Un'altra possibilità

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Wanda mi aiutò ad arrivare in cameretta, dopodiché mi fece sdraiare, lei si sedette sul letto ed io poggiai la testa sulle sue ginocchia.
"La vita fa schifo" Dissi con voce roca.
Mi bruciavano un casino gli occhi e non facevo altro che respirare affannosamente.
"Non dire così, avrà avuto le sue ragioni"
Cercò di tranquillizzarmi accarezzandomi i capelli ma io di ragioni non ne trovavo manco una.
"È stato un'idiota" Continuò capendo che non me ne sarebbe fregato nulla delle sue ragioni.
"Un coglione" Risposi subito dopo.
Lei si mise a ridere e mi diede un bacio sulla fronte.
"È tutto quello che vuoi ok?"
Mi voltai per guardarla in volto poi spostai la mia attenzione sul soffitto.
"Wanda..."
"Sì?" Rispose lei dolcemente.
Chiusi gli occhi e feci un lungo sospiro.
"È l'amore della mia vita..." Le rivelai senza pensarci due volte.
Tanto Wanda ormai sapeva tutto, dirle qualcos'altro non avrebbe cambiato nulla, e poi... avevo bisogno di parlarne.
"Perché sei così sicura nel dirlo?" Domandò e io abbozzai un piccolo sorriso.
"Perché non riesco a dimenticarlo" Risposi semplicemente e lei tornò ad accarezzarmi.
La sua espressione divenne più seria e cercò in tutti i modi di evitare il mio sguardo.
"Allora perché stai con Noah?" Mi chiese finalmente, mi sarei aspettata questa domanda molto prima ma come si dice meglio tardi che mai.
Tuttavia non potevo dirle nulla senza svelarle l'omosessualità di Noah. L'avrei messo nei guai e non potevo.
"È complicato" Risposi infine.
"Ariel non dovresti usare quel ragazzo"
Mi misi a ridere e mi alzai strofinandomi gli occhi.
"Tranquilla, non lo sto facendo"
"Come?"
"Lascia stare"  Risposi alzando il volto verso il soffitto.
Rimanemmo in silenzio per un po'. Sentivo il suo sguardo puntato sulle mie spalle e sperai vivamente che nel mio movimento non avessi fatto in modo di alzare la maglietta in modo tale che si notasse il tatuaggio. Per fortuna i miei timori risultarono infondati. Lei si mise in piedi e mi poggiò una mano sulla spalla.
"Ok senti, ti porto una bella tazza di latte caldo con un cornetto, visto che non hai finito di fare colazione, che ne dici?"
Mi alzai e le sorrisi, dopodiché l'abbracciai.
Passai le ore seguenti a letto.
Un po' al cellulare, un po' sui libri, fino a quando non arrivò Noah.
Io ero sdraiata sul letto a pancia in giù quando lui entrò nella mia stanza dopo aver bussato e mi si piazzò davanti.
Aveva dei pantaloni neri attillati con una catenella d'acciaio che gli pendeva dalla tasca destra. Indossava delle vans bordeaux e una polo a righe bordeaux e nere.
"Hey" Disse sfoggiando un sorriso enorme.
"Bentornato" Risposi alzandomi coi gomiti.
Si buttò sul letto affianco a me ed entrambi ci voltammo a pancia in su' fissando il soffitto.
"Wanda mi ha detto che non sei di buon umore" Spezzò il silenzio spostando lo sguardo su di me.
Sospirai e mi voltai di fianco verso lui.
"Noah... mi dispiace. Ti ho messo in una brutta situazione"
"Che cosa è successo?" Domandò preoccupato voltandosi anche lui.
Mi sedetti con le gambe incrociate sul letto e gli raccontai tutto quello che era accaduto.
Dopo un breve silenzio lui si alzò sui gomiti liberando un lungo sospiro. Avevo combinato un bel casino facendo quella sceneggiata con Luke davanti a Wanda e Josh.
"Ariel stiamo parlando di Wanda... non dirà mai nulla ai tuoi o ai miei" Disse cercando di tranquillizzarmi
"Sì ma c'era anche Josh" Risposi sentendomi ancora di più in colpa.
Anche lui si sedette, dopodiché mi abbracciò posando il mento sulla mia testa.
"Non diranno nulla tranquilla" Ripeté accarezzandomi il braccio. Chiusi gli occhi e mi abbandonai fra le sue braccia.
"Per poco, stamattina, non dicevo tutto a Wanda" Continuai stringendogli la mano.
"È compressibile Ariel, dopo quello che hai passato"
Spezzai l'abbraccio e gli strinsi forte le mani.
"E se mi capitasse un'altra volta!?" Domandai allarmandomi.
Lui sgranò gli occhi e tirò indietro le mani dopodiché se le massaggiò.
"Dio Ariel se a me non importa non dovrebbe importare neanche a te no?" Rispose irritato corrugando la fronte.
Abbassai la testa e mi misi le mani fra i capelli. Poi alzai il volto portandomi indietro il ciuffo.
"Scusa, hai ragione..."
Lui si alzò dopo avermi accennato un sorrisetto e si andò sedere vicino la scrivania. Iniziò a sfogliare il libro di psicologia che avevo lasciato su di essa e fece una smorfia, dopodiché lo chiuse e rimase a fissarlo.
"Cos-" Cercai di dire ma mi bloccò all'istante porgendomi un domanda.
"Ma stai ancora studiando?"
Inarcai una sopracciglia e incrociai le braccia sul petto.
"Problemi?"
Lui sbuffò e si alzò dalla sedia.
"Ariel seriamente, stai studiando queste cose da più di due mesi!"
"E ora? L'esame è tra qualche giorno..."
"Ti prego riposati un po' "
"Mi sono riposata abbastanza" Conclusi alludendo al mese passato dove non potevo muovermi e corrugai la fronte, poi mi alzai e andai a sedermi sulla sedia della scrivania.
Lui rimase a fissarmi per un po' e io aprii il libro senza farci peso, poi si avvicinò e iniziò a massaggiarmi le spalle. Alzai la testa e sgranai gli occhi dalla sorpresa. La risposta a questo suo comportamento assurdo mi sarebbe arrivata subito dopo.
"Senti c'è una festa al Drews questa sera, che ne dici di farci un salto?" Domandò quasi in tono di supplica. Mi voltai e lo fissai da capo a piedi.
"È per questo che sei vestito così bene?"
"Dici?" Chiese facendo un piccolo sorriso nervoso. Io alzai gli occhi al cielo e tornai a sfogliare il libro.
Lui mi tirò indietro e si inginocchiò prendendomi le mani.
"Ti prego Ariel! Non usciamo da una vita!" Disse cercando di convincermi ad uscire.
Ma che diavole gli prendeva? Ero proprio curiosa di sapere perché avesse così tanta voglia di uscire. E poi... mi sarei distratta almeno un po'...
Dopo un breve silenzio decisi di rispondergli.
"Ok Noah! Va bene! A che ora?" Domandai esasperata.
Lui fece un salto gioendo, poi si alzò la manica e fissò l'orologio.
"Tra circa un'ora" Mi rispose sorridendo.
"Stai scherzando?" Chiesi sgranando gli occhi.
"Dai, ti aspetto sotto!" Esclamò uscendo dalla stanza.
"Avvertirmi prima no?" Domandai prima che chiudesse la porta ma fu inutile perché non mi calcolò per nulla.
Sospirai e mi alzai cercando qualche panno adatto.
Alla fine presi un crop top bianco e un jeans che mi finiva poco sopra le caviglie, dopodiché andai a farmi una doccia.
Non ci misi molto a prepararmi anche perché non ne avevo molta voglia. Appena finii di mettermi il rossetto rosso presi la mia giacchetta di pelle e scesi da Noah.
"Andiamo" Dissi passandogli accanto.
Lui si limitò ad alzare le sopracciglia sorpreso poi mi seguì.
Wanda ci salutò e noi ci infilammo in macchina.
Il Drews non era lontano perciò non ci impiegammo molto ad arrivare, il problema fu trovare un parcheggio.
Appena ci riuscimmo entrammo nel locale e notai che la quantità di persone non corrispondeva perfettamente al numero di macchine fuori, ma ciò non è che facesse molta differenza per me.
Io e Noah ci dirigemmo al bancone e ci sedemmo. Lui mi mise una mano intorno alla vita poi arrivò Ryan che iniziò a servirci.
"Madame a lei" Disse porgendomi un drink e facendomi l'occhiolino.
Gli sorrisi e mi portai il bicchiere alle labbra quando Noah disse qualcosa che per poco non mi fece strozzare.
"Ci stai provando con la mia ragazza?" Gli domandò ridendo.
Ryan rise a sua volta e gli porse una birra poi gli si avvicinò al volto.
"Ti svelo un segreto: non sono l'unico" Sussurrò ma non fu la musica alta ad impedirmi di sentirlo.
Feci un piccolo sorrisetto poi bevvi un altro sorso di quel drink.
Entrambi si misero a ridere mentre io mi voltai verso la gente che ballava in mezzo alla stanza. Mi tornò in mente quando io e Noah eravamo seduti al bancone di Lily e notai Luke ed Alison ballare e scherzare amorevolmente. Quel giorno mi sentii veramente male e mi comportai veramente male.
Bevvi in un sorso il drink offertomi da Ryan dopodiché presi Noah per la mano.
"Balliamo" Dissi semplicemente e lo trascinai in pista.
Quando iniziammo a ballare sentii come se tutta la stanza stesse girando.
La mia mente si liberò da tutte le preoccupazione e pensai solo a ballare almeno fino a quando...
"Stai scherzando spero!" Urlò una persona dietro le spalle del mio amico e io rabbrividii nell'udire quella voce.
Io mi bloccai all'istante e Noah si voltò.
"Hey!" Esclamò ed andò ad abbracciare Zack davanti a lui. La sua risposta non fu delle migliori però...
Mentre Noah allargava le braccia, Zack stringeva i pugni e ne tirava uno verso la faccia dell'amico. Noah cadde a terra e tutti si fermarono per assistere a ciò che stava per accadere, anche la musica si bloccò.
"Ma sei pazzo!?" Urlai e feci per buttarmi vicino a Noah per aiutarlo ma Zack mi prese da un braccio e mi bloccò.
"Che vuoi!?" Urlai ancora una volta ma lui non sembrava darmi ascolto.
Aveva il volto abbassato ma la chioma dorata non mi impediva di vedergli un'espressione accigliata.
"Noah... avevamo un patto!" Urlò stringendo ancora di più la stretta di mano sul mio braccio.
"Non ho detto nulla a nessuno Zack" Rispose Noah massaggiandosi la mascella che aveva subito il duro colpo.
"Lo so! E neanche io ma questa..." Alzò pian piano il volto, spostò lo sguardo da Noah a me e lasciò la presa sul mio braccio portandosi le mani sulla testa "questa non dovevi farmela"
Corrugai la fronte e sgranai gli occhi.
"Questa cosa? Che ho fatto?" Cercò spiegazioni alzandosi dal pavimento.
"Zack hai bevuto per caso?" Chiesi confusa ma lui mi fulminò con lo sguardo, poi abbassò la testa di nuovo e fece segno di no mordendosi il labbro inferiore.
"Con tante persone perché proprio lei!?" Domandò indicandomi.
Mi sentii mancare l'aria e tutte quelle persone che ci fissavano non erano d'aiuto.
"Lei cosa?" Chiese confuso Noah.
"Io?" Chiesi a mia volta ancora più confusa.
Zack alzò la testa verso il soffitto e si strofinò gli occhi
"Perché proprio la persona che amo?" Disse ancora una volta e fissandomi dritto negli occhi.
"La-la p-persona ch-che tu cosa?" Chiese balbettando Noah sotto shock.
Io rimasi pietrificata mentre Zack si avvicinava a me.
Mi prese le mani e me le accarezzò. Io tenevo lo sguardo fisso sui suoi occhi mentre lui li teneva bassi.
Si morse il labbro inferiore ancora una volta, poi incrociò il suo sguardo con il mio e parlò.
"Ariel, ti prego dammi un'altra possibilità, ti amo"









Salve! Come va?
Ho deciso che, sempre se ce la faccio,  i capitoli usciranno sì o no una settimana dopo la pubblicazione 🙈
So...
Spero che questo vi sia piaciuto!
Alla prossima ❤️
~Pia

Don't let me goWhere stories live. Discover now