29. What you leave doesn't go away anymore

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"Orail vento, il tramonto, le Pleiadi placano l'assenza

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"Ora
il vento, il tramonto, le Pleiadi
placano l'assenza.
Colma d'oro, tremante, a Sud,
l'attesa si nutre del suo tempo."

La mattina seguente, dopo un giro di telefonate, ci eravamo ritrovati tutti nel salone della depandance sul lago, con gli sguardi tormentati e i pensieri persi chissà dove

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La mattina seguente, dopo un giro di telefonate, ci eravamo ritrovati tutti nel salone della depandance sul lago, con gli sguardi tormentati e i pensieri persi chissà dove.

L'aria era avvolta da uno strano connubio tra frenesia e impasse paralizzante.
Potevo scorgere, attraverso gli occhi di tutti, la loro mente perdersi a girovagare tra mille ipotesi e dubbi leciti.
Riuscivo quasi a intravedere quei nastri dei ricordi riavvolgersi su se stessi e srotolarsi ancora, in ricerca di possibili segnali e tradimenti mascherati.

C'era Cayden che, solo un'ora prima, era stato dimesso dall'ospedale e guardava seduto sul divano un pacchetto di sigarette poggiato sopra al tavolino di vetro, come se stesse combattendo una guerra interna con quel vizio tossico.
Cat era seduta invece sul bancone della cucina, accanto ad un sacchetto di biscotti che si stava litigando con Noah che, con la bocca piena e lo sguardo buffo ammirava, orgoglioso e impettito, la depandance che avevo scoperto essere stata una ristrutturazione realizzata dal suo studio di architettura.

Io me ne stavo in piedi, irrequieta e decisamente nervosa, con lo sguardo puntato verso Blake che se ne stava smarrito tra i suoi pensieri e nelle sue riflessioni, dietro quel muro spesso ed eretto tra lui e il mondo, davanti alla finestra ad osservare quel lago che tanto lo affascinava.

«Henry ha voluto avvertire mio padre prima dell'incontro, probabilmente per far sì che arrivasse preparato. Quello delle lettere nascoste è sempre stato un gioco che hanno fatto insieme, ma non pensavo l'avessero portato avanti per tutti questi anni.» confessò Cayden.

Vederlo di nuovo a casa, lontano da quei macchinari infernali e dalla stanza in cui, quella notte, pensavo di non rivederlo più uscire, mi riempì i polmoni di aria nuova.

«Sicuramente no, ma gli è tornato utile per celare il sospetto agli occhi di tutti, per comunicarlo a Richard.» considerò Cat.

«Io non so che pensare.. è tutto così assurdo.
Perchè dovrebbe esserci Byron dietro tutto questo? E se Henry si fosse sbagliato?» tentò
Noah.

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