xix. granite gelate e rosso vellutato

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Dedicato ad jk_krissica , la mia commentatrice preferita u.u

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«Jungkook-ah cagami ti prego

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«Jungkook-ah cagami ti prego.» Jimin uscì dal camerino, con dei pantaloni strastretti che gli aderivano come una seconda pelle le muscolose coscia, neri e strappati alle ginocchia. Una camicia di seta , viola scuro invece gli copriva il petto.

Jungkook d'altro canto non ne voleva sapere di alzare il mento ,diretto verso il suo cellulare. «Hm , stai bene» mormorò.
«Ma non mi hai neanche visto.»

«Non capisco perche stiamo facendo questa cosa da coppietta , secondo me quella cassiera laggiù starà pensando che siamo gay.» il ragazzo rinfilò il cellulare nella tasca, stendendosi su quella specie di materassino bianco in pelle.

«Ahhhh! Cazzo non riesco a uscire da questi pantalo--- ma porc-»

«Tutto bene Chim?» Jungkook corrugò la fronte sorridendo, mentre vedeva le ragazze che girovagavano nello stesso settore del centro commerciale, ridacchiare mentre udivano i versi di Jimin. 

«No vabbè- non riesco ad uscire che cazzo... Kookie , mi passi la maglietta nera?» dalle tende marroni, spuntò un braccio teso. Il diretto si girò, vedendo più magliette nere al suo fianco, sopra quel materassino. Ne prese una a caso, e la lanciò senza scomodarsi  dal proprio posto. Il tessuto nero andò a finire dritto nella mano del ragazzo dentro il camerino, il quale si rifugiò di nuovo fra le tende scure.

«Non questo.» si lamentò. «Quale? Qui ce ne sono almeno sei o sette di maglie nere.» sbuffò la chioma violacea.

Ragazzi e ragazze si trovavano nello stesso negozio di vestiti, chi sceglieva accessori, chi altro felpe e giacche, sommato tutto era abbastanza affollato, ma non tanto da sembrare soffocante. Tuttavia ad un certo punto, sembrò che il tempo si fermò, tutti i presenti, soprattutto ragazze, si parallizzarono per pochi attimi ; un semi nudo Jimin uscì dal camerino, con ancora quei pantaloni attillati nei quali faceva fatica ad uscirci, che abbracciavano il suo didietro in un modo eccessivamente provocante. Lo stomaco magnificamente scolpito e le braccia , anche se magre, finite e muscolose, la sua schiena parve ugualmente attraente, e oh... dio che culo.

«Volevo questa.» disse con nonchalance, ignorando del tutto gli occhi che gli perforavano la schiena, i lati, lo stomaco, le coscia e il tesoro che stava in mezzo. Il fatto era che, quei benedetti pantaloni puri e casti, oltre che ad aderire al fondoschiena, mettevano in risalto anche ciò che stava avanti, stringendo ossessivamente il pacco e in poche parole...che dio ci benedica.

Perse un po di tempo sul mucchio di vestiti trovando la maglietta desiderata. Dall'angolo dell'occhio Jungkook poté vedere la bocca della cassiera interamente aperta, mentre la cliente che stava alla cassa a pagare, fingeva di essere distratta nel far uscire i soldi dalla borsa quando invece stava guardando di sottecchi anch'ella.

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