io mi ci coprì subito "ora vado, chiamami per qualsiasi cosa, buonanotte" disse facendo volare un bacio mentre spegneva la luce
Megan: "Andre..." la riaccese "puoi dormire con me?"
Andrea: "sei sicur-" lo interruppi
Megan: "si, per favore"
Andrea: "va bene" tirò indietro le coperte e si infilò sotto. "buonanotte" mi lasciò un bacio sulla fronte ed io sorrisi.
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Cosa succederà tra Andrea e la nostra Meg?
Stellina e commento per scoprirlo 🫶🏼

solito inizioWhere stories live. Discover now