capitolo 6

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<sono stanco di vivere con questo mostro>.
Mio padre uscì di casa sbattendo la porta mentre un singhiozzo sfuggiva dalle labbra di mia madre.
<mamma?> mormorai voltandomi verso di lei, impaurito dalla possibilità di un abbandono anche da parte sua.
<sono qui, tesoro mio. Il mio piccolino>, le braccia di mia madre mi strinsero di nuovo, mentre questa mi baciava la fronte e mi accarezzava le spalle.

Remus John Lupin

<Moony, penso di star per vomitare> disse il mio fantastico fidanzato che quasi trascinavo verso la sala comune.
<Oi! Non ci provare, giuro che ti affogo nel tuo stesso vomito se ci provi>, scattai mentre cercavo di non farlo finire col culo per terra. <Morgana! Sei peggio di un bambino>, mi lamentai.
<dov'è James?> domandò Padfoot, trascinando i piedi per pura inerzia.
<tornerà non appena ritrova Peter>, sistemai meglio il braccio di Sirius intorno al mio collo, cercando di metterlo dritto. <come hai fatto a conciarti in questo modo?> sbuffai.
<c'era Regulus, l'hai visto? Sembrava star bene, vero?>. Un colpo al cuore, il tono da ubriaco ma comunque segnato da una dolce preoccupazione di Sirius mi lasciò un brivido lungo la schiena.

Continuai a camminare tacendo qualche secondo. <sì, l'ho visto> confermai poi. Sirius alzò la testa per potermi guardare con un sorriso brillante.
<era proprio un gran figo vestito in quel modo> disse con orgoglio.

Da ubriaco tutto era più colorato, ogni problema pesava meno e la vita era più felice. Sembrava che almeno in quel momento per Sirius il suo rapporto con suo fratello sembrava intatto e sperai che quella felicità e quiete gli rimanesse appiccicata sul viso per sempre.
<secondo te voleva far colpo su qualcuno?> domandò quasi biascicando. Tacetti il tempo necessario per far passare Sirius attraverso il quadro della signora grassa, mentre riflettevo. Effettivamente alla festa c'era una persona su cui avrebbe voluto fare colpo.
<non lo so, secondo te?>.
<vorrei tanto chiederglielo> sospirò Pad, mentre la felicità che traspariva dal suo viso fino a qualche momento fa lasciava il posto ad un viso sofferente che mi faceva desiderare di farmi carico di un po' del suo dolore per poterlo aiutare a sopportarlo.
<perché non lo fai?> domandai, prima di iniziare a guidarlo su per le scale dei dormitori.
<è lui che non vuole parlarmi> mugugnò in risposta il mio fidanzato.

Riuscimmo finalmente ad entrare nel dormitorio, lasciai libero Sirius che andò a sedersi sul letto di James che era il più vicino alla porta e, ricordandosi all'improvviso della sua assenza, iniziò a lamentarsi senza però esprimere la causa del suo piagnisteo.
<sono qui, amore mio> disse James entrando nella stanza con Peter appoggiato su una spalla.
Quello che dovrebbe essere il mio ragazzo si alzò di scatto dal letto e gli andò incontro con gli occhi brillanti. <mi sei mancato tanto Jamie>, lo strinse in un abbraccio, facendogli perdere l'equilibrio e di conseguenza, lui, James e il povero Peter caderono a terra come sacchi di patate.

<idioti> decretai, forse un po' ingelosito dalla reazione del mio fidanzato verso il suo migliore amico.
Ormai ero abituato al loro rapporto, sapevo di non aver motivo per essere geloso, che la loro era solo amicizia, più simile a fratellanza che ad altro; ma a volte, in situazioni come quelle, era proprio complicato. Superai i due che ancora si abbracciavano come se non si vedessero da mesi, aiutando Peter ad alzarsi dal pavimento e accompagnandolo al suo letto.
<mi sei mancato moltissimo anche tu, Padfoot> sorrise Prongs, che era anche sobrio, dato che era il suo turno di aiutarmi a controllare gli altri due. <che ne dici di alzarci dal pavimento adesso?>.

Seriamente, se James non riuscirà a conquistare Lily, spero che Regulus riesca a conquistare Prongs, non posso continuare così, Prongs deve trovarsi il suo qualcuno e smettere di rubare il mio.

Senza Maschere - JegulusDonde viven las historias. Descúbrelo ahora