(47) Dopo cosa te ne fai?

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La mattina mi svegliai con Thomas accoccolato fra le mie braccia.

Era sempre bello svegliarmi in quel modo, anche se dovevo ammettere che preferivo quando era Thomas ad abbracciare me. Mi faceva sentire al sicuro, protetto e anche amato. Ora che mi ero abituato a dormire con qualcuno, mi chiesi se sarei stato in grado di tornare alla solitudine nella notte. Probabilmente no.

Ma quella risposta che mi ero dato autonomamente era lo stesso in qualche modo incompleta. Probabilmente non sarei mai più riuscito a dormire solo, ma molto più probabilmente non sarei mai più riuscito a dormire con qualcuno che non fosse Thomas.

Mi chiesi se la sera precedente avrei dovuto fare una scelta diversa. Se al posto di correre dietro Thomas non sarebbe stato meglio rimanere lì a discutere con gli altri, ma in cuor mio non mi pentivo di niente, sapevo di avere preso la giusta decisione. Thomas sembrava l'unico a cui importasse ancora di me, per quanto riguardava gli altri... non sapevo neanche più come definirli, non sapevo se il termine 'amici' era ancora adeguato. Non riconoscevo più le persone con cui avevo avuto a che fare per tutto quel tempo.

Frypan era quello che potevo capire di più, alla fine era sconvolto dagli eventi ed era molto nervoso, ma non mi era andato per niente giù quando mi aveva accusato di fare la vittima, quando tutto quello che stavo facendo era preoccuparmi per lui.

E poi non riuscivo a credere che volesse davvero perdonare Gally, quello che aveva fatto a lui e a Minho era orribile. Per tutto questo tempo non solo sapeva quello che Zart stava facendo, ma lo stava anche aiutando. Ora che ci pensavo forse avrei dovuto capirlo prima. Presi improvvisamente consapevolezza degli eventi, vari flash colpirono la mia mente e molte cose ebbero finalmente senso.

Solo Gally e Frypan conoscevano il segreto di Minho e solo Gally originariamente conosceva quello di Frypan. Mi tornò in mente quando mi disse che aveva fatto un casino con Zart e che stava cercando di risolverlo e anche quando Zart gli aveva mandato quel messaggio per sbaglio con scritto 'oh, invece puoi farlo eccome'. Si spiegava tutto: come mai avesse cose contro Minho e Frypan, ma niente contro Thomas, Winston o Gally stesso.

Gally diventava sempre nervoso quando si parlava di Zart, ma pensavo dipendesse dal fatto che fosse preoccupato per me e per gli altri. Anche la frase che aveva detto quest'ultimo quando eravamo a Bergamo:
"Lui non mi aveva detto che sarebbe stato qua." Ma certo, Gally era l'unico dei miei amici a non sapere che Thomas fosse lì con me. Il fatto è che non mi era mai venuto in mente di sospettare di uno dei miei amici; Gally poi, che era sempre così protettivo. Probabilmente era proprio quello il problema: si era concentrato così tanto dall'allontanare da noi, da me, Thomas da perdere di vista tutto il resto.

Ma Gally non era stato l'unico a ferirmi profondamente. Quella volta anche Minho aveva superato il limite.

Potevo fargli passare l'avere raccontato a Gally di me e Thomas, infondo ero stato io a cacciarmi per primo in quel guaio. Potevo perdonargli il non avermi raccontato la storia di Thomas nonostante sapesse quanto ci stessi male per non sapere niente. Ma non sapevo davvero come comportarmi riguardo al fatto che avesse subito accusato Thomas, senza pensarci due volte. Credevo che lui più di chiunque altro avesse capito che Thomas non era quello che tutti pensavano. Sapeva quanto lui tenesse a me e, insomma, erano diventati anche amici ormai! Certo, non amiconi del cuore, ma ridevano e scherzavano insieme. Come aveva potuto incolparlo? Non sapevo più cosa pensare.

Per fortuna in tutto quel caos avevo ancora Thomas. Sorrisi vedendolo così indifeso nel sonno e gli accarezzai teneramente una guancia. Purtroppo quel movimento sembrò svegliarlo, dato che strizzò gli occhi, prima di socchiuderli e batterli un paio di volte.
Sembrò un attimo confuso, poi si girò verso di me e mi sorrise dolcemente.

stanza 258 || newtmas edition Where stories live. Discover now