capitolo 4

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<troverò anch'io una perona da amare come papà ama te?> domandai a mia madre, mentre mi sedevo sul divano tra i miei genitori.
<ne sono sicura, tesoro> disse Effie con dolcezza. <ma assicurati che anche la persona che amerai possa amarti così come lo farai tu>

James Fleamont Potter

<Lily>, non mi fu difficile raggiungere la ragazza, non si era nascosta e si voltò indietro verso di me pronta ad affrontarmi anche se le sue lacrime non avevano ancora smesso di caderle sulle guance rosee.
<ha ragione, non riesco a sopportare che lui abbia ragione> disse Lily allargano le braccia e lasciandole ricadere lungo i fianchi, con stanchezza. <penso di aver trovato una nuova persona da odiare più di te> disse mentre con una mano raccoglieva le lacrime perse. Sorrisi, capendo parlasse del piccolo Black.
<beh, penso che Regulus Black sia una persona molto facile da odiare> sorrisi. <poiché si nasconde dietro una maschera> alzai le spalle e Lily sorrise, mimando un "forse".

<perché lo hai fatto?> mi domandò poi, appoggiandosi al muro e lasciandosi scivolare fino a restare seduta sul pavimento. La copiai.
<fatto cosa?> domandai facendo appositamente il finto tonto. Bisognava per forza approfondire un discorso che probabilmente l'avrebbe ferita?
<James...> mormorò con il tono di un rimprovero la rossa, appoggiando il capo al muro dietro di noi.
<non volevo ferirti> ammisi subito. Detestavo l'idea che lei potesse pensare fosse così.<quell'anno...cioè... era successa una cosa tra me, Snape, Sirius, Remus e Peter che non riuscivamo a risolvere.> raccontai e guardai un punto indistinto nel corridoio. <poi Snape fece un commento di troppo su Remus ed io sono uscito fuori di testa e- ho sbagliato. Ho sfogato tutta la mia rabbia e la mia frustrazione su di lui... so di aver sbagliato, Lily>
<che cosa aveva detto?> domandò la rossa con un filo di voce che però lasciava trasparire la sua determinazione nel capire, voltai il capo verso di lei per poterla guardare negli occhi.
<ha detto che Remus era un difetto della natura, un mostro> Lily annuì e lasciò andare un sospiro tremante. <so di aver sbagliato...ma non me ne pento. Ho sbagliato il modo, ma lui non aveva il diritto di giudicarlo e neanche tu mi puoi chiedere di andar a scusarmi>.
<sì, penso che avrei fatto lo stesso ragionamento>. Fece un sorriso tirato. <Severus ti ha odiato per averlo salvato, sai? Penso che tu abbia sentito tutti i suoi insulti verso di te, ma non ti è mai importato, lo hai lasciato fare. Fin quando non ha fatto un commento sul tuo amico e sei scattato> Lily mi lasciò uno sguardo curioso a cui risposi con un alzatina di spalle.
<penso di aver avuto troppi problemi quegli ultimi mesi di scuola per poter pensare anche a quel coglione di Snape.> Lily scoppiò a ridere senza un motivo apparente ed io sorrisi contento di averle tirato fuori quel suono gioioso.

<tu, James Potter, avere troppi problemi?>. Il mio sorriso scomparve e lasciai che Lily continuasse a ridere senza rendersi conto che io non stavo ridendo insieme a lei.
Effettivamente era una cosa molto strana da pensare. Infondo rispetto a tutti i miei amici ero quello che stava meglio: amici ovunque, famiglia fantastica, una bella casa, capitano della squadra di Quidditch, voti alti... Cosa avrebbe mai potuto procurarmi qualche problema? Perché mai dovevo aver bisogno di nascondermi dietro una maschera?

༄☁︎☀︎︎☁︎༄

Ritornai nel mio dormitorio poco dopo, dato che Lily era voluta tornare in biblioteca. Entrando nella stanza, trovai Remus steso a pancia in su sul suo letto con uno dei suoi libri babbani in mano.

<Potter> lo guardai piegare il collo in un modo un po' stano ed inquietante per potermi guardare in viso e sentii qualcosa scricchiolare, sicuramente il legno vecchio del letto.
<oi!> salutai, mentre mi buttavo nel letto di fronte al suo. Remus mi guardò ed io come al solito capii immediatamente cosa mi  stesse domandando e non aspettai che mi porgesse la domanda esplicitamente: <Lily ed io ci siamo riappacificati> dissi soltanto. Remus mi squadrò confuso.
<non sei contento?> domandò infatti, cambiando posizione e mettendosi seduto.
<oh sì certo! Però...> lasciai la frase a metà. C'era qualcosa di strano, di diverso. <non lo so> sospirai, scuotendo la testa da destra a sinistra.
<non provi più lo stesso di prima?> tentò Remus assottigliando lo sguardo per osservarmi con più attenzione e cercando di comprendermi. Feci spalluce con lo sguardo basso.

<non lo so, Moony. È come se qualcos'altro attirasse di più la mia attenzione> cercai di spiegare.
<forse è tutta la situazione di Pad e tutto ciò che vorresti fare per lui ma che non ti permette di fare> fece una smorfia, poco convinto pure lui della sua spiegazione. <oppure hai conosciuto un'altra...?>
<no> lo fermai subito, capendo dove volesse andare a parare, massaggiandomi le palpebre con medio e pollice dissi con tono quasi canzonatorio: <non credi che me ne sarei accorto? Infondo parliamo di me>.
<già...forse>.

Regulus Arcturus Black

Ero un caso perso.
Rimasi seduto ad osservare il posto libero lasciato da James che, come sempre, era tornato a correre dietro alla Evans.
<oi> Dorcas si staccò dalla grifondoro, guardandomi preoccupata. Si sedette sulla sedia che osservavo e abbassando la voce domandò: <tutto okay?>
<ho davvero aiutato la riappacificazione di quei due?> chiesi con un groppo in gola.
<sì! In quale lingua devo ringraziarti, Black?> Domandò Marlene con un tono di voce entusiasta, pronta a saltellare e battere le mani se li avesse visti tornare insieme, magari anche mano nella mano.
<non sei per niente d'aiuto> la rimproverò la serpeverde con uno sguardo irritato.
<ehm...okay...> La Mckinnon mi squadrò curiosa, ma sembrò concentrarsi su qualcosa di maggiore importanza. <ma dov'è finito Peter?>. Non mi ero accorto nemmeno io della sua mancanza fino ad ora. Era peggio di un ratto, compariva e scompariva senza che nessuno lo vedesse. Né io né Dorcas demmo una risposta alla grifondoro che si lasciò cadere sulla sua sedia con uno sbuffo.

<Marlene!> la voce della Evans segnalò il suo ritorno e mi raddrizzai sotto gli occhi attenti di Dorcas che mi lanciò uno sguardo affilato al quale risposi sbuffando. <era tutto un tuo piano. Ammettilo.>
<ha funzionato?> domandò Marlene ed un sorriso contento tornò a colorarle il viso, mentre tornava ad alzarsi con le mani unite in segno di speranza. <vi siete baciati?> chiese la Mckinnon ed io sentii un brivido freddo attraversarmi la colonna.
<cosa? No! Penso che siamo tornati ad essere amici> disse la Evans e mi tranquillizai nel vedere la piccola smorfia disgustata disegnarsi sul suo viso.
<il bacio è la prossima tappa> saltellò Marlene che non lasciava morire il suo entusiasmo. <sono la vostra più grande fun e la vostra futura damigella d'onore>. La Evans alzò gli occhi al cielo e non commentò, ma lasciò scivolare fuori dalle sue labbra un sorrisetto. Dorcas mi accarezzò una spalla dolcemente e mi sorrise incoraggiante, si voltò verso le due grifondoro controllando che non ci stessero ascoltando, avvicinando le sue labbra al mio orecchio per sussurrare: <ti prometto che farò cambiare idea a Marlene, riguardo al matrimonio tra Potter ed Evans>, mi fece l'occhiolino allontanandosi con un sorrisetto malandrino sul viso ed io a mia volta sorrisi.
<ti assicuro, mi implorerà di perdonarla> disse mentre i suoi occhi luccicavano, alzai gli occhi al cielo e nascosi il rossore che aveva assunto la mia pelle nascondendolo dietro il palmo della mia mano.

Senza Maschere - JegulusWhere stories live. Discover now