ii. schiena curvata e collo chiaro

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;; smut warning

☽⚜☾

Nell'immensa classe , fatta da banchi disposti a scala , una lavagna altrettanto grande per rendere visibile anche a quelli che stavano più infondo, e il fruscio di voci che invadeva la stanza, ad un tratto entrò la preside, una donna sulla quarantina , dall'aspetto gentile e premuroso, dalla sua presenza la classe si mise in ordine , alzandosi in segno di rispetto e risedendosi quando ella diede il cenno. La donna prima di iniziare il discorso diede una lenta occhiata ai studenti, come per controllare che tutto fosse al proprio posto e di avere la massima attenzione.
«Buongiorno ragazzi.»
«Buongiorno preside» ricambiarono in un perfetto coro.
«Da come sapete il vostro professore di inglese ha deciso di andare ormai in pensione...» Al solo annuncio i ragazzi iniziarono ad esultare, ricordandosi il fastidioso suono della voce di quel vecchio rimbambito del professore. Si sentirono anche delle sante parole da una voce maschile molto profonda «Oh finally! He was so annoying!» tutti guardarono un po' stupiti l'azzardata affermazione di quel ragazzo di nome Namjoon, chiaramente il più fluente in inglese.
«Mind your language, Kim.» lo rimproverò la preside, comunque sorridendo.

«Dunque, dato che egli non c'è più, la nuovissima professoressa sarà la vostra insegnante. Voi sarete la sua prima classe in assoluto, e mi aspetto che non mi deludiate come studenti, e che siate educati e premurosi nei suoi confronti.»

Un certo ragazzo dai capelli arancioni pastello che prendeva posto nei ultimi banchi, sussurrò al suo compagno, «E mo chissà quale vecchia varcherá la soglia.... il compagno si trattenne una risata «Arriva una balena probabilmente...che ad ogni passo trema la terra» . Insieme iniziarono a ridere, cercando invano di essere silenziosi.
«Kim Taehyung! Dicci cosa trovi di così divertente, cosicché ridiamo tutti.» vociò la preside, immediatamente Taehyung si ricompose, guardandosi intorno e contemplando su come poteva tirarsi fuori da quella situazione. Fece passare una mano tra i suoi capelli castano, disordinando le ciocche color verde scuro. Finché non pensò all'unica e plausibile scusa.
«È stato Park Jimin! Mi distraeva.» buttò tutte le colpe ed attenzioni sul compagno dai capelli arancioni. Jimin lo guardò sconvolto, pensando come il suo migliore amico ,anzi, fratello , lo potesse tradire in quel modo.

«Preside io non ho fatt-» si difese lui ma venne interrotto. «Basta. Non ho tempo per queste sceneggiate. Che non si ripeti, non esiterò ad abbassarvi i voti e sostituirvi in classifica.» Al solo sentire quelle parole, i due giovani rabbrividirono
«No , preside» dissero all'unisono.
In vicinanza si sentii un verso , come se qualcuno stesse cercando di trattenersi una risata, entrambi si girarono rivolgendo lo sguardo verso il ragazzo prodigio della scuola, il primo in classifica, Jeon Jungkook. Ovviamente sorrideva sotto i baffi per la scena appena goduta.

La preside riottenne nuovamente l'attenzione dei presenti. «Vi presento la vostra nuova professoressa d'inglese, appena laureata, e nei primi anni della sua carriera. Heo Gayoon.» appena il nome venne pronunciato ,e soprattutto quando venne rivelato che si era appena laureata, la stanza si riempì di curiosità e tensione. Presto si udirono dei passi modificati dal suono di tacchi a spillo. Lentamente dalla soglia varcò una figura, snella ma formosa, con gambe lunghe e chiare, una gonna nera e attillata che arrivava poco più su al ginocchio, ed una camicia bianca a maniche lunghe infilata dentro, cosicché il tessuto nero raggiungeva esattamente il punto vita, il quale era visibilmente molto stretto.
Il modo felino in cui si muoveva , come se fosse un'esperta modella, lasciava desiderare i maschi ed invidiare le femmine.
Il suo volto...disegnato dal più abile dei pittori, dove delle labbra morbide ma da una forma spezzata risplendevano nella loro lucidità, gli occhi felini ed intimidatori persino in lontananza si poteva notare il colore insolitamente dotato di qualche sfumatura di castano chiaro, rendendo lo sguardo ancora più tagliente. A decorare il volto i capelli lisci e neri come la pece , che cadevano lunghi come un cascata fino a metà schiena, ordinati e lucidi.
Le sue labbra erano colorate in un rosso matto , mentre le iridi color castano chiaro erano messe in risalto da un leggero ma efficace trucco nero, le ciglia allungate verso l'esterno aprendo lo sguardo e rendendolo ancora più sensuale.

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