Dichiarazione

1.8K 167 47
                                    

"Dannazione... oggi non è giornata..." Borbotta Ludwig, mettendosi di guardia alla prigione.
"Lud? Sei tu?"
"Mh? Feliciano."
"M... mio fratello sta bene? L... l'hanno ucciso?!"
"No, tranquillo. È ancora tutto intero."
'Purtroppo.' Pensa, ricordando quanto gli ha urlato contro.
"Meno male." Sorride.
Il tedesco si accendende una sigaretta.
"Ne vuoi una?"
"Oh, no, non fumo."
Ludwig lo guarda stupito.
"Tu... sei nuovo?"
L'italiano scuote il capo.
"No, no. Poco prima della Guerra, il nostro nonno è morto, e non avevamo più nessuno al mondo. Quindi siamo venuti in guerra."
Quasi tutti bevono alcol o fumano in trincea, altrimenti rischiano di impazzire.
"E allora come... come fai per..."
"Oh, raccolgo delle carte che trovo da qualche parte, e ci faccio aereoplanini. Oppure canto. È divertente! E poi, aiuto in cucina. Sono bravo a cucinare."
'Sei davvero una stranezza della natura.' Pensa il tedesco, guardandolo con affetto.
I giorni passano, e Ludwig passa la maggior parte del tempo libero a parlare con l'italiano. Un giorno, nel mezzo di una conversazione, quest'ultimo gli pone una domanda.
"Lud? Tutto bene?"
Il tedesco lo guarda, poi distoglie lo sguardo.
"Sì, sì, tutto bene..."
"Non è vero. So quando c'è qualcosa che non va, non sono stupido."
Ludwig sospira.
"È che... oggi abbiamo catturato un francese che conoscevo. Si chiamava Francis. Io avrei voluto risparmiarlo, ma... i superiori avevano deciso diversamente."
"Oh. Mi dispiace."
"La cosa che mi fa più stare male è che, prima di morire, mi ha dato una lettera, da consegnare a un inglese. Sempre che non sia morto anche il vecchio Arthur... sai, Francis gli voleva molto bene, e anche Arthur voleva molto bene a Francis. Ho paura a dargliela."
"Allora... allora finita la guerra andremo a dargliela, tutti e due, ok? Se si volevano tanto bene, non puoi lasciarlo senza notizie. Promesso?"
"P... Promesso."
"Anche tu mi vuoi bene, Lud?"
Il tedesco arrossisce.
"C... come?"
"Beh, mi parli tanto, passi tanto tempo con me, sorridi... Ero andato in Polonia, e c'era questo polacco, e questo lituano... cioè che si diceva lituano, anche se ora non c'è più la Lituania vera e propria, e neanche la Polonia vera e propria, a dire il vero, e questo lituano ascoltava tanto il polacco parlare, e si sorridevano molto, beh, sorrideva più il polacco, e ci hanno detto che si volevano tantissmo bene, anche se poi il lituano ci ha detto che il polacco era tanto malato, e che sarebbe morto in fretta, quindi, visto che gli voleva tantissimo bene, gli faceva fare tutte quelle cose con lui, ma comunque quindi anche tu mi vuoi bene?"
"Ahem... Io..."
"Non mi vuoi bene perchè sono italiano?"
Vedendo lacrime iniziare a scorrere sul viso del castano, Ludwig si decide a dirgli la verità.
"Feliciano... come è possibile che qualcuno non ti voglia bene? Sei sempre positivo, hai sempre un sorriso sulle labbra... metti allegria alle persone, e fidati che di questi tempi serve. Io... non ti voglio bene..."
"Ve~?"
"Io... Io ti amo!"
Appena lo dice, arrossisce violentemente.
"Scusami... non so perchè..."
L'italiano lo guarda da dietro le sbarre.
"Davvero? Oh, questo è un sollievo, perchè anche io ti amo, ma non sapevo come dirtelo, ed ero preoccupato che un giorno saresti morto senza saperlo, e io..."
Ludwig improvvisamente lo bacia, tra le sbarre.
I due si baciano appassionatamente, senza sapere che qualcuno li sta spiando.

We all go to hell ~ Human GerItaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora