Febbre

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"Ariel!" Gridammo tutti, persino Josh.
D'istinto mi buttai vicino a lei ma mi respinse e caddi all'indietro.
"Sto bene!" Urlò e la vidi stringere i denti e gli occhi.
"Io non direi! Non ti reggi neanche in piedi!" Le risposi alterato alzandomi e porgendole la mano.
Ero davvero arrabbiato con lei. Faceva sempre quello che diavolo le pareva senza preoccuparsi di quel che sarebbe successo dopo. Le avevo detto di portarsi un ombrello per evitare di bagnarsi ma non mi ha dato ascolto.
Abbassò il volto e i capelli ancora bagnati le coprirono il volto.
"Luke... Non essere così duro con lei" disse Wanda e portò la mano sulla sua fronte.
"Oddio! Tesoro ma tu scotti!" Ritrasse la mano e Ariel starnutì.
"Portala su. Io cerco il termometro" mi ordinò.
"Perché io?!" Risposi e sentii un singhiozzo provenire da Ariel.
"No" pensai. Non poteva iniziare a piangere in quel momento. L'Ariel che conoscevo io non si sarebbe mai messa a piangere davanti agli altri.
"Luke!" Mi rimproverò.
"Ok. Scusa..."
Presi Ariel da un braccio e questa volta non mi respinse anzi mi aiutò.
La presi in braccio come quella mattina e la portai nella sua stanza.
Aveva ancora il volto nascosto e non parlava ma la sentivo tremare.
"Ti dovresti asciugare i capelli" dissi ma non ricevetti nessuna risposta.
Quando l'adagiai sul letto, si girò su un lato e mi diete le spalle.
Riuscivo a intravedere la bocca semichiusa da cui fuoriusciva un respiro affannoso.
"A-"
"Shhh. Non dire nulla. Sono un'idiota lo so" disse con fatica interrompendomi.
Stetti zitto poiché Wanda entrò di corsa nella stanza.
"Eccomi"
Girai Ariel a pancia in su contro la sua voglia.
Wanda le alzò un braccio e le mise il termometro sotto l'ascella poi prese un panno, lo bagnò e glielo mise sulla fronte.
Passammo un bel paio di minuti in silenzio. L'unica cosa che si sentiva era il respiro di Ariel e l'ansia di Wanda che bagnava il panno ogni secondo.
Quest'ultima le prese il termometro e vide la temperatura.
"Oh cielo!" Esclamò a bassa voce.
"Cosa? Quanto?!" Chiesi incuriosito e preoccupato.
"39 e mezzo" Sentii la sua preoccupazione aumentare.
"Vado a chiamare il dottore!" Mi alzai ma sentii la mano di Ariel tenere stretta la mia.
"Cos-" dissi e Wanda mi posò una mano sulla spalla.
"Forse è meglio se vado io" Disse con dolcezza e uscì dalla porta.
Fissai Ariel confuso e più che sorpreso.
"Ariel, perché proprio io?"
Teneva gli occhi chiusi e respirava profondamente.
"Sai Luke, la domanda... È... Perché non-non tu?"
Sgranai gli occhi e rimasi senza parole.
Buttò a terra il panno bagnato e si girò verso di me ridendo malinconicamente.
"Sono così stupida. Sono uscita senza una meta... Sono stata sotto la pioggia per così tanto tempo pur sapendo che avevo la febbre..." Mi strinse ancora di più la mano tirandomi verso sé.
"Perdonami Luke, per favore"
Non riuscivo a credere alle mie orecchie, inarcai una sopracciglia confuso.
"Stai delirando Ariel. Lasciami la mano..." Dissi col cuore a mille.
"NO!" Urlò poi si schiarì la voce "ti prego"
Stavo iniziando sinceramente a preoccuparmi.
Mi risedetti e le presi la mano con l'altra guardando altrove.
Io arrossii mentre lei sgranò gli occhi stanchi.
"Luke io t-"
"Il dottore non ha risposto! Dovrebbe essere in allerta 24 ore su 24! Che incompetenti!" Entrò sbuffando Wanda bloccando ciò che Ariel stava per dirmi.
"Non ti preoccupare. Lo richiameremo domani. Sono le 23 quasi, lasciamo che si riposi un po' ora" La tranquillizzai.
"Ok... Hai ragione ma..."
"Ma nulla. Andiamo a letto ora"
"Tu ... rimani Luke?" Mi chiese Ariel.
"EH?" Urlai girandomi verso essa.
"Rimani con lei questa notte. Sarei più tranquilla" mi supplicò Wanda con gli occhi.
Io fissai prima lei poi Ariel e feci avanti e indietro per un bel po' poi cedetti.
"Okok!"
"Perfetto! Buonanotte a tutti" mi spostò e andò a baciarla sulla fronte "Buonanotte piccola" le sussurrò nell'orecchio ma io la sentii lo stesso.
Uscì dalla porta facendomi un sorrisetto.
Io sbadigliai e mi girai verso Ariel.
"Perché devo rimanere?"
Lei non mi rispose. Con gli occhi chiusi mi prese ancora una volta la mano e si girò verso me.
"Ho capito... È meglio se ti riposi ora" non finii di dirlo che si addormentò.
Feci un piccolo sorrisetto e appoggiai la testa sul letto.
Passarono minuti infiniti prima che riuscissi ad addormentarmi.
Fu una notte passata in bianco per lo più. Mi svegliavo sempre per uno starnuto o per un colpo di tosse.
Poi ci fu un momento in cui il sonno prese il sopravvento e mi addormentai definitivamente.
Non so come o cosa sia successo ma al mio risveglio mi ritrovai sul letto sopra le coperte col volto verso quello di Ariel.
Spalancai gli occhi e sentii il volto in fiamme. Mi spinsi indietro e caddi a terra provocando un frastuono.
Mi alzai all'istante e la osservai sperando che non se ne fosse accorta o che non avesse visto nulla ma... Non fu così.
Mi fissò divertita trattenendo però le risate.
"Buongiorno Luke" disse sorridente. A quanto sembrava si era ripresa per bene.
"D-Da quanto sei sveglia?" Chiesi nervosamente.
Lei si sollevò un po' e si sedette sul letto sbadigliando.
"Da un bel po' "
"E perché non mi hai svegliato!?"
"Perché mi piace guardarti mentre dormi" fece le spallucce e starnutì.
"EH?"
La porta si aprì ed entrò Wanda preoccupata seguita da un tintinnio di un campanello.
"Cosa è successo!?"
Il gatto entrò tranquillamente nella stanza fermandosi sul tappeto davanti al letto.
A quanto pare nel giro di poche ore si era veramente affezionata a Wanda.
"Micio" disse dolcemente Ariel chiamando il gatto.
"Nulla. Sono caduto io" La tranquillizzai mentre Ariel continuava a chiamare il gatto.
"Quindi che nome le dai?" Chiesi curioso e lei mi fece segno di prendergliela e poggiargliela sul letto.
Lo feci e lei iniziò a coccolarla.
"Allora?" Continuò Wanda.
"Calmi! Ci sono quasi!" Rispose sbuffando.
Wanda le sorrise e la fissò con occhi dolci.
Anche lei si era accorta che Ariel stesse cambiando.
"Nel frattempo che ci pensi ti porto la colazione ok?" Le disse ed uscì.
"Ok"
Io fissai quel gatto per tutto il tempo. Era così affascinante ed elegante. Avevo fatto più che bene a sceglierla.
"LUKE!" Mi urlò con entusiasmo Ariel sobbalzando sul letto.
"Cosa?" Risposi confuso.
"Ce l'ho!"
"Bene" continuai con meno entusiasmo.
"Queen" Annunciò con un sorrisone.
"Queen?" Risi. "Perché?"
"Perché deve essere una regina come me"
"Regina? E tu di che cosa saresti regina ?" Risi ancora di più.
Lei rise anche continuando ad accarezzare Queen.
Poi alzò lo sguardo e mi fissò seria.
"Del tuo cuore Luke"
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Salve a tutti! Sì Pia è ancora viva.
Non ho aggiornato prima perché i compiti di scuola mi hanno occupato tutte le giornate.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima 💙
~Pia

Don't let me goWhere stories live. Discover now