Capitolo 6

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Ero però permettetemi di andare in panico. CHE CAZZO MI METTO DOVE LO TROVO UN VESTITO ELEGANTE.

OK Maria caoma respira che anche a questo problema ce una soluzione che si chiama SHOPPING.

Esco di casa prendo la macchina che era di mio padre( l'ha rimasta qui dopo essersene andato) e mi dirigo verso il centro commerciale.

Appena arrivata mi fiondo nel mio negozio preferito e comincio a cercare io vestito adatto.

Ne provo uno rosso, che però non mi piace perché mi fa i fianchi troppo grossi.

Uno bianco lungo con spacco vertiginoso sulla schiena e sulla gamba. Sembro una dea ma anche una facile quindi nulla.

Dopo aver girato per più di un'ora in quasi tutti i negozi del centro commerciale, mi fermo davanti una vetrina dove un abito fantastico.

E verde acqua la la gonna arriva un po più su del ginocchio e il velo che ricopre la gonna arriva alle ginocchia,anche se,

se non ci fosse sarebbe meglio perché e trasparentissimo

sopra la gonna e a fascia con una serie di fiorellini di tulle verdi con brillantini argentanti.

Entro nel negozio e lo provo, mi sta alla perfezione quindi decido di prenderlo.

Poi mi dirigo verso il negozio di scarpe, ho bi sogno dinin paio di tacchi visto che a casa ho solo scarpe da ginnastica.

Comincio a girare per gli scaffali quando la mia attenzione viene attratta da un

paio di scarpe argentatate con tacco vertiginoso almeno(12cm) con platò (sorry non so come si scrive)

più o meno alto come il tacco,e con una farfalla giusto al centro
le prendo insieme ad una poschette del medesimo colore.

Quando ritorno a casa controllo l'orario evexo che sono le sei e mezza,Cazzo devo muovermi.

Corro al piano di sopra prendo l'intimo abbinato di pizzo nero, lo butto sul letto e corro in bagno a fare una bella doccia calda ma veloce.

Chiudo l'acqua della doccia mi avvolgo nella asciugamano e corro in camera controllo l'orario che segna le 7:45.

Mi asciugò metto l'intimo poi il vestito. Accendo la piastra per lisciare i capelli e la faccio riscaldare, nel frattempo preparo la borsa e indosso le scarpe.

Corro in bagno prendo la piastra e me la passo. Finito con i capelli mi trucco con un po di fondo tinta, un po di eye-liner, dell'ombretto verde e in fine un po di rossetto rosa pesco.

Controllo l'ora per l'ennesima volta e vedo che mncano 5 minuti al suo arrivo.

Mi siedo sul divano e comincio a sbattere i piedi per terra dal nervosismo.

Alle otto in punto suonano alla porta, e arrivato come un orologio svizzero.

Mi alzo dal divano e cammino verso la porta per andare ad aprire, e per passare la mia serata con un perfetto sconosciuto che sento di conoscere.

Ritorna da me ( #Wattys 2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora