𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟗

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AVVERTENZE

Il seguente capitolo contiene scene di contenuto esplicito, tra cui violenza fisica e verbale, non adatto a un pubblico sensibile e impressionabile.

Siate consapevoli di quello che state per leggere e prendetevi cura di voi stessi.

Il capitolo verrà diviso in due POV (solitamente non lo faccio, ma ho dovuto fare un'eccezione) in modo tale da racchiudere tutto in un solo e far uscire il capitolo 10 con il primissimo POV del protagonista maschile (il personaggio del prologo❤️‍🔥)

Per il resto, buona lettura a tutti🖤





Possiamo fuggire, possiamo nasconderci, possiamo chiudere i nostri cuori ma non potremmo mai scappare dalla nostra testa

-Spotted Eyes   




Un rumore assordante mi porta a girare completamente il viso nella direzione che porta al corridoio.

Ho avvisato tutti i servitori che non si sarebbero dovuti azzardare ad avvicinarsi quando sarei stato in riunione con mio padre.

Sono obbligati da contratto a trovarsi dall'altra parte della casa, nei giardini o negli ultimi piani, ma decisamente lontani da noi.

Se scopro che una di loro si è messa a origliare una conversazione privata per oggi hanno chiuso definitivamente e non la passeranno per niente liscia. Sono stato in silenzio fin troppe volte lasciando il compito a mio padre, ma ora ho perso del tutto la pazienza rimasta. Questa volta non possono sfuggirmi, mi sentiranno.

Mio padre si gira verso di me dubbioso.

Anche lui spera che questo incontro non sia con nessun servitore e con nessun'altra persona, nel migliore dei casi sarà caduto qualcosa che era messo male o saranno stati i gatti di quella stronza di mia madre.

Non ha ancora capito che in questa casa le decisioni sono prese da me e mio padre e non dovrebbe neanche provare a utilizzare una parola a riguardo se non vorrebbe che andasse come l'ultima volta: ha portato a casa un gatto ferito, investito e per fargli capire dell'errore che ha compiuto, a quel gatto gli abbiamo dato il resto.

Da quel giorno non si è più azzardata a fare un accenno sulla questione 'gatti'; non mi stupirei se decidesse di ignorarci e fare di testa sua, ma questo non risulterebbe un problema in quanto non mi dispiacerebbe mostrargli com'è andata l'ultima volta, rimarrebbe traumatizzata fino alla morte.

Scatto in piedi e mi incammino lungo il percorso che porta all'ingresso della nostra villa. Sento dei passi furtivi finché non diventano una vera e propria corsa.

Arrivo nella loro stessa direzione e incontro due ragazze che probabilmente stavano ascoltando di nascosto la nostra conversazione.

Per via della luce che mi annebbia la vista non riesco a capire chi si trovi davanti a me o la loro distanza; così decido di seguire quel poco spiraglio di luce che mi fa distinguere le figure in movimento.

Mi avvicino sempre di più finché riesco a vederle meglio.

Una ragazza dai lunghi capelli mori, vestita in tuta grigia con delle scarpe da ginnastica bianche, molto più bassa della ragazza affianco che purtroppo essendo uscita prima dal portone non sono riuscito a capire chi fosse.

Mi sarei ricordato quei piccoli dettagli fino a quando le avremo trovate e avremo fatto le peggio cose.

Non impiego tanto a capire chi si palese davanti a me perché è lei stessa che prima di uscire dalla porta di ingresso decide di voltarsi e mostrarsi.

𝑪𝒓𝒚𝒑𝒕𝒊𝒄/𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆Where stories live. Discover now