III. The long-awaited meeting.

3.1K 200 151
                                    

*Un Mese Dopo*

Harry's POV

«Un frappuccino ed una ciambella glassata!», urlai dal bancone per riuscire a farmi sentire fino alla cucina.

Stavo continuando a lavorare da Starbucks ed ero perfino salito di livello, da commesso a capo reparto.

Stavo insieme alla proprietaria, Taylor, eravamo fidanzati da qualche mese ormai.

Ricordo di aver pensato di non provar nulla nei suoi confronti e... be' in realtà continuo a non provar nulla di speciale, stiamo insieme perché a lei a quanto pare piaccio, ma io..

Sinceramente non lo sapevo più, ero molto confuso.

Si stava ripetendo la stessa situazione di Melody, era un'amica fantastica ma io... quello che provavo io non era amore.

In realtà non sapevo bene cosa significasse, cosa si intendesse dire quando si parlava di "amore".

L'unico amore che conoscevo e che avevo provato era quello nei confronti dei miei familiari, e non era molto diverso da quello che avevo provato per Melody o quello che provavo per Taylor.

Ma in compenso, l'ambiente non era opprimente come quando ero a Londra, era tutto più rilassato.

New York mi trasmetteva molta positività e forse era proprio per quello che non volevo abbandonare tutto.

***

La solita sveglia suonava.

E come ogni mattina io mi alzavo, mi preparavo ed andavo a lavoro.

Ero abbastanza soddisfatto della mia vita.

Be'.. Almeno in confronto a prima era nettamente migliorata.

A volte nei weekend uscivo con i colleghi di lavoro, passavo molto del mio tempo insieme a Taylor e ci divertivamo molto insieme.

Percorsi i soliti tre isolati entrai nel locale, indossai la divisa ed il buffo berretto con il logo stampato sopra ed iniziai a lavorare.

Nei momenti in cui non c'erano clienti chiacchieravamo tutti insieme, eravamo una grande famiglia. Io mi sentivo a casa.

Ma quando c'erano clienti ovviamente la professionalità non mancava, eravamo veloci, efficienti e tutto questo era grazie al fatto che c'era una buona sintonia tra i dipendenti. Ero fortunato.

Ed inoltre nonostante il numero di clienti giornalieri fosse abbastanza elevato, non era stressante come a Londra in panetteria, dato che servire una persona anziana è molto più complesso che servire un tuo coetaneo. Qui i clienti si aggiravano da bambini accompagnati dalle proprie mamme a ragazze e ragazzi della mia età che frequentavano l'università proprio qui di fronte.

Il suono campanellino appeso alla porta d'entrata fece smettere tutti di parlare, perché stava a significare una sola cosa, ovvero clienti.

Infatti in quell'istante entrarono nel locale un gruppo di persone.

C'erano due ragazzi ed una ragazza, erano vestiti molto molto bene, erano eleganti. Erano nuovi clienti.

Quindi scacciai qualsiasi brutto pensiero potesse sfiorarmi la mente e sfoderai uno dei miei più bei sorrisi.

«Ehi Lou cosa prendi tu?», disse la ragazza con una voce insopportabilmente stridula rivolgendosi al ragazzo più basso del gruppo

Vidi che il ragazzo in questione mi stava fissando..
Non capivo.
Lo osservai un po' anch'io.
Ma continuavo a non capire il motivo del suo silenzio alla domanda della sua amica e dei suoi occhi fissi su di me.

Like Two Kids » L.S.Kde žijí příběhy. Začni objevovat