Unione di elementi 2-vendetta dal passato-

Capitolo 30

Unione di elementi 2

Revenge from the past

Delle donne ridono e si meravigliano del loro lavoro svolto su di me, mentre io mi osservo tramite il riflesso dell'acqua, dato che qui non esistono gli specchi: i miei capelli sono morbidi e cadono leggeri sulle spalle , decorati da una corona di fiori bianchi sul capo , sul viso ho una striscia bianca per ogni guancia e la veste che indosso è una tunica con strisce verticali dorate e color sabbia che si vanno ad incrociare con strisce orizzontali composte da motivi geometrici strani; una cosa che davvero mi piace di tutto questo è che sono scalza - niente tacchi!- ma , a parte questo, sono agitata. Chi ha sentito la conversazione tra me e Rych? Cosa ha sentito esattamente? So che ci saranno conseguenze negative, so che è stato un mio errore e del mio segreto... ma mi chiedo, è possibile che io sia così sfortunata? Non me ne va bene una! Dopo aver parlato con Geta di tutto, lei ovviamente mi dice che devo dire subito la verità, ma qualcosa mi spinge a preoccuparmi più per quel che mi ha detto Rych e per aver avuto la visione in cui Coral urlava. Cosa c'entra lei? Pixel mi fa ricordare che le altre mi aspettano fuori dalla tenda, così esco cercando di essere il più felice possibile.

"Potevano essere un po' più originali... siamo tutte uguali!" commenta Lisa, facendomi uscire dal mio stato di trans. "Almeno siamo carine" Chiara si sente proprio a suo agio, le altre per niente. Aspettiamo che Aurora finisca di prepararsi. "Pea tutto bene?" mi chiede Lisa preoccupata. Guardandola senza occhiali, per la prima volta noto che io suoi occhi sono sottilissimi.. "Sì, tutto a posto. Sai , senza quegli occhialoni sembri...diversa." "In modo positivo?" "Sì, sì" "Allora cercherò di utilizzare le lenti a contatto quando tutto sarà finito, perché senza questi cosi, non vedo un fico secco." si rimette gli occhiali e mi fa una faccia stupida , non posso fare a meno di ridere. Aurora esce proprio ora dalla tenda e , nonostante sia praticamente vestita come noi, si fa notare molto di più. E' davvero stupenda, lei lo è sempre. I suoi capelli sembrano ancora più lisci del solito, più luminosi e quel colore blu notte non poteva che rendere il tutto meraviglioso, gli occhi azzurri , quasi turchesi ,vengono messi in risalto dai fiori sul capo. A volte la invidio... no, la invidio spesso. "Aurora sei bellissima!" dice Chiara entusiasta, ma la sua espressione non cambia per niente. E' fredda e non ha la benché minima intenzione di mostrare un sorriso. "Andiamo a raggiungere gli altri." passa davanti a tutte e prosegue dritto.Io e Pixel ci guardiamo abbastanza scioccati. Insomma, Aurora si banta sempre... qualcosa non torna. La seguiamo confuse ma veniamo travolte dal suono dei tamburi della cerimonia. Tutti ballano in modo strano ma armonico, disordinato ma rilassante... non so se mi spiego. E' come se senti il flusso dei loro movimenti, che non sono altro che oscillare le braccia, chiudere gli occhi, saltellare, ma soprattutto sorridere. I bambini formano cerchi e saltellano in modo buffo.

"Oh, finalmente! Voi donne siete incredibili, anche per conciarvi così ci mettete un'eternità!" Ecco la calorosa accoglienza di Sem. I ragazzi sono conciati... da indiani, si può dire: intanto, a dorso nudo e con le strisce non solo in faccia ma anche sul petto. I pantaloni sono bianchi, larghi , vanno a stringersi alle caviglie ed hanno come cintura una fascia color sabbia. "Almeno sembriamo più carine di voi" commenta Adua in modo ironico. "Sai, bambina, su questo devo darti ragione. Sei davvero carina." al complimento di Evan lei diventa rossa come un pomodoro. Cerco di trovare nell'espressione di Nyco un po' di gelosia nei confronti di sua sorella ma niente. E' distratto da non so cosa. La cerimonia inizia. Tutta la folla, compresi noi,si dispone a cerchio lasciando al centro solamente Geta.
Da quel che ho potuto capire, questa festa è dedicata a ciò che più rappresenta il potere di questo villaggio, ovvero il deserto.

Cala il silenzio. La folla canta come una canzone, credo sia quella con cui ci hanno accolti. E' in una lingua straniera, che ocviamente, solo io riesco a comprendere all' interno del gruppo. Parla di un granello di sabbia.C'è un
a parte che dice: