«Cosa ti succede, bimba?»
«Un ladro mi ha rubato l'anima».
Se gli altri avessero deciso che sei tu il cattivo della storia?
🔗 Ci sono nodi eterni e scelte che tracciano un destino.
🦂 Alex ha 18 anni ed è un ladro. Lo fa per vivere, perché è bravo...
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"But there's no man as terrified as the man who stands to lose you"
Beautiful things - Benson Boone
15 anni prima, Villa Zanardi
La bambina che si china su di me ha lunghi capelli bruni e il viso perfetto, elegante, come quello delle principesse nel libro di Sam. «Cosa fai qui da sola?»
Mi pulisco il naso con la manica della felpa che ho infilato quando sono uscita. Christian è arrabbiato, ha urlato con Vanessa e sono tanti giorni che il nostro cagnolino non torna a casa. Mi piaceva, aveva sempre la coda che sbatteva contro il pavimento e Chris era di buon umore quando si occupava di lui. Gli ho chiesto del cane una sola volta e i suoi occhi erano così scuri che ho avuto paura che la rabbia me lo portasse via.
Faccio fatica a controllare quello che sento. Ci sono cose che mi esplodono nel petto, come ora, e non riesco a fare altro che correre più forte che posso, fino a inciampare e cadere. Solo quando il dolore si diffonde in qualche zona del mio corpo, riesco a calmarmi. Mi faccio male anche durante la notte, quando mi alzo e vado in giro senza accorgermene, così mio fratello mi ha portato da un tipo strano con una barba lunga e un camice bianco che mi ha fatto un sacco di domande, poi mi ha messo una cuffia di gomma sulla testa a cui ha attaccato un mucchio di fili. Ero stanchissima dopo essere stata da lui.
«Scappo da mio fratello» rispondo.
Lei solleva lo sguardo verso la villa bianca e sorride. Una volta ho viso un cerbiatto nel parco vicino al lago di Lucia: lei ha gli stessi occhi. «Sei la sorellina di Chris? A me non sembra male, tuo fratello». Fa un espressione strana, poi di colpo le si colorano le guance di rosso.
«Quando si arrabbia, io scappo».
Lei torna seria. «Ti picchia?»
Chris mi fa tanta paura quando se la prende con me, ma ha giurato che non mi avrebbe mai fatto del male. «No. È triste perché ha perso il suo cane».
Lei allunga la mano e prende la mia. Le sue dita sono lunghe e la sua stretta è decisa, ma dolce. «Io mi chiamo Dafne. Puoi stare un po' a giocare con me, se vuoi. Sono sempre sola con la nonna e mi annoio. Lo diciamo a Chris, ti va?»
Tiro su con il naso e la seguo verso la villa bianca. «Come ti chiami, piccolina?»
«Aria».
***
Il mio disturbo si chiama sonnambulismo e fa parte delle parasonnie, ma secondo il medico da cui mi ha portato mio fratello quando avevo cinque anni si collega a una serie di traumi psicologici che ho subito durante l'infanzia.