EXTRA: Mattia/6

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[Giovedì mattina 19/06/2019]

Mi sveglio, qualcuno mi accarezza, sospiro, anzi, sbadiglio e mi giro sulla schiena, ma subito un fastidio al sedere mi ricorda cosa è successo ieri sera.

"Buongiorno tesoro", è la voce di mamma. Apro gli occhi, eccola, è seduta sul mio letto, mi stava carezzando lei.

"Ho sonno", borbotto.

"Amore, ascolta. Oggi ho la mattina libera, voglio stare con te, ho sbagliato a pensare che bastava tenerti chiuso in casa per punizione, poi per forza sei andato a prendere la console che era sequestrata... ci ho pensato su e... dobbiamo trasformare questa punizione in una opportunità per fare qualcosa insieme, altrimenti è una tortura". Ecco, almeno l'ha capito. Ma un momento, che significa fare qualcosa insieme?

"Allora portami al mare", ribatto, ma non mi aspetto che acconsenta...

"Dai, Mattia, sii serio. Resti comunque in punizione, ma questo non significa che devo tenerti agli arresti, insomma, una via di mezzo".

E che vuole fare? Bah, non penso che andrà bene. Però di stare in casa in questa situazione... non mi va. Ieri alla fine ho dormito tutto il tempo, ho bisogno di muovermi un po' in effetti.

"Intanto, di là ho preparato la colazione. C'è pure un bel cuscino ad attenderti. Su, ora va' in bagno, lavati per bene e poi vieni a fare colazione. Poi, andiamo a fare shopping, tanto lo so che non ti piace mai, ma almeno usciamo e facciamo qualcosa, e poi magari ti compro un costumino nuovo da sfoggiare in spiaggia..."

Shopping con mamma... è di certo una punizione. Però se riesco a farmi comprare qualcosa... non sarà male, anzi. Voglio qualche maglietta nuova. Il costume no, quello che ho va bene, mi piace.

Mamma mi lascia solo con i miei pensieri. Non la capisco quando fa così. Un giorno è una strega pronta a sacrificarmi sull'altare e il giorno dopo è tutta amorevole. Bah.

Vado in bagno, mi sciacquo, l'acqua fredda mi risveglia del tutto, e risveglia, per riflesso forse, anche il bruciore al sedere. Chissà quanto è rosso... mi assicuro che la porta sia ben chiusa e che mamma non venga a controllarmi, allora tiro giù pantaloncini e mutande e mi guardo il culo allo specchio, cavolo, è tutto rosso, fino alle cosce! Papà ha proprio esagerato stavolta, ma era arrabbiatissimo, non si fermava...

In cucina trovo la colazione e anche il cuscino, come ha detto mamma. C'è la nutella e il latte freddo col nesquik come mi piace, ma c'è anche una banana, insiste per farmela mangiare, allora ci faccio colare sopra un po' di Nutella e la mangio tutta. Mamma mette a posto la cucina e continua a parlare, non l'ascolto tanto, c'è la TV accesa e mi distrae, ma poi dice che se studio per un'oretta, allora mi porta a fare shopping. Lo sapevo che c'era la fregatura. E allora le dico che già fare shopping con lei è una punizione e un po' si offende, ecco, torna a essere brusca quando mi parla, vabbè, chissene, comunque non ho scelta, mi metto a fare i maledetti compiti per le vacanze al tavolo della cucina, così poi usciamo, sperando mi lasci in pace e che mi faccia comprare quello che dico io e non quello che dice lei.

Dopo un'ora interminabile, in cui ho faticato a stare seduto, mi pizzica troppo, anche con il cuscino, non cambia, mamma dice che è tardi e che dobbiamo uscire e che se farò il bravo mangeremo al centro commerciale. Allora mi dico che devo provare a resistere ed esser paziente, lascerò perdere mamma e tutto quello che dice, farò come dice lei così magari questa giornata fila liscia...

Vado in camera, mi cambio, metto una maglietta azzurra, quella uguale e quella dei gemelli, ha lo stesso sticker, solo che l'abbiamo di tre colori diversi, e poi i pantaloncini da basket, che sono leggeri e veloci da togliere se devo cambiarmi nei negozi, non serve nemmeno che tolga le scarpe, li faccio passare direttamente dai piedi con tutte le scarpe quando mi cambio.

Le nuove regole di papà (vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora