Capitolo 15

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Hermione stava aspettando Draco sulla torretta astronomica: aveva bevuto una pozione, capace di rendere il proprio corpo invisibile per quei minuti che le servivano per arrivare alla torretta, e aveva una provetta per tornare in dormitorio.
Sentì un rumore di passi e si avvicinò alla porta, la quale fu aperta da Draco.
"Ciao, Granger"
Avrebbe dovuto immaginarselo che si fosse dimenticato il suo nome, pensò Hermione.
"Ebbene? Nulla da chiedermi?"
"Ma sai già a cosa devi rispondere, Malfoy" rispose Hermione.
"Allora, sediamoci" cominciò lui "la prima domanda è quella dell'ora buca, giusto?"
Hermione annuì, mantenendo fisso lo sguardo sugli occhi sullo sguardo di Draco.
"È abbastanza difficile da spiegare, ma..."
"Credo che sia più imbarazzante che facile" lo interruppe Hermione.
"Hai ragione" riprese Draco portandosi le ginocchia al petto "è imbarazzante, considerato che non avremmo mai detto che ci saremmo ritrovati qua, tempo fa. Forse non ho solo le idee chiare, ma devo riconsiderare il modo in cui mi sono sempre comportato: ho sempre fatto come un Malfoy si sarebbe si sarebbe comportato, la classica noblesse oblige, eppure non ho mai fatto di testa mia. A questo punto, ti faccio io una domanda: ho mai davvero fatto qualcosa che gli altri si aspettassero? Io non me ne ricordo, se non forse... ma tu non puoi saperlo."
"Cosa non posso sapere?"
Si guardarono negli occhi e, finalmente, Hermione si accorse che Luna aveva ragione e che, se lei non avesse mai scritto il biglietto a Draco e avesse lasciato passare il tempo, sarebbe accaduto quanto aveva detto Calì, anche se stentava ancora a credere che il motivo a cui pensava fosse giusto.
"Credo di aver capito la parte dell'ora buca"
"Fantastico" sorrise Draco.
"La prossima domanda non centra molto con tutto questo, ma forse sai di chi si tratta.
Alle selezioni di quidditch della squadra dei Grifondoro c'era un ragazzo che mi stava fissando, ma quando mi sono voltata ha fatto lo stesso. Sono abbastanza sicura che si trattasse di un Serpeverde. Ed era biondo"
Draco la fissò con uno sguardo che diceva qualcosa come "non l'hai capito?" e, immediatamente, Hermione si sentì un po' stupida.
"Ah. E perché?" Hermione lo chiese, anche se sotto sotto iniziò a sospettare che Calì non si stesse completamente sbagliando.
"È lo stesso motivo dell'ora buca"
Ora era sicura al novanta per cento che non si fosse sbagliata.
"È già mezzanotte, Hermione"
"Faremmo meglio a tornare nei dormitori. Però c'è ancora una cosa"
"Ovvero?"
"Perché hai smesso di scrivermi?"
"Non posso rispondere a questo. Al resto sì, ma non a questo" disse Draco alzandosi.
"Avevi detto che..."
"Hai ragione, Granger. Faremmo meglio a tornare nei dormitori"
"Ma avevi..." Hermione non poté continuare a parlare perché, ovviamente, Draco l'aveva interrotta, ma non nel modo in cui se lo sarebbe aspettato. Lui l'aveva baciata e, quando si erano staccati, lui era corso via borbottando.

Una volta nel suo letto, pensò a quanto era successo. Di una cosa era sicura: lei e Draco non si sarebbero scritti per molto tempo.

Spazio autrice
Allora, ho alcune cose da dirvi:
1) auguri di buon Natale (come potete notare, sono puntuale come un orologio)
2) 1,94 k, davvero, grazie per tutte le visualizzazioni.
Grazie,
Mar

Letters we secretly sent||DramioneWhere stories live. Discover now