Gli attacchi nemici si intensificano sempre di più.
Durante un bombardamento parecchio pesante, Feliciano vede una bomba cadere dal cielo, che sta per colpire Ludwig.
Lo spinge più in là con tutta la sua forza, ma lui non fa in tempo a mettersi totalmente in salvo.
Appena il tedesco si alza, vede l'italiano giacere a terra, con il petto squarciato, e inizia a piangere.
"Perchè... perchè, Feliciano?"
Felì lo guarda, e sorride, facendo una smorfia per il dolore.
"N... non volevo che tu..."
Si toglie la giacca, e la pressa contro la ferita all'addome del suo amato.
"S... sto mor... endo?"
"Stai perdendo molto sangue, ma posso ancora..."
"Lo... vi... è... mo...?"
"No, è vivo. E vivrai anche tu. Ti prego, resta con me!"
"Non ce... la..."
Ludwig sa che quella ferita è letale, ma si rifiuta di crederlo.
"Non... vedrò la Ger... ma... nia, dopo tutto..."
Sorride ancora.
"Felì... sei l'unica persona che potrebbe sorridere in punto di morte... Ti amo, resta con me. Non morire."
"Ormai... è finita... Ti terrò... un piatto di pasta... in Paradiso... ti amo... arrivederci, Lud..."
L'italiano chiude gli occhi dorati.
Il tedesco rimane a stringerlo fra le sue braccia, finchè il fratello non lo stacca lievemente, e lo abbraccia.
"Shh... fratellino... calmati... sh..."
Ludwig continua a piangere, singhiozzando, e pensando a tutto quello che avrebbero potuto fare insieme, al dolce sorriso dell'italiano, alla sua risata contagiosa e a quegli occhi innocenti che non si sarebbero aperti mai più.
