Chapter eight

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P:"quindi mi stai dicendo che voi due stavate cantando, è entrato Mattia ha spinto Stash e ti ha dato della puttana?"
Domandò curiosa Paola.
Io:"esattamente." Risposi
P:"è una scena da film!"
Urlò Paola alzandosi dal letto.
Io:" poli, sono seria... Non c'è niente da esultare ho perso Mattia, e stash, insomma Stash io lo odio, non sarebbe dovuto succedere tutto quello."
P:"forse era destino,te l' ho detto, io ci farei un pensierino. "
"Smettila" risposi alzando gli occhi al cielo.
Io:" piuttosto, con daniele? Ci hai parlato ancora?"
P:"oh si si! Mi ha invitata ad uscire domani sera, ma tutti insieme, insomma domani sera usciremo praticamente tutti, inaugurano un nuovo lo locale qui vicino, verrai anche tu vero?"
Io:" non lo so.."
P:" dai, hai bisogno di distrarti, e poi di amici non hai mica Mattia, c'è Simone! C'è giorgio!"
Io:"c' era." Risposi con un soffio.
P:"c era?" Domandò confusa.
Io"Mattia, c era, ora non c e più."
P:"buonanotte ali."
Spense la luce e mi misi anche io sotto le coperte, è vero c' erano Simone e giorgio, due ballerini, avevo legato molto con loro in questo ultimo periodo, eppure Mattia era diverso, aveva quel non so che, mi faceva sentire protetta anche solo con uno sguardo, mi faceva sentire bene.
Dopo mille pensieri caddi in un sonno profondo.

*il pomeriggio dopo*

Entrai in sala relax, ero stravolta, mi avevano assegnato un sacco di coreografie nuove e avrei dovuto lavorare sodo questa settimana.
C' era gente che dormiva, qualcuno si faceva un caffè, e poi c' era lui, lì seduto al tavolo che provava.

Fammi sognare un altra notte ancora,
dammi un motivo per calmarmi, dammi un pugnale da ficcarmi in gola
adesso, amami prima del successo, prima che tu possa dare un volto a tutto il resto.
Intorno a me, un vuoto cosmico andiamo in fila per un muto
cellule senza nucleo, ricorda ,
scelgo il mio destino da bambino poi tiro la corda e attacco prima che mi morda.
Ma, a parte qualche raro sfogo violento e che non dormo da due notti fa deciderò quando verrà il mio momento se andare via o stare qua
e devo essere più forte del tempo che sbatte sempre in faccia la realtà
io che do peso a tutto quello che sento errore mio non ho l'età.

Era veramente bellissima, i nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo ma lui subito dopo si riconcentrò sul suo lavoro.
Era ora di ritornare al residence, stasera poi saremmo usciti.

K:"non so cosa mettermi!"
P:"con qualsiasi cosa staresti bene!"
Alla fine lei optò per un vestitino giallo senape, Paola per un vestitino verde smeraldo molto svolazzante, stava davvero d' incanto, avrebbe fatto colpo su Daniele , e io indossai un paio di pantaloncini a vita alta di seta color terracotta, abbastanza larghi che cadevano bene e una blusa dello stesso colore le decoltè beige si abbinavano perfettamente. Feci i boccoli ai miei lunghi capelli, contornai i miei occhi marroni scuro con eye liner e mascara e infine passai del rossetto bordeaux sulle mie labbra.
Uscii dal bagno e mi soffermai davanti allo specchio.
P:" stai benissimo, dai amdiamo."
Io:"le cosce.." Mormorai
P:"cosa?"
Io:" le cosce, sono troppo grosse."
P:" scusa ma ti sei vista? Sei uno schianto! Andiamo a divertirci!"
Klaudia mi prese sottobraccio e uscimmo dalla stanza.
Avevo bisogno di divertirmi sul serio, e questo è quello che avrei fatto.

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