97 CAPITOLO

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Non riuscivo a muovermi, ero come bloccata da qualcosa, il mio corpo non era più in grado di reagire, almeno non se ero io a fare qualcosa. Il mio corpo e la mia mente erano sotto il controllo di qualcun altro e quel qualcuno non ero io. Quando riuscì a farsi vedere, tutti tirarono un sospiro di sollievo nel vedere Nancy star bene, ma ben presto anche i ragazzi si accorsero che qualcosa in lei era cambiato. I suoi occhi erano completamente neri e minacciavano morte, la mia freddezza di quello sguardo avrebbe agghiacchiato chiunque, la pelle era fredda e pallida, presentava alcune venature verdastre lungo le braccia e sul viso, ma soprattutto, la voglia di uccidere prese possesso della sua mente e del suo cuore.

"Nancy cos'hai?! Cosa ti hanno fatto!?" Disse Peter avvicinandosi, ma David lo fermò.

"Non avvicinarti, quella non è Nancy, la regina è entrata dentro di lei." Disse David. Ad un certo punto le collane che avevano al collo esplosero.

"Cazzo! Ti rendi conto di cosa significhi?!" Disse Peter arrabbiato.

"Si che lo so, mica è colpa mia?!" Gli rispose David accigliato. "Dobbiamo trovare un modo per salvarla."

"Avete finito di discutere su cose inutili? Siete davvero ridicoli. Aspettavo da secoli questo momento, qualcuno che mi trovasse e che potessi dimorare in un bellissimo corpo come questo." Disse loro Nancy o meglio, la regina.

"Esci dal suo corpo vigliacca! Non sei abbastanza forte da affrontarci con la tua magia?!" Disse David con l'intento di provocarla.

"Il mio potere é forte con o senza il corpo della vostra amica, ma perché abbandonare un corpo così forte? Sarebbe uno spreco." Disse loro sorridendo.

"Una parte di lei deve essere ancora viva, lo sento." Disse Peter.

"No mio caro, ti sbagli, la vostra Nancy è morta per sempre." Gli rispose lei.

"Brutta figlia di..." Peter stava per attaccarla, ma David lo fermò ancora.

"Peter no, così rischieremo di uccidere anche Nancy, dobbiamo stare molto attenti questa volta, la strega potrebbe lasciare il suo corpo in qualsiasi momento." Disse David. Peter lo guardò poi guardò la strega e velocemente la bloccò al muro tenendola per la gola.

"Lasciala in pace o ti ammazzo con le mie mani strega!" Disse Peter con estrema rabbia negli occhi.

"Tu la ami non è così? Impazzisci al pensiero che possa accaderle qualcosa."
Disse la strega provocandolo.

"Sta zitta! Non sei degna di dire ciò che provo per lei!" Rispose lui stringendole di più la gola.

"Oh caro, così non farai altro che strangolarla, conosco molto più di quanto tu immagini sull'amore e so anche che tu la ami, ma non puoi starle vicino più di un amico, perché è la ragazza del tuo migliore amico, il tuo re." Disse lei facendo spuntare sulle sue labbra un sorrisino maligno.

"Ebbene sì! Provo qualcosa per lei, ma non oserei mai tradire il mio re per un mio capriccio! Il mio dovere è quello di proteggere la principessa e di servire il mio re!" Disse lui accigliato.

"Lui adesso non può vederti, non lo saprà mai, fai quello che hai sempre desiderato fare, non avrai altre opportunità." Disse la strega cercando di persuaderlo.

"Tu non sei Nancy! Non cercare di corrompermi." Le disse Peter. Ma la strega per convincerlo fece si che prendesse a tutti gli effetti le mie sembianze: la pelle riprese il suo colore naturale e gli occhi ritornarono ad essere azzurri come l'oceano.

"È questa la tua Nancy vero?" Disse guardandolo e sorridendogli dolcemente come Nancy era solita fare. Lui la guardò negli occhi e non ebbe il coraggio di farle del male, le lasciò il collo e si allontanò di qualche passo.

"Peter non ascoltarla! Vuole solo prendersi gioco di te." Disse David.

"Peter, non lasciarti distrarre dagli altri, a loro non interessa la tua felicità." Disse la strega accarezzandogli dolcemente il viso. "Baciami, lui non lo saprà mai, te lo prometto. Ora che puoi farlo senza che nessuno lo sappia, baciami Peter, fallo." Lui appoggiò la sua fronte sul quella della strega e le loro labbra quasi si sfioravano.

"Peter non farlo!" Urlò David cercando di fargli vedere la realtà. Ma la strega si infastidì, riprese il suo aspetto terrificante e con i suoi poteri sbattè bruscamente David contro un albero.

"Tu non sei la mia Nancy!" Disse Peter accigliandosi, poi prese velocemente un pugnale e lo infilzò nello stomaco della strega o meglio quello di Nancy.

"Aah! Maledetto! Ti avevo dato una possibilità! Ma te la sei lasciata scappare!" Con un gesto anche Peter e il lupo ebbero la stessa sorte di David. "Vi credevate tanto forti, la vostra potenza é nulla in confronto alla mia!" Disse loro la strega.

"D-David c-come dobbiamo ucciderla?" Chiese Peter dolorante.

"C-con uno dei n-nostri pugnali magici... dritto al cuore, ma bisogna essere superficiali se n-non vogliamo perdere anche... Nancy."  Gli rispose David.

"Siete patetici! Siete tutti nella mie mani, nessuno potrà fermarmi!" Disse la strega sollevandoli a mezz'aria con i suoi poteri, ma sentì improvvisamente una forte fitta alla spalla, la stessa in cui era posizionato il marchio. "Merda!"

"Puoi tenere in pugno loro, ma non me!" Disse una quarta voce maschile, la strega si voltò e in quel preciso istante qualcuno la colpì dritto al cuore. La strega non ebbe il tempo di difendersi, abbandonò il corpo di Nancy e il suo aspetto ritornò ad essere quello di sempre. Priva di sensi mi lasciai cadere fra le braccia di quel misterioso ragazzo.

"Victor! Cosa ci fai qui!?" Gli chiese Peter con stupore.

"Questa era anche la mia vendetta e non potevo non farne parte." Rispose lui tenendomi stretta fra le braccia.

"Avete ucciso la regina delle streghe, una di quelle più potenti al mondo." Disse David scioccato da ciò che aveva appena visto.

"Il potere di un re non deve mai essere sottovalutato." Gli rispose lui, poi continuò: "Ho imparato molto, fin troppo, era arrivato il momento di mettere in pratica, ma adesso torniamo a casa, Nancy è in pessime condizioni ed ha bisogno di cure e riposo."
Dopo giorni di viaggio finalmente giunsero al castello e dopo una buona dose di riposo riaprii finalmente gli occhi, ritrovandomi nella mia camera.

-

"Victor, prima che tu vada da lei, volevo parlarti." Gli disse Peter.

"Sei un grande amico Peter, sono felice di averti conosciuto e di averti al mio fianco." Gli rispose Victor.

"Quindi tu hai..." Victor lo guardò e gli sorrise.

"Si, ho visto e sentito tutto, ti ringrazio per la tua lealtà e per la tua fedeltà." Gli rispose Victor. Peter gli sorrise e fra i due ci fu un affettuoso abbraccio. "Adesso vado da Nancy, voglio restare da solo con lei." Gli disse staccandosi dall'abbraccio.

"Certo, sarebbe il minimo." Gli rispose Peter prima di andarsene.

-

Victor entrò in camera mia e si sedette sul letto accanto a me.
"Sei già sveglia?" Mi chiese accarezzandomi dolcemente i capelli, io lo guardai e annuii semplicemente. "Sei stata davvero coraggiosa." Mi disse sorridendo.

"Sono come te allora." Gli risposi tenendo un cenno di sorriso sulle labbra. Lui mi sorrise, si abbassò su di me e mi baciò dolcemente. I suoi baci, mi erano mancati così tanto, avevo così tanta nostalgia di lui, per fortuna era tutto finito e la pace era sovrana.

Lo strinsi forte a me, come se avessi paura che qualcuno avesse potuto portarmelo via. "Ti amo, ti amo più di chiunque altro al mondo." Dissi stringendolo forte a me.

"L'Amore vero è come l'acqua in un deserto, non si potrebbe vivere senza, come io non potrei vivere senza di te. Sei il centro del mio universo Nancy." Mi disse lui guardandomi dritto negli occhi e accarezzandomi dolcemente il viso.

Change Of Life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora