Capitolo 19 *** Cain

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Osservo affascinato il mio Cavaliere che si muove in cucina, tra i fornelli, il tavolo e il frigorifero appena riempito e rimesso in funzione, imbastendo il pranzo per sé stessa e per i nostri ospiti. Io naturalmente, ho già placato la mia sete.

Mi premuro di consumare i miei pasti lontano dalla vista dei Guardiani. Non è solo per delicatezza nei loro confronti. Mi hanno già sorpreso una volta mentre mi nutrivo del sangue del mio Cavaliere, e preferirei davvero che non si ripetesse. Si tratta di un atto molto intimo, dopotutto. Il sangue per noi Figli dei Millenni non è solo una fonte di sostentamento, è anche il veicolo di una profonda comunione tra le anime.

I movimenti di Coco sono misurati ma incerti, mentre affetta le verdure che accompagneranno il pollo al curry che sta preparando. Le dita si muovono agili e sicure, una sicurezza che può derivare solo dalla pratica. Non mi sorprende. I suoi genitori viaggiano molto per lavoro, questo me lo ha detto. Ha dovuto imparare a gestire da sola le esigenze quotidiane. L'incertezza invece quella deriva dal fatto che si muove in un ambiente al quale ancora sta imparando ad adattarsi, un ambiente che ancora non è riuscita a fare suo.

Ma è normale, siamo qui solo da un giorno.

Anche a me tutto questo fa un effetto bizzarro. È strano, davvero strano, risvegliarsi al mattino in una casa che, in qualche modo, sai di poter definire tua. Strano, ma niente affatto spiacevole.

Svegliarmi su un soffice letto, abbracciato al corpo caldo di Coco, in una stanza inondata dalla luce del sole e con il verde cupo del bosco a stagliarsi come sfondo contro il vetro delle finestre è stato bello, commovente perfino.

Anche avere i Guardiani in casa non mi ha disturbato. Anzi, ho scoperto un sottile piacere nella loro compagnia, nella consapevolezza di una casa affollata di gente. Dopo tanta solitudine si tratta di un cambiamento gradito. Dovrei consigliare anche ai miei burberi fratellini di farsi ospitare per qualche tempo in uno dei sarcofagi dei Guardiani: forse li curerebbe dalla loro misantropia.

A proposito di Guardiani, sbirciando dalla finestra che dà sul giardino noto che anche End è tornato. Interessante. Non ero sicuro che lo avrebbe fatto, e invece eccolo là, con un pennello in mano, intento a ridipingere la staccionata!

Gli altri Guardiani si sono rivelati individui dalla mentalità sorprendentemente aperta, assai diversi dai guerrieri tutti d'un pezzo, devoti alla causa in un modo che rasenta in maniera allarmante il fanatismo, con i quali mi sono tante volte trovato a scontrarmi nella mia lunga vita. Lui invece... lui all'apparenza pareva assomigliare molto a tutti quei guerrieri.

Per questo non ero sicuro che sarebbe tornato. È dura per un fanatico vedere le proprie convinzioni crollare miseramente davanti ai propri occhi come un castello di carte. Fa mancare la terra sotto ai piedi.

Lo sguardo che ho visto ieri nei suoi alieni occhi verdi mi ha, per un attimo, fatto temere che tutto questo per lui fosse troppo. Si è reso conto che Coco non è solo un Cavaliere, un essere umano che, assurdamente, ha rinnegato la propria gente per dedicarsi anima e corpo alla protezione di un Vampiro. No, lei è anche una figlia, una nipote, e la sua famiglia prova per lei un affetto autentico nonostante le scelte che ha fatto. Sua nonna l'aveva accettata per quello che era molti anni prima che lei stessa venisse a conoscenza della propria vera natura! Si tratta di qualcosa che non può lasciare indifferenti.

Io lo so bene: l'accettazione è un dono raro e bellissimo, che non dovrebbe mai essere dato per scontato.

Sono contento che End sia tornato. Forse avevo commesso con lui lo stesso errore che lui ha commesso con me e Coco: lo avevo malgiudicato. No, non è esatto. Potrebbe essere ancora più grave di così.

Mi ero fatto un'opinione sul suo conto basandomi solo sul fatto che è un Guardiano, assimilandolo arbitrariamente ai suoi simili coi quali mi sono ritrovato ad avere a che fare in passato, senza dare alcun valore alla sua identità come individuo. E dire che dopo tutti questi millenni di vita speravo di essere un po' più saggio di così!

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