•capìtulo nueve•

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è mattina, e stranamente sono felice...sarà forse perché oggi si entra a scuola alle 9:00, quindi ho tutto il tempo per fare le cose con calma...
Mi alzo dal letto come se fossi nel cartone di Biancaneve e scendo di sotto trovandomi una sorpresa...c era Héctor che era seduto nel tavolo della cucina di fronte a mia madre e stavano PARLANDO...vado nel panico...non può vedere mi in pigiama conciata così:

non può vedere mi in pigiama conciata così:

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ma troppo tardi....ho fatto rumore per le scale e adesso sono entrambi girati verso di me con il sorriso stampato in faccia, ma che non voleva intendere la stessa cosa,
T/N: 'ciao...perché stai qui...e perché sei venuto senza avvisare....' dico con tono minaccioso cercando di nascondere la rabbia,
Héctor: 'volevo venirti a prendere per...non so...fare una passeggiata prima di entrare a scuola...' risponde in modo dolce come se fosse un bimbo appena stato sgridato dalla mamma, io mi sciolgo solo guardandolo
Mamma: 'amore...forse è il caso che ti vesti...non sei appena tornata dopo aver fatto after, e in più hai tutto il tempo'
T/N: 'si ma forse se mi aveste dato il tempo di capire almeno dove mi trovo lo avrei fatto prima'
loro ridacchiano e lui ha uno sguardo diverso da ieri...ieri sembrava mi guardasse come un predatore guardava la sua cena, oggi invece..sembra innamorato, dolce, gentile...
è una sensazione magnifica, mi sento come...voluta, accettata, amata...ma forse è un po' troppo presto per dirlo.
T/N: 'io adesso vado a cambiarmi, vuoi salire?'
chiedo guardando Héctor che non aspettava altro,
Mamma: 'io...penso che il tuo AMICO possa aspettare anche qui con me, gli stavo giusto chiedendo del suo percorso da calciatore.'
io la indico con un dito come per dire "ottima idea!" e salgo in camera mia con lo
sguardo di Héctor che mi ha seguita per tutto il tempo non facendo caso a mia madre che gli stava parlando,
oggi volevo impegnarmi per vestirmi, dato
che ero felice e sono rare le giornate come questa,

'io la indico con un dito come per dire "ottima idea!" e salgo in camera mia con losguardo di Héctor che mi ha seguita per tutto il tempo non facendo caso a mia madre che gli stava parlando,oggi volevo impegnarmi per vestirmi, datoche ero felice e...

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afferro una gonna nuova di zecca e uno dei miei mille top smanicati, spero non mi dicano niente...fa ancora un bel po' caldo qui in Spagna anche se è già settembre,
esco dalla cameretta per dirigermi in bagno, mi trucco senza esagerare troppo e poi scendo di sotto, vedo Héctor che mi fissa come per chiedermi aiuto e io rido internamente
T/N: 'mamma allora noi andiamo...buona giornata' dico un po' imbarazzata voltandomi velocemente ma non appena appoggio la mano sulla maniglia sento mia madre chiedermi l unica cosa che non volevo mi chiedesse appena visto Héctor in casa mia...
Mamma: 'tesoro...non mi saluti?!'
io mi giro scocciata e le do un bacio sulla guancia salutandola nuovamente con un tono di voce più alto per farglielo capire.
Héctor: 'arrivederci, spero di rivederla presto' dice con uno dei suoi sorrisi migliori ma allo
stesso tempo ruffiani ed usciamo di casa chiudendo la porta, appena mi rigiro dopo averla chiusa con la chiave mi ritrovo lui davanti a pochi centimetri da me con uno sguardo ipnotico
Héctor: 'a me il bacino non lo dai?' chiede con voce provocante e le mani dietro la schiena come stesse aspettando lì da un ora, quindi mi avvicino e lo bacio con l intendo di staccarmi subito, ma appena cerco di allontanarmi mi tira a sè baciandomi con foga muovendo sempre di più il suo corpo, tra poco ci serviva una stanzetta a posta, decido di staccarmi dato che il mio intuito diceva che era tardi e lui mi guarda prendendo ancora aria,
Héctor: 'non puoi nemmeno immaginare che cosa mi provochi' dice con gli occhi pieni di eccitazione, a quelle parole mi sento le farfalle nello stomaco che sbattono d appertutto, non volevo smettesse di essere così dolce per nessun altra ragione, ma allo stesso tempo avevo paura che mi volesse nascondere agli altri...o che appena arrivati a scuola mi ignorasse e facesse finta di niente davanti i suoi amici, purtroppo è un capitolo che ho già letto...e non vorrei rileggerlo nuovamente, spero si capisca cosa intendo.
Arriviamo a scuola a piedi, ci siamo fatti una lunga camminata parando del più e del meno, spiegandomi anche che aveva chiarito con Marc e a quella informazione saltai di gioia, ero felice che non ci fossero più intrighi tra due migliori amici come loro.
Arriviamo nel cortile ed entriamo direttamente nell edificio, Héctor vede i suoi amici parlare di fianco una classe quindi si avvicina per salutarli, ma notando che io ero rimasta dietro di lui ferma, pensando che volesse andare da solo, mi prende per mano e gli andiamo insieme in contro, si batte il cinque con tutti compreso Marc, che continua a fissarmi con un sorriso che non riesco a decifrare...sono un po' a disagio, e notandolo, Héctor mi stringe ancora di più a lui,
suona la campanella ed entriamo in classe per fare lezione, passano 3 ore e finalmente arriva l ora di pranzo...
usciamo tutto insieme e ci riuniamo come sempre al tavolo con i loro amici, io Camila ed Ester andiamo ad ordinare mentre Héctor, Marc e i loro amici prendono posto,
con i vassoi in mano ci avviciniamo ma purtroppo io non faccio in tempo a prendere l unico posto libero, quindi rimango impalata in piedi, mi aspettavo che Héctor si alzasse per porgermi il suo posto, un gesto da gentiluomo, ma non succede...o perlomeno non è lui a farlo, ma è Marc
Marc: 'siediti pure qui, tanto io ho quasi finito' dice alzandosi sorridendomi in modo dolce, vedo Héctor fulminarlo con lo sguardo e alzarsi di scatto
Héctor: 'siediti, ho già finito' dice convinto ma allo stesso tempo come costretto, io notando il suo tono infastidito gli dico
T/N: 'se ti scomodi così tanto non importa, vado a sedermi da un altra parte.' dico girando i tacchi allontanandomi dalla stanza, da dietro sento Héctor che mormora qualcosa sbattendo il vassoio che aveva in mano sul tavolo, io ero davvero senza parole ma esattamente CHE CAZZO STAVA FACENDO? e questa volta nel vero senso della parola. A casa mia fa il gentile, il fidanzatino del cazzo perfetto, e poi davanti i suoi amici mi tratta come fossi una nullità e se qualcun'altro prova ad essere gentile con me (cosa che dovrebbe fare lui) si innervosisce anche!
A questo punto mi passa la fame quindi getto il vassoio in un cassonetto, e mi allontano dal cortile proseguendo per la strada di casa mia, dietro di me sento dei passi veloci, finalmente si è accorto di essersi comportato da stronz-
Marc: 'aspetta...non correre....' dice piegandosi in avanti dalla stanchezza
T/N: 'Marc?' l unica parlo che esce dalla mia bocca
Marc: 'ma che succede...stamattina eravate mano a mano e adesso fate botta e risposta e tu te ne vai senza salutare...'
T/N: 'Marc-'
Marc:'ti ho offerto il mio posto...ti da così tanto fastidio se sono gentile con te?' chiede con ancora il fiatone
T/N: 'no Marc sono contenta che almeno tu mi tratti decentemente...ma in questi giorni sono confusa...devo capire cosa davvero
voglio, e anche cosa vuole lui...mi dispiace non aver salutato...ma non puoi nemmeno capire quanto mi faccia stare male rivivere quello che mi è successo l anno scorso...'
lo sguardo di Marc cade per terra con un esperissime dispiaciuta e pentita,
Vedo in lontananza Héctor correre verso....
MARC
Héctor: 'mi dici che cazzo di problemi hai? proprio non riesci ad accettare il fatto che sia impegnata brutto stronzo! se vuoi farti succhiare quel micropene che ti ritrovi in mezzo alle gambe ci sono le prostitute, lei non è tipo'
T/N: 'mi dici invece tu che cazzo di problemi hai? Come mai hai la necessità di fare il dolce e gentile solo quando siamo da soli? questo non significa che se non ci sono altre persone do la mia verginità a uno stronzo come te!'
le parole mi escono dalla bocca senza neanche rendermi conto, ero furiosa, non avevo mai urlato in faccia cose dal gente a qualcuno...neanche a quello psicopatico del mio ex ragazzo...
Héctor mi guarda dispiaciuto e in panico come se non sapesse cosa fare, Marc lo stesso, proprio in quel momento ci raggiungono Camila ed Ester seguite da Yamal e Pau,
Camila: 'ma che succede? T/N si può sapere perché cazzo stai facendo il doppio
gioco! che c'è è troppo difficile scegliere uno?' dice lei furiosa come se le avessi appena fatto un torto, Ester rimane neutra ma alla fin fine so che è dalla parte di Camila,
T/N: 'cosa...' dico non capendo più niente...perché adesso sono tutti contro di me...non riesco a comprendere
T/N: 'non so cosa pensi di me, ma io non sto assolutamente facendo il doppio gioco, sopratutto dopo che qualcuno lo ha fatto già con me ed essere stata male, hai frainteso.' chiarisco con tono serio ma allo stesso tempo arrabbiato, Camila mi guarda soltanto senza rispondere nulla, a quel punto do uno sguardo veloce ad Héctor, mi giro e me ne vado, ancora sotto lo sguardo di loro 6.
T/N: 'risolvete i vostri cazzo di problemi senza mettermi in mezzo' solo a quel punto proseguo.
Tornata a casa entro in camera allungandomi sul pavimento piangendo come una disperata, entra anche mia madre che vedendomi così fa un sorriso dispiaciuto come se sapesse perfettamente come ci si sente, essendo totalmente sincera le racconto TUTTO quello che era successo negli ultimi giorni, dopodiché mi ordina di mettermi il pigiama e di guardarci un film insieme mentre ci strafoghiamo di cibo,
Mamma : 'quando avevo la tua età e mi succedevano queste cose, non avevo mia madre che mi consolava...quindi cercavo di farmi passare la tristezza facendo questo...' dice sorridente mostrandomi la ciotola piena di cibi salati e dolci mischiati, io le sorrido e finito il film mia madre va al letto, io invece rimango sveglia, non riesco ad addormentarmi, quindi accedo la tv e fisco di vederme la mia serie, ma ad un certo punto sento bussare alla finestra...

complicado~Héctor Fort x T/N (italiano)जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें