XIV

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Era pomeriggio, mamma era appena tornata, invece Andrea era tornato al Bunker. Ho preso tutto il coraggio che avevo perso in questi giorni e sono andata a parlarle.

Megan: "mamy, ti devo parlare"
Mamma: "che è? successo qualcosa?"

Ho iniziato a raccontarle tutto, per filo e per segno, senza dimenticarmi di niente. Ho parlato anche di Andrea e di quanto mi avesse aiutato. Le ho detto che non ero davvero ammalata ma era solamente una scusa per non uscire di casa perchè avevo ed ho molta paura. Per fortuna non se l'è presa troppo, ci è rimasta male perchè non gliel'ho raccontato subito ma poi si è messa subito all'opera. Stava per denunciare Niccolò.

Mamma: "Cucciola, vie' qua" disse con il suo accento romanesco "mi spiace di non avere capito che c'era qualcosa che non andava. Mi spiace di non esserci stata" pianse "Menomale che il figlio di Luna si è preso cura di te, non l'avrei mai detto" disse ironica
Megan: "Nemmeno io sinceramente"
Megan: "ora ci penso io, menomale che il tuo babbo ha ottime conoscenze nel campo della polizia" prese in mano il telefono "almeno per una cosa serve quell'uomo"
Megan: "Mamma dai" risi
Mamma: "So' seria" rise

Ha iniziato a fare chiamate su chiamate, solo lei poteva sapere con chi stava al cellulare. Piano piano mi stavo sentendo sempre meglio, ora l'unica cosa che manca per farmi tornare alla normalità, è che quel porco va dietro alle sbarre. Nel frattempo io potevo sentire solo le risposte che dava mamma

Mamma: "si ascolta guarda che è successo così, non è che puoi intervenire anche se stai a Roma?"
"Si, fa il barista e si chiama Niccolò"
"Ad Empoli"
"Si"
"Grazie famme sape'"

Megan: "con chi stavi?"
Mamma: "con tuo padre, ha detto che ci pensa lui"
Megan: "Grazie ti amo"
Mamma: "Anche io, non puoi capire quanto" mi abbracciò "domani puoi tornare in università quindi"
Megan: "mamma, finché non sono sicura al 100% che lui sta lontano da me, non riesco ad uscire"
Mamma: "ma verrai bocciata"
Megan: "fa niente, mi farò in 4 per recuperare tutto, non preoccuparti"
Mamma: "va bene dai" le squillò ancora il telefono "vai pure in camera allora"

Dovevo scrivere ad Andrea, doveva sapere quello che stava succedendo.

Megan: "le ho parlato"

Non mi ha risposto, ma nemmeno visualizzato, probabilmente perchè stava provando insieme al resto dei ragazzi. Mi sono sdraiata sul letto, e mi sono addormentata.

Andrea's pov
Era tardo pomeriggio, avevamo appena finito di provare ed ero esausto.

Pietro: "se andiamo avanti così, spaccheremo tutto"
Jacopo: "DILLO FORTE"

C'era Huda seduta sui divanetti, aveva l'aria triste.

Dario: "cosa c'è che non va?"
Huda: "no niente, è che Meg non mi risponde, nemmeno visualizza. Mi sto preoccupando"

Cazzo non potevo dirle niente finché Megan non mi avrebbe detto di farlo.

Duccio: "non preoccupiamoci, domani sarà sicuramente in università e di conseguenza pure a pranzo"
Andrea: "vero" lo dissi solo perchè non potevo starmene in silenzio

Dovevo sapere come stava andando la giornata di Megan, e prendendo in mano il telefono mi sono ritrovato un suo messaggio

Megan: "le ho parlato"

Non so perchè ma era spuntato un grande sorriso sulla mia faccia, dovevo andare a casa sua per sapere di più.

Andrea: "Cazzo! mi sono dimenticato che dovevo dare una mano a mia mamma" mentii "Ci vediamo domani a pranzo, va bene?"
Marco: "a domani campione" mi diede la mano

Ho preso il primo taxi, e corsi verso la casa di Megan. Ho suonato il campanello ed ho aspettato che mi aprissero

Francesca (mamma di Megan): "Andrea! Che ci fai qua?"
Andrea: "c'è Megan?"
Francesca: "certo che c'è, entra pure"
Andrea: "grazie"
Francesca: "comunque Megan mi ha raccontato tutto, davvero grazie per tutto quello che hai fatto"
Andrea: "È per questo che sono qui, non si preoccupi"
Francesca: "dammi del tu così mi fai sentire meno vecchia" rise "comunque Meg sta in camera sua, ti accompagno"

Mi ha accompagnato davanti alla sua porta, ho bussato ma non mi ha risposto nessuno, probabilmente starà dormendo. Ho aperto poco poco la porta e l'ho vista sdraiata sul letto mentre dormiva

Megan: "mamma?" disse girandosi
Andrea: "no sono io"
Megan: "ANDREA" mi corse incontro
Andrea: "tua mamma mi ha detto che le hai raccontato tutto, ce l'hai fatta" le dissi prendendole il viso tra le mani
Megan: "Ce l'ho fatta" rise "CE L'HO FATTA"
Andrea: "te l'ho sempre detto, sei forte"

C'è stato un momento di silenzio, c'ero io con il suo viso tra le mie mani, lei che mi guardava con i suoi occhioni pieni di allegria. Mi sono mancati questi sguardi tra di noi, stavo impazzendo. Non so cosa stava succedendo, il mio corpo si stava muovendo quasi senza il mio consenso, mi sono avvicinato ed ho appoggiato molto delicatamente le mie labbra sulle sue.
Mi sono staccato subito, sapevo di aver commesso un errore non piccolo.

Andrea: "Scusa non dovevo"
Megan: "Tranquillo" mi disse imbarazzata "Comunque mia mamma ha chiamato mio padre, lui ha delle conoscenze nel campo poliziesco e mi potrà dare una mano" cercò di cambiare discorso
Andrea: "Emh ottimo, speriamo che vada al fresco quello" dissi ancora più imbarazzato di lei "O-ora vado"

"Da quando balbetto?" pensai

Megan: "ci vediamo, magari domani vengo al Bunker"
Andrea: "ci sta dai" me ne andai.

Che cazzo ho appena fatto?

Megan's pov
Mi sono svegliata per colpa del campanello, però non mi sono alzata dal letto.
Sento mamma parlare con qualcuno ma non riesco ad identificarne la voce, ero sveglia ma allo stesso tempo dormivo.
La porta si era aperta un poco

Megan: "mamma?" dissi girandomi verso la porta
Andrea: "no sono io"
Megan: "ANDREA" gli corsi incontro
Andrea: "tua mamma mi ha detto che le hai raccontato tutto, ce l'hai fatta" mi disse prendendomi il viso tra le mani
Megan: "Ce l'ho fatta" risi "CE L'HO FATTA"
Andrea: "te l'ho sempre detto, sei forte"

C'è stato un momento di silenzio, c'era lui con il mio viso ancora tra le sue mani, e io invece che lo guardavo felice. Ero felice un po' per tutto, sia perchè avevo parlato con mia mamma ma anche perchè mi stavo sentendo bene dopo un sacco di tempo.
Ad un certo punto non so cosa stava succedendo, ho visto Andrea avvicinarsi sempre di più al mio viso fino ad appoggiare molto delicatamente le sue labbra sulle mie.
Si è staccato subito, probabilmente non ci stava capendo più nulla nemmeno lui.

Andrea: "Scusa non dovevo"
Megan: "Tranquillo" gli dissi imbarazzata "Comunque mia mamma ha chiamato mio padre, lui ha delle conoscenze nel campo poliziesco e mi potrà dare una mano" cercai di cambiare discorso
Andrea: "Emh ottimo, speriamo che vada al fresco quello" disse ancora più imbarazzato di me "O-ora vado"
Megan: "ci vediamo, magari domani vengo al Bunker"
Andrea: "ci sta dai" se ne andò.

Cosa era appena successo?
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Cosa sta succedendo qua?
Scusate per l'assenza ma è un periodo un po' difficile per me, appena posso aggiorno, grazie per la comprensione 🫶🏼
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solito inizioWhere stories live. Discover now