'Mamma, andiamo tutti all'inferno.' Sono i pensieri di Ludwig Beilshmidt, giovane ufficiale tedesco, mentre osserva cupamente la branda accanto alla sua.
Quella branda ospitava, fino a qualche ora fa, un austriaco, di nome Roderich Edelstein. Era un amico per Ludwig, ma soprattutto legato al fratello di quest'ultimo, Gilbert.
Le voci correvano sulla relazione che li legava, e Ludwig sa che erano più che amici. Era stato un momento molto triste quando l'austriaco era dovuto partire con lui per il fronte, mentre Gilbert era dovuto restare a casa, a causa di una grave malattia.
Ma ora sta osservando la branda vuota, pensando a come dire a Gilbert che l'amore della sua vita era morto. Una granata. Se si fosse attardato un secondo, sarebbe ancora vivo. Ma così è la guerra. Nessuno sa se riuscirà a sopravvivere al minuto che sta passando. La guerra, che ricopre tutto, come fango.
"Camminate! Su, muovetevi!"
"Abbiamo capito, c***o..."
"GYAAAAAAH! M... mi dispiace!"
"Ufficiale Beilshmidt! Abbiamo catturato questi due soldati italiani. Beh, catturato... appena ci hanno visto, hanno sventolato una bandiera bianca."
Il tedesco osserva i due italiani catturati. Sono evidentemente fratelli, il maggiore con i capelli scuri, che sta facendo da scudo al fratello minore davanti a Ludwig.
"C***o guardi, sporco mangiapatate?"
Il fratello minore sbircia da dietro la spalla del fratello.
Ludwig e l'italiano si guardando. Intensamente. Ecco che arriva questa creatura, dall'aria talmente innocente, da stonare, come un delicato fiore tra il fango della guerra
"Um... mettili nella prigione, li interrogherò."