RED 2 (#wattys2016)

Capitolo 8.1

Rosso's thoughts
Seduto dietro la scrivania, cercavo inutilmente di fissarmi nella mente i concetti del testo che stavo analizzando.
Ma chi volevo prendere in giro? Era una perdita di tempo fin dall'inizio.
La verità è che in testa avevo posto per un solo ed unico pensiero: Effy.
Era trascorso solo un giorno dalla sua partenza, e mi sentivo uno schifo. Possibile che l'amore sia così potente da essere in grado di ridurti in un mucchio di macerie e polvere?
Continuavo a pensare e ripensare a come mi ero comportato, e più  il tempo scorreva, più il rimorso delle azioni commesse mi rodeva il cuore.
Non ero altro che un codardo,  incapace di confessare i propri sentimenti.
Chiusi il libro con violenza e mi lasciai cadere sul letto con un tonfo sordo.
La rabbia che provavo perché non mi aveva detto nulla del fatto che se ne sarebbe andata, mi aveva accecato a tal punto da allontanarla ancora più di quanto lo sarebbe già stata, e, tuttavia, sebbene fossi incazzato nero con lei, i sentimenti che provavo nei suoi confronti non si erano spenti nemmeno per un istante.
Presi il cellulare e fissai lo schermo. Aprii la rubrica dei contatti e mi soffermai sul suo.
Tutte le nostre conversazioni erano rimaste lì, intoccate, come se il tempo si fosse fermato  all'ultimo messaggio che ci eravamo mandati.
Non riuscivo a spiegarmi come il nostro rapporto fosse deteriorato fino al punto da non riuscire più a parlarci e il fatto di non saper cosa dire, mi impediva ogni volta di telefonarle.
Tuttavia, quella sera, per qualche strana ragione, mi decisi a farlo.
Il cuore mi batteva a mille, ero così spaventato che non riuscivo a respirare.
Era troppo tardi? Questa domanda continuava a tormentarmi.
Il cliente da lei richiesto non è al momento raggiungibile.
Abbassai la mano e posai il cellulare.
Basta, pensai, scuotendo la testa. Se avessi continuato a rimuginare su tutto, sarei impazzito. Dovevo fare qualcosa.
Così non andava.