Chapter twelve

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Pov's Mattia

Vidi Stash rientrare in camera dopo una lunga giornata di prove, l'instinto di sbatterlo al muro e di picchiarlo prevalse su di me, gli tirai un pugno in pancia, si chinò accartocciandosi su di sè per il dolore, un gemito uscì dalle sue labbra e solo lì realizzai ciò che avevo appena fatto.
S:"ma che ti prende!?"
Mi urlò contro.
Io:"io... Non lo so"
Ammisi con una mano dietro il collo.
S:"senti ora ci sediamo e me ne parli ok?"
Annui leggermente e mi sedetti sul letto.
Io:"so di aver perso la scommessa Stash" sospirai "ma so anche di aver perso Alison."
Ed in realtà ero io che avevo rovinato tutto, mi ero arrabbiato per niente, le avevo dato della sgualdrina solo per uno stupido capriccio, solo per stupida gelosia.
Io:"insomma Stash, so ciò che è successo stanotte, o per lo meno lo posso intuire. Ora che hai avuto ciò che volevi da lei non le rivolgerai neanche più la parola giusto?
Oramai ha soddisfatto i tuoi bisogni no?"
S:"chi ha detto questo?"
Io:"tu, tu hai sempre detto che non avresti più voluto una ragazza."
S:"fermo, io ho detto altro.
Ho detto che l'amore fa schifo, ti regala momenti indimenticabili e poi, da un giorno all'altro, ti porta via le persone. Questo è l'amore.
Credo più a babbo natale che nel vero amore."
Sospirò.
Io:"ti sei appena risposto. È stata una notte e basta."
S:" vedi, avevo detto che avrei chiuso con le ragazze, con l'amore, perché ho sempre desiderato troppo e ottenuto niente.
Perché io voglio una ragazza pazza, che faccia diventare pazzo me.
Voglio una ragazza che mi sappia tener testa.
Voglio una ragazza stronza, egoista, che mi sappia zittire, che mi chiuda le porte in faccia e che mi prenda a pugni soltanto con le parole.
Voglio una ragazza con cui litigare per poi subito dopo baciarla e renderla solo mia.
Voglio una ragazza dolce, forte fuori e fragile dentro.
Voglio una ragazza da poter aiutare, cullarla tra le mie braccia e dirle che andrà tutto bene, che supereremo tutto insieme.
Voglio una ragazza che abbia i demoni dentro di sè, come ce li ho io.
Voglio una ragazza che mi ferisca e che mi faccia capire ancora di più quanto tengo a lei.
Voglio una ragazza con cui prendermi a schiaffi e poi prenderci la mano e passeggiare in silenzio come fanno i bambini.
Voglio una ragazza che non mi tenga occupato solo il venerdì sera, ma tutti i giorni della settimana, anche il sabato e la domenica.
Voglio una ragazza con cui svegliarmi al mattino accoccolata sul mio petto, stringendomi a sè per paura di perdermi.
Voglio una ragazza che mi dia la forza di andare avanti.
Voglia una ragazza che batta il mio orgoglio, perché è la convinzione che fotte la gente.
Voglio una ragazza di cui non mi libererò molto facilmente, una che mi stravolga la vita, che mi faccia sentire vivo.
Voglio una ragazza che mi distrugga solo con un sorriso, che mi entri sotto pelle solo con uno sguardo, che mi faccia venire i brividi solo con un tocco leggero.
Voglio una ragazza che abbatta i miei muri invece di buttarci sopra altro cemento.
Voglio una ragazza che mi mandi a puttane il cervello.
Voglio una ragazza con i sogni nel cassetto che non si abbatta anche se li hanno fottuto il comodino.
Voglio una ragazza che lotti per ciò in cui crede.
Voglio una ragazza che faccia a botte con i fantasmi della mia infanzia e gli scheletri del mio armadio.
Voglia una ragazza così.
Capisci?"

Ero rimasto senza parole, così vulnerabile, così sorpreso.
"Come alison."
Lasciai sfuggire in un soffio.

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