𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟖

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Una persona può ucciderti anche senza muovere alcun muscolo, devi impedire che questo accada.

-Spotted Eyes


Sono stata dimessa dall'ospedale due giorni dopo l'accaduto.

Sono tornata a casa e la prima cosa che ho fatto e stata riordinare la mia testa e tutto ciò che mi circondava. La camera era un disastro, ho rimesso a posto tutto, dato una spolverata ai mobili e sono entrata in doccia.

Successivamente mi sono organizzata un calendario in cui ho segnato tutti gli esami, lo studio di ogni giorno e le ricerche per l'università.

Ci sono state occasioni in cui ho dovuto saltare le lezioni a causa di diversi attacchi che prendevano a Josh, così ho perso molte spiegazioni, concetti importanti ed esami che avrei potuto sostenere.

Ho deciso di prendermi cura di me stessa iscrivendomi in palestra. Non l'ho mai fatto prima, Josh credeva che così volessi solo attirare l'attenzione degli altri ragazzi, mi ha convinto che stessi bene fisicamente e che non ne avessi bisogno.

In realtà, ultimamente sono dimagrita troppo per via dello stress e ho un estremo bisogno di mangiare di più e rendere il corpo più forte in modo che non crolli a ogni movimento che compio.

Soprattutto dopo l'avvenimento sotto la pioggia.

Le parti del corpo più danneggiate, come per le gambe, devono essere rafforzate gradualmente.

Seguo abitualmente uno stile di vita consigliato dal mio medico e soprattutto dalle medicine che possono aiutarmi. Voglio ricominciare da zero e rifare tutto quello che mi è stato impedito di fare fino a oggi.

Sono cresciuta in modo sbagliato dalle persone sbagliate.

La mia famiglia e Josh hanno contribuito a farmi crescere nel modo in cui volessero loro, come gli fosse più comodo. Sono stata manipolata da così tanto tempo che non ricordo quando fu l'ultima volta che presi una decisione completamente da sola.

Riguardare il mio passato mi crea un certo disagio mentale. Mi scombussola il cervello e mi porta ancora forti dubbi. Dubbi che dovrò chiarire e per risolverli mi devo far aiutare dall'unica persona che può davvero capirmi.

Ho preparato tutto il necessario per andare a trovarla pertanto mi sono fatta dare l'indirizzo di casa così da organizzarmi con le linee del pullman.

La strada per arrivarci risulta più lontano di quanto mi aspettassi, nonostante si trovi nella mia stessa città, ci vuole una quarantina di minuti per raggiungerla.

Così prendo tutto il necessario affinché non mi manchi nulla e non si creino problemi.

Mentre sistemo le scarpe, ho ripensato a una delle cose che mi hanno fatto mancare: la patente.

La mia famiglia affermò da subito che io non ne avessi bisogno in quanto la mia casa è situata al centro della città quindi non necessito di alcun trasporto aggiuntivo se non l'autobus.

Stessa cosa valeva per tornare fino in Italia per andarli a trovare. Su questo non fiatai, fare 9000 chilometri in macchina era un'assurdità, non ci pensai nemmeno.

Anche Josh non si staccò da questo discorso, la cosa mi stonò un po' dato che lui la patente la portò con sé da appena compiuta la maggiore età, così glielo chiesi. Mi confessò a mal cuore che la patente e la macchina acquistatasi da lui era necessaria affinché io ne avessi bisogno in casi di estrema necessità.

Non gli feci alcuna domanda perché mi sembrò solo un bel gesto.

Continuo a prepararmi per il viaggio.

𝑪𝒓𝒚𝒑𝒕𝒊𝒄/𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora