V. Nei labirinti della mente (pt. 1)

82 17 7
                                    

La dannazione nelle iridi di Black ha paralizzato il sangue di Nemy

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.

La dannazione nelle iridi di Black ha paralizzato il sangue di Nemy. Ogni sua cellula è stata catturata da un freddo avvolgente e penetrante. I suoi organi hanno sentito tutto il peso di una colpa non sua. Un tonfo buio è risuonato lungo le sue piccole ali bianche. L'impotenza si è impadronita di lei. Si è inginocchiata accanto alla sua Amica. Ora le stringe la mano, mentre un flash di attimi caotici le rimbombano nel cervello, conficcati come proiettili di ghiaccio. Può solo aspettare. Il pugnale della paura di un'attesa indefinita le si conficca nello stomaco. Lasciandola sanguinante di domande. Chi sono quelle Anime imprigionate? Cosa la tormenta? Quale colpa le sta divorando le iridi? Per cosa deve chiedere perdono? E, soprattutto, quale dolore atroce si nasconde in quelle urla strazianti?

Black non può ascoltare i pensieri di Nemy. Non dove si trova adesso. Prova a respirare. Le sinapsi scollegate dal presente tornano a battere calci e pugni sulle pareti. Pa - re - ti?! - quasi lo sospira, come a volersi liberare di un dubbio inutile. A stento riconosce la sua voce. È debole. Troppo debole. Mille spilli ardenti lacerano lo sguardo quando prova ad aprire gli occhi. Le urla di dolore nella voce spenta si consumano prima di arrivare alla gola. Soffocano nello stomaco. 

Ogni tentativo di movimento le dilania le membra. Altre urla silenziose le muoiono dentro. Prigioniera dei suoi stessi dubbi, devastata dalla sua stessa forza, distrutta dalla sua stessa dannazione. Così si sente Black. E se non fosse solo una sensazione?

Schiude piano le palpebre. Gli occhi abbracciano il buio. Un frammento alla volta. Ogni battito di ciglia allontana gli spilli ardenti. Ogni sguardo allevia il dolore. In armonia con le pulsazioni del sangue, le pupille si contraggono e si dilatano. Un ritmo vitale e primordiale. Guidato da respiri caldi e profondi. Il rosso delle iridi si affievolisce ad ogni battito. Il color nocciola torna al suo posto. Ancora un attimo - stavolta riesce a percepire la sua voce. Lotta con se stessa e la sua carne per alzarsi. Un dolore familiare compare sul suo viso, seguito da un gemito. Per un infinito momento le gambe la sostengono. La fragilità la rigetta a terra un attimo dopo. Qualcosa non le permette di alzarsi.

Ancora pugni. Ancora calci. Sulle pareti. Convulsioni di sinapsi iridescenti e intermittenze di segnali spezzati in vena. Scorie di una vita passata si schiantano nel buio dei suoi respiri. Altalene risonanti di pensieri in paranoia fanno da colonna sonora al vuoto.

Vuoto. Buio. Lo realizza.

Black spalanca del tutto gli occhi. Meraviglia e paura impresse sul volto. La salvezza delle sue possenti ali nere si sgretola nello sguardo vanificato dal terrore. Non ci sono. Lo sa. Non serve controllare. Non stavolta. E non può. Fasci elettrici di neuroni bluastri la inchiodano al vuoto del buio circostante. Hanno la sembianza di alberi spezzati dalla rabbia. Black sa di non potersi muovere. A nulla servirebbe il dimenarsi dannato che le percuote le labbra. Il buio sembra sorridere sarcastico all'idea di poterla avere. 

La schiaffeggiano echi di voci lontane. Segregate in antri meno oscuri, ma più pericolosi. I neuroni l'hanno bloccata per costringerla a guardare e sentire in una precisa direzione. La più dolorosa di tutte. Ricordi riaffioranti si susseguono in una corsa confusa nel tempo. Istantanee di dolori squartano la vita. Una sottile risata beffarda risuona nel petto. La sua.

Black trema, mentre le sinapsi picchiano più forte. Vorrebbe riprendersi. Svegliarsi, abbracciare Nemy e dirle che andrà tutto bene. La resa all'evidenza la fa sospirare: non può farlo. La costrizione dei neuroni è forte, sì. Ma non è l'unica ragione. Per uscire dalla sua mente Black deve parlare con qualcuno. Perdersi è il prezzo da pagare, se non dovesse riuscirci. Sa come trovarlo. Deve solo evitare di essere uccisa.

Aspetterà che i neuroni la lascino andare e poi camminerà nei labirinti della mente. La sua mente.

La preoccupazione di Nemy per la sua Amica cresce. Non si è resa conto, però, che negli spasmi violenti le ali di Black hanno rotto una delle gabbie. Passi lenti e iridi nere si avvicinano. Il suono di un battito d'ali rompe il silenzio del Santuario.

Nemy chiude gli occhi e trema.


Iride d'Angelo Ribelle - #Wattys2016 [TORNO PRESTO, PROMESSO]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora