Papà

1.9K 37 21
                                    

Sono Louis Tomlinson, membro da ormai nove anni della più famosi boyband del mondo: i One Direction.

Prima ero solo un ragazzino con una voce che definivo "decente" e con il sogno di diventare un cantante. Queste due cose unite ad un pizzico di coraggio e di intraprendenza mi spinsero ne 2010 a fare un provino per X-Factor UK.

E fu lì che cominciò tutto.

Con tutto non mi riferisco solo alla mia straordinaria carriera che coronò il mio sogno di ragazzino, ma anche al mio amore verso il mio angelo, il mio raggio di sole, il mio piccolino, il mio Harry.

Harry è uno dei miei compagni di band. Ci siamo conosciuti proprio ad X-Factor, prima dei provini, quando lui aprì la porta del bagno urtandomi involontariamente. Alzò lo sguardo desolato e imbarazzato verso di me e disse un "Oops" ed io, incantato dai suoi immensi occhi verdi e dai folti ricci castani che gli ricadevano sulla fronte, dissi "Ciao" imbarazzato.

Da allora amai tutto di lui: i suoi occhi, il suo sorriso incorniciato da quelle adorabili fossette, i suoi riccioli, il suo corpo magro e slanciato, le sue mani grandi, il suo essere sempre allegro e scherzo e la sua personalità generosa e altruista.

Da quel giorno mi innamorai perdutamente di Harry Edward Styles.

La nostra storia insieme a Niall, Zayn e Liam iniziò e, bè, il resto credo lo sappiate. Ciò che non sapete però è che io ed Harry non eravamo solo amici. Decidemmo di provare ad avere una storia, anche se il nostro menagment ce lo proibiva. Andammo a vivere insieme e, quando eravamo sotto i riflettori, vivevamo di sguardi profondi, sfiorate nascoste e sorrisi pieni d'amore.

Eravamo forti del nostro amore e, anche se soffrivamo nel non poterlo mostrare al mondo, sapevamo che finchè ci fosse stato avremmo potuto affrontare tutto.

Le cose si complicarono quando la gente iniziò a notare. Così uscirono tutti i rumors sulla nostra storia e fummo costretti a nascondere ancora di più il nostro rapporto.

Ogni giorno vedevo gli occhi di Harry spegnersi un pò di più; ed io soffrivo, da morire.

Avrei fatto qualunque cosa pur di renderlo felice ma sapevo che l'unica cosa che voleva, e che volevo anch'io, era poter amarci alla luce del giorno e non solo di notte, barricati in casa, paurosi che qualcuno ci avesse visti entrare insieme nella stessa abitazione.

Mi uccideva vederlo così. Dio solo sa quanto lo amassi e glielo ripetevo ogni giorno, ogni minuto, ogni volta che potevo; anche solo con uno sguardo cercavo di trasmettergli tutto il mio amore. E lui faceva lo stesso.

Eravamo completamente persi l'uno dell'altro anche se, più andavamo avanti, più i nostri rapporti diventavano freddi.

Ad entrambi assegnavano delle ragazze con cui uscire e fingere una relazione per camuffare la nostra storia.

Eravamo tristi, soffrivo a passare così tanto tempo lontano da lui, abbracciando un corpo che non era il suo, accarezzando i capelli di lei immaginando che fossero i suoi morbidi ricci. La guardavo sorridere pensando a quanto il suo sorriso fosse molto più bello e luminoso e morendo dalla voglia di poter toccare le sue fossette e baciare le sue labbra morbide fino a non avere più fiato.

Ma non potevamo. Ci allontanavamo sempre di più.

Il culmine arrivò quando scoprii che, dopo una nottata di eccessi, avevo messo incinta una delle tante ragazze assegnatemi: Briana.

Quando me lo disse mi sentii morire. Harry, alla notizia, scoppiò in lacrime e corse via da me. Non voleva più parlarmi, non rispondeva alle chiamate nè ai messaggi. Mi informavo sul suo stato attraverso i nostri amici che mi dicevano quanto stesse male, che piangeva quasi tutti i giorni e che era ormai quasi impossibile vederlo ridere come faceva prima.

One shot LarryWhere stories live. Discover now