First sound

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Capitolo 2

Hara: Yoorim vieni- mi fece segno di sedermi vicino a loro in mensa.

Presi il mio vassoio e mi sedetti al loro tavolo.

Yoona: quanto è stata noiosa la lezione di matematica!

Soo: veramente, non riuscivo più a seguire il professore.

Io: anche io! Mi stavo per addormentare nel banco- risi.

Appena finimmo di mangiare, ci alzammo dal tavolo e pulimmo il nostro tavolo, poi andammo in giardino a guardare i ragazzi che stavano giocando a calcio. Hara, Yoona e Soohyun erano intente a tifare e ad incoraggiare quei calciatori provetto, invece il mio sguardo venne catturato nuovamente da quel ragazzo solitario che stava imbrattando la sua chitarra. Sembrava un professionista da come la impugnava, anche se, da quanto era lontano, non riuscivo proprio a sentirlo. Alzò per un attimo gli occhi dallo strumento e mi guardò. Cercai di fargli un mezzo sorriso, imbarazzata, ma fu inutile perchè il ragazzo abbassò lo sguardo sulle sue mani e poi sulle corde e riprese a suonare. Aveva qualcosa di strano, non era normale che un ragazzo rimanesse costantemente da solo. Mi faceva una leggera pena volevo aiutarlo, ma non sapevo come. Sarei potuta andare da lui a fargli un po' di compagnia, ma mi avrebbe sicuramente mandata via.

Hara: Yoorim- disse scostandomi un po' la gamba.

Io: si?- la guardai.

Hara: a che pensi così intensamente?- si sedette vicino a me ed appoggiò anche lei la schiena al muro.

Eravamo rimaste solo io e lei in camera, le altre erano andate a fare la lavatrice.

Io: a niente, perchè?- le feci un mezzo sorriso.

In realtà mi ritrovai nuovamente a pensare al ragazzo solitario. Come si chiamava già? Ah si, Jungkook probabilmente.

Hara: sicura? Sembri molto preoccupata

io: nono, è tutto okay- le sorrisi.

Hara: se hai qualche domanda sulla scuola o suoi nostri compagni... puoi anche chiedermi eh.. devi sapere che io sono la ragazza Scoop della scuola. So sempre tutto. È un po' come se le informazioni e gli scoop venissero da me- rise un po'.

io: va bene, grazie..

hara: non hai nessuna domanda?

Io: veramente una ce l'avrei...

Hara: e quale sarebbe?

Io: c'è un ragazzo... nella nostra classe.. sta sempre da solo..

hara: ahh... Jungkook?

Annuii.

Hara: sai che è l'unica persona di cui so molto poco? È molto riservato... e non tralascia niente della sua personalità.

Io: quindi non si sa perchè è così solitario?

Hara: no- scosse la testa- probabilmente è la sua personalità.- fece spalluce.

Io: ahh capisco- le sorrisi.- e non sai proprio niente di lui?

Hara: so che dorme sempre in classe, che arriva sempre ultimo ai test, che sta sempre da solo e che la sua passione più grande sia la musica. Niente di più

Io: d'accordo- le sorrisi.

Hara: ti interessa?

Io: nono- scossi velocemente la testa- è solo che mi fa pena che è sempre così da solo...

Hara: dicono che non conviene avvicinarsi a lui... potrebbe arrabbiarsi e rivoltarsi contro di te come se fosse un mostro! Bisogna avere paura delle persone così tranquille- disse alzandosi dal letto ed iniziando a mettere a posto i vestiti che aveva piegato poco prima.

Io: ma poverino!- risi.- così lo fate passare davvero come un mostro!

Hara: non è colpa mia... queste sono le voci che girano!

Risi un po' e poi mi misi anche io a piegare i vestiti per poi metterli a posto.

Erano le 2.00 di mattina ed ero ancora sveglia. Lo stomaco continuava a brontolare e mi chiedeva qualcosa da mangiare. Controllai che le mie compagne stessero dormendo e poi andai verso il corridoio. Scesi lentamente le scale e poi andai verso il bar guardandomi intorno per controllare che non ci fosse nessuno. Girai l'angolo ed andai a sbattere contro qualcuno. Stavo per mettermi a gridare quando venni bloccata da una mano davanti alla mia bocca. Il ragazzo davanti a me aveva un cappello e una maschera che gli copriva la bocca e il naso. Era tutto vestito di nero e aveva una grossa borsa sulla spalla. Aveva la forma di una chitarra. Il ragazzo era sicuramente Jungkook.

Jung: fai silenzio- disse a bassa voce e levò la mano.

Annuii.

Jung: tu non mi hai visto, va bene?

Io: nemmeno te- dissi andando verso al bar.

Presi uno snack dalla dispensa e poi mi sedetti sul divano a rilassarmi un attimo.

Soo: Ehy Yoorim! Come mai hai dormito sul divano stanotte?-disse venendo verso di me con le altre ragazze.

Io: avevo fame e mi sono mangiata uno snack... poi mi sono addormentata- risi un po'.

Hara: ho sentito che ti ha messo punti di demerito...

io: si- sbuffai- me ne ha dati trenta, non sono un po' troppi?

Yoona: il professor Lee quando deve dare punti di demerito è spietato- fece una smorfia e si sedette al suo banco.

Mi misi anche io al mio banco, aspettando che la lezione iniziasse.

Come sempre, dopo mangiato, io e le ragazze andammo a sederci sugli scalini della tribuna per tifare quei finti talenti. Era noioso però rimanere là, i ragazzi non erano nemmeno tutta quella bellezza. Così, appena vidi Jungkook posizionarsi al solito posto, andai verso di lui. Appena vide la mia ombra smise di suonare e poi lentamente alzò gli occhi verso di me. Io feci un mezzo sorriso imbarazzata.

Jung: che c'è?- disse secco.

Io: ho visto che eri solo...- dissi quasi balbettando.

Jung: sto bene anche così, grazie. Ora puoi andare.

Non sapevo cosa dire, così dissi la prima cosa che mi venne in mente.

Io: dico al professor Lee di averti visto stanotte alle due, rientrare nel dormitorio.

Jung: lo sai vero che ti ho vista anche a te? Posso dire anche io di averti vista...

io: tanto ormai mi ha già beccata- feci una smorfia.

Jungkook sbuffò, capendo che non aveva via di scampo.

Jung: d'accordo. Però sta zitta.

Io: grazie- gli sorrisi e mi sedetti vicino a lui.

Jungkook mi fece segno di spostarmi un po'. Così lo soddisfai e mi allontanai. Il ragazzo iniziò a muovere le dita sulla chitarra e a creare una melodia. Stava quasi per iniziare a cantare ma si bloccò. Posò per un attimo lo sguardo verso di me e poi riprese a suonare. Di tanto in tanto muoveva le labbra però non emetteva alcun suono. Magari si vergognava. Era comunque molto bravo a maneggiare la chitarra, anche se sembrava leggermente più goffo di come si presentava da più lontano. L'intervallo finì così in fretta che nemmeno mi accorsi del tempo che passava. Appena sentì il suono della campanella, mise la chitarra nella borsa, mi diede un piccolo sguardo, probabilmente per salutarmi, e poi se ne andò.


Jeon Jungkook || Marry meWhere stories live. Discover now