La Guerra Fredda iniziò poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Durante questo periodo, il mondo fu diviso in due sfere di influenza: quella del blocco occidentale (NATO), guidato dagli Stati Uniti, e quella del blocco comunista, guidato dall'Unione Sovietica (Patto di Varsavia).
La percezione che la Guerra Fredda e l'incubo della guerra nucleare imminente stesse giungendo al termine iniziò a diffondersi verso la fine degli anni '80, in particolare con eventi come la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e le riforme di Michail Gorbačëv in Unione Sovietica. Questi cambiamenti segnarono un allentamento delle tensioni tra le superpotenze e un movimento verso una maggiore apertura politica e cooperazione.
Venerdì 15 giugno
Il Generale di Brigata, Vittori, tarda ad arrivare. Siamo al secondo piano in questa sala maestosa, con pareti adornate da affreschi che raccontano la storia e le glorie del passato. Al centro, un grande tavolo ovale in legno massiccio, intorno al quale siamo seduti, riflette la luce soffusa proveniente dai lampadari di cristallo pendenti dal soffitto alto e decorato. Le grandi finestre lasciano filtrare la luce naturale e offrono una vista sui giardini all'italiana, curati e simmetrici.
L'arredamento è un equilibrio perfetto tra funzionalità e grandezza, con sedie imbottite in velluto rosso che offrono comfort ai partecipanti alla riunione. Ogni dettaglio, dalle cornici dorate che incorniciano i dipinti alle boiserie in legno che rivestono le pareti, sono un tributo all'eleganza e alla storia che caratterizza la Reggia di Caserta.
Rimango estasiato da tanta bellezza, quando improvvisamente l'usciere entra nella sala: «siamo spiacenti signori, ma il comandante è in ritardo di circa un'ora perché ancora impegnato in una riunione con l'Alto Comando.» Immediatamente si alza un brusio nella sala. L'usciere continua: «il Generale vi chiede di avere pazienza e di prendervi una pausa, l'appuntamento è fra un'ora, sempre qui, alle ore 10:00.» Si alza un gran rumore causato dal movimento di sedie che si spostano, tutti si avviano e si addensano verso l'uscita. L'usciere alzando la voce: «il bar nella sala accanto sarà aperto esclusivamente per voi.»
Il 15 ottobre del 1988 iniziavo la mia carriera militare proprio presso questa Scuola che ha sede all'interno di questo complesso storico, e non avrei mai immaginato di ritornarci facendo parte di un programma militare riservatissimo almeno fino ad un anno fa, nome in codice META88.
Anche io mi avvicino al bancone del bar.
«Paolo, caffè?» Mi chiede il capitano Rossi medico militare con il quale ho lavorato a stretto giro per tutto questo tempo.
«Sì grazie, ne avevo proprio bisogno.»
«Sergente Colucci, capitano Rossi, li ho appena ordinati, anche per voi» si avvicina il dottor Bianchi con due caffè fumanti in mano. Lo ringraziamo entrambi.
STAI LEGGENDO
Il Segreto dell'Aviatore
RomanceÈ il 1991, e Paolo, Sergente dell'Aeronautica Militare Italiana, attende l'inizio di un'importante riunione. La sua mente vaga indietro nel tempo, al 1988, l'anno in cui indossò per la prima volta la divisa. Nonostante siano trascorsi solo pochi ann...