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Ti sei ripresa dal jet leg?

Hai dormito almeno 12 ore!

Mmm, mi hai svegliata Jan.

Sono le nove di sera! Vuoi stare a letto ancora per tanto?

Tra venti minuti, fuori dalla tua stanza.

Muoviti che la Pechino Notturna ti aspetta.

E non so quanto Morfeo mi permetterà di stare con te ma spero il più possibile.

Conversazione breve ma intensa. Infatti poco dopo mi ritrovai ai Giardini Beihai con Jannik che camminava al mio fianco. Mentre passeggiavamo, la luna piena illuminava il cielo notturno, creando un'atmosfera magica e romantica. Il lago era uno specchio d'acqua calma e serena, riflettendo il cielo stellato e i contorni dei vecchi alberi secolari che circondavano il parco.

Il mio abito lungo era di un colore blu notte che si fondeva armoniosamente con la luce argentata della luna. I miei capelli, sciolti e leggermente mossi, danzavano delicatamente con la brezza autunnale, mentre una leggera spruzzata di profumo floreale avvolgeva l'aria intorno a me. Mi sentivo come se fossi uscita da una fiaba, pronta ad immergermi completamente nell'atmosfera incantata dei Giardini Beihai.

Jannik, con il suo solito charme, indossava un completo sportivo ma chic, che lo rendeva ancora più affascinante. I suoi capelli rossi brillavano sotto la luce della luna, e i suoi occhi azzurri riflettevano la serenità del momento. Era affascinante da togliere il fiato, e ogni gesto, ogni sorriso, mi faceva sentire come se fossi sospesa in un sogno.

Ci stavamo avvicinando a un piccolo ponte di pietra che attraversava un ruscello che si diramava dal lago principale. Il suono dell'acqua che scorreva dolcemente e il profumo dei fiori autunnali rendevano l'atmosfera ancora più suggestiva. Ogni tanto ci scambiavamo sguardi complici, lasciando che la magia del momento ci avvolgesse completamente.

Ad un certo punto, mentre ci fermavamo ad ammirare la vista incantevole del lago sotto la luna, mi venne in mente una battuta che pensai potesse farlo sorridere. -Sai..- dissi con un tono giocoso, -sembra che la luna stia facendo il tifo per noi questa sera.-

Jannik rise, un suono che risuonò nell'aria intorno a noi come una melodia dolce e rassicurante. -Beh, la luna ha buon gusto.- rispose con un'espressione tenera, lasciando che il suo sguardo si posasse su di me con affetto.

Continuammo la nostra passeggiata lungo i sentieri dei Giardini Beihai, immersi nella bellezza incantata della notte. Il suono delle nostre risate risuonava nell'aria, mescolandosi con il dolce canto degli uccelli notturni e il fruscio delle foglie sotto i nostri piedi. Era come se il tempo si fosse fermato, concedendoci un momento di pura magia e intimità.

-Quando ero piccola, ho avuto questa strana fissazione per i pinguini. Volevo a tutti i costi che mio padre mi portasse in Antartide per incontrare uno di questi simpatici animali.-

Jannik alzò un sopracciglio, incuriosito. -Davvero? E come hai scoperto i pinguini?-

Risi, ricordando il momento con affetto. -Bene, mia madre aveva comprato un libro sulle creature polari e io ne ero ossessionata. Ho iniziato a chiedere a tutti di portarmi in Antartide, ignorando completamente il fatto che fosse un viaggio impossibile per una bambina di sette anni.-

Jannik scoppiò a ridere, un suono che riempì l'aria intorno a noi di allegria. -Devo ammettere che è una richiesta piuttosto insolita per una bambina.-

Minds in love// JANNIK SINNERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora