Wait..

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Harry è all'aeroporto di Londra. Indossa i suoi classici jeans neri, nike nere al posto dei soliti stivaletti, un giubbino lungo fino alle ginocchia, i capelli raccolti in uno chignon coperti dal cappuccio contornato di finta pelliccia. Praticamente l'abbigliamento per passare, o almeno provare a passare inosservato.

Aspetta ormai da venti minuti, in piedi. E' agitato e di tanto in tanto si lascia scappare uno sbuffo. Vede la gente corrergli intorno, bagagli alla mano, diretti chi sa dove mentre lui se ne sta lì, fermo.

l'agitazione cresce insieme al tempo. "E se fosse successo qualcosa?", "Ora lo chiamo.", "Ma no. Forse è solo l'aereo che è in ritardo.." . Questi sono i pensieri che gli girano nella testa.

Finalmente, dopo più di mezz'ora, vede un mucchio di persone appena arrivate andare nella sua direzione. Tutti abbracciano i propri cari e poi ecco che arriva lui. Appena vede la sua figura il cuore del riccio si riempie di gioia. E' come se possa distinguere tra la confusione il suo passo svelto e leggero. Lo avrebbe riconosciuto anche in mezzo a migliaia di persone, nonostante il cappuccio della felpa grigia a coprirgli il volto.

Il liscio si ferma, si guarda un pò intorno e quando i suoi occhi color del cielo si posano sulla figura dell'uomo che sta cercando inizia a correre, anche se non è molto distante.

Harry allarga le braccia in segno di accoglienza e ai lati del suo sorriso spuntano due adorabili fossette.

Louis lascia a terra il suo borsone e si getta addosso al suo fidanzato allacciando le gambe attorno alla sua vita e stringendo le braccia al suo collo affondandovi il viso.

H: "Lou! Sei arrivato!"

L: "Si Haz!"

Si stringono forte l'uno all'altro fregandosene della gente che hanno intorno e delle occhiate di disapprovazione che rivolgono loro. Questo è il loro momento . Aspettavano da mesi di potersi riabbracciar e ora non vogliono che qualcuno lo rovini.

Si allontanano un pò per darsi un dolce e profondo ma breve bacio. Per i due quel semplice contatto vale più di qualunque altra cosa. Sentono un'esplosione di sentimenti nello stomaco e il cuore che martella nel petto quasi voglia uscire. Si guardano, si accarezzano, loro due al centro del mondo che quel magico istante sembra aver fermato.

Louis torna con i piedi per terra nel vero senso della parola. Harry prende il suo borsone mentre con l'altra mano stringe quella del suo ragazzo mezza coperta dalla manica della felpa e insieme si dirigono verso l'auto del riccio.

Il sole è quasi del tutto tramontato e il cielo inizia a puntellarsi di mille lucine bianche. I due sono mossi da un leggero vento a causa del tettuccio che il riccio si ostina a tenere abbassato nonostante non faccia molto caldo, le mani intrecciate così forte da far diventare bianche le dita.

Louis appoggia la testa al sedile leggermente voltato e si perde ad ammirare il suo amore concentrato nella giuda. Osserva minuziosamente quei lineamenti che conosce a memoria e sente il bisogno di stringerlo a sè per sempre. I suoi occhi si puntano sulle labbra di Harry, piene, di un colore rosato e, di sicuro, morbide come sempre. Vuole assaggiarle, morderle, leccarle fino a farle diventare rosse e gonfie a suon di baci.

Harry sente lo sguardo del liscio bruciargli addosso così si volta per un istante con un sorriso sghembo che basta a mandare in tilt la mente di Louis che chiude gli occhi stanco.

Arrivano davanti all'appartamento di Harry e, una volta entrati, si sentono finalmente liberi di poter dar sfogo ai loro sentimenti. Si abbracciano, si baciano, si toccano ogni centimetro di pelle. Harry affonda le mani nei capelli lisci del suo fidanzato spingendolo ancora di più verso di sè. La lingua di Louis si fa spazio nella bocca di Harry esplorandola. Poi le sue labbra si spostano sul collo del più piccolo lasciandovi baci umidi e dolci morsi. Vuole assaggiare la sua pelle, sentirne il sapore e l'odore.

Le mani di Harry esplorano il corpo di Louis, dai suoi capelli al suo petto liscio e tonico sotto la felpa fino ai glutei sodi.

La stanza buia è impregnata dei loro gemiti sommessi, del suono dei loro baci e dei loro profumi che si mescolano perfettamente l'uno con l'altro.

Pian piano si spostano in camera, approfondendo la questione sul letto, uno sopra l'altro, così stretti che nemmeno un filo d'aria può passare tra i loro corpi vogliosi. Si assaporano, si palpano guidati dal battito sincrono dei loro cuori, senza parlare. E' impossibile pronunciare frasi di senso compiuto: il cervello in tilt e le labbra impegnate in tutt'altro. Tutto ciò che riescono a dire è qualche "mi sei mancato" e "ti amo" tra un bacio e l'altro.

Si spogliano a vicenda, lentamente per godersi a pieno quel momento che aspettavano tanto, impazienti di ritrovare quel contatto profondo con il quale si concedono l'uno all'altro, senza pensare a niente. Vogliono fare l'amore, ora.

Louis penetra piano in Harry, pauroso di far male al suo gioiello più prezioso. Inizia a muoversi in lui alternando spinte veloci a spinte più lente e profonde che portano i due all'apice del piacere tra gemiti e nomi gridati.

E' ormai notte fonda.

L: "Ti amo cupcake."

H: "Ti amo sweetcheeks."

Così, stanche ma felici, si addormentano accoccolati l'uno all'altro.

One shot LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora