capitolo 8

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"Puoi essere il sole di notte
o la luna di giorno"

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In questo capitolo saranno presenti scene abbastanza forti e crude che potrebbero urtale la sensibilità di alcuni lettori.
Vi prego di fare attenzione⚠️

Angel Pov

Guardo quella ragazza che appena è entrata mi sembrava così familiare e ora capisco il perchè.

Raquel Smith.

Una puttana di prima categoria.

Veniva sempre alle corse clandestine, non ha mai abitato in questa minuscola cittadina eppure la si vedeva sempre in giro, non so molto sul suo conto solo che ha anche un fratello di cui non mi ricordo il nome.

Non ho mai avuto grandi interazioni con lei, l'ho sempre vista come quella ragazza da cui stare lontano eppure adesso sarà più complicato di come mi sarei potuta immaginare.

Cerco di non concentrarmi troppo sulla sua figura anche se sento il suo sguardo puntato addosso mentre si viene a sedere proprio nel posto affianco al mio.

Che culo.

Sarei tanto felice di uscire dall'aula e tornare a dormire nel mio comodo letto che sono stata obbligata a lasciare questa mattina.

«Piacere, mi chiamo Raquel.» Ma grazie al cazzo?

Lascio i commenti nella mia testa senza esternarli con il resto del mondo e dopo aver preso un respiro profondo, mi giro verso di lei per guardarla notando solo adesso quelle sue iridi di un verde capace di illuminare la notte.

«Piacere, io sono Angel.» Le rispondo nel tono più gentile che mi riesce.

Mi fa un sorriso tirato, che se fossi stupida potrei anche pensare sia sincero, mi rigiro e cerco di concentrarmi sulla professoressa Medina che sta iniziando a spiegare qualche argomento che sicuramente non capirò.

Sento Raquel muovere le dita velocemente sullo schermo del suo tablet per prendere appunti, cosa che mi sta facendo girare parecchio i nervi, ma cerco di non farci caso.

«Che materia hai dopo?» Mi chiede lei avvicinandosi con la sedia verso di me e io mi chiedo mentalmente cosa ho fatto di male nella mia vita.

É mattina, ho tre ore di sonno in corpo, non capisco nulla e tu mi parli, cosa dovrei risponderti?

Ma soprattutto mi sono evidentemente persa il passaggio in cui siamo diventate amiche noi due.

«Motoria.» Non le chiedo la sua perché molto semplicemente non mi interessa, così cerco di riprendere il filo della spiegazione.

«Io fisica.» Sorride al mio fianco mentre io prego mentalmente che il pavimento mi risucchi in questo esatto momento.

«Che peccato.» Dico ironica e spero sia abbastanza intelligente da percepirla.

Per fortuna smette di fare domande inutili in modo tale che io possa ascoltare almeno gli ultimi quindici minuti di lezione di cui ovviamente non capisco nulla, so già che dovrò chiedere a mio fratello di aiutarmi.

Senza di lui avrei la media del meno infinito molto probabilmente, il mio livello di attenzione in classe è pari alla mia voglia di dormire. Inesistente.

Non sono stupida, semplicemente non ho voglia di studiare, non sono una di quelle che pensa al college o a cosa vorrebbe fare da grande, non sogno di andare in una grande università, non so nemmeno se tra un secondo sarò ancora qua, c'è tempo per pensare a queste cose.

EclipseWhere stories live. Discover now