Sleep together

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Capitolo 9

Dopo cena, Soohyun e Gunhee scomparvero, così io e Jungkook rimanemmo in camera ad ascoltarci un po' di musica.

Jung: Yoorim

io: dimmi

Jung: ora sai praticamente tutto di me, ma io non so praticamente niente di te..

io: non c'è molto da sapere- sorrisi.

Jung: guarda che puoi aprirti con me. Da qui entra- fece segno alle sue orecchie- e qui rimane- fece segno come se bloccasse l'altro orecchio.

Io: va bene- sorrisi.

Jung: innanzitutto. Non sei di Busan vero?

Io: sono di HongDae- risi.- Non sai quanto faccia ridere questa cosa alla gente quando lo dico.

Jung: perchè?

Io: perchè Hongdae è una città così confusionaria, piena di pub, piena di gente. Solitamente chi abita là, è un po' come la città. Vanno sempre a fare feste, vanno sempre nei pub. Io invece sono il completo contrario. Io sono fin troppo tranquilla- sorrisi.- Nei pub non ci sarei comunque potuta andare. Quando sono andata via da là, avevo si e no diedi anni.

Jung: e come mai sei andata via?

Io: sempre per colpa del lavoro di mio padre. Però dai, diciamo che ho visitato tanti bei posti. Come Gangnam, Ilsan e Daegu. Ora sono a Busan e a quanto pare, la prossima tappa è l'Europa.

Jung: cosa?- si strozzò con la saliva.

Io: sto scherzando... non so né quando me ne andrò da qua e né se ci andrò mai via. Però ai miei genitori piacerebbe andare in Europa, sempre se a mio padre lo vogliono trasferire ancora.- feci un mezzo sorriso.

Jung: ma che lavoro fa tuo padre?

Io: è un semplice poliziotto

jung: e come mai tutti questi trasferimenti? Non siete stufi?

Io: certo che lo sono. Non sai quanto sia difficile per me cambiare continuamente scuola, amici ed insegnanti. Anche per mia madre non è una passeggiata. Fa pulizie in casa però trovare lavoro per lei non è così tanto facile comunque.

Jung: mhh.. capisco... non ho mai sentito che ad un poliziotto con una famiglia dessero così tanti trasferimenti.

Io: io ormai ci ho fatto l'abitudine. Nella mia famiglia tutto è diventato un'abitudine.- presi un sospiro. Non ero ancora sicura se raccontare tutto o meno a Jungkook. Poi presi il coraggio e mi convinsi che Jungkook fosse davvero una persona affidabile e che non mi avrebbe tradita così facilmente.- fin da quando mio padre era giovane, aveva il vizio del bere. Diventando poliziotto però, dovette smettere. Però fin da quando sono io piccola, mi ricordo quelle sere che mio padre non tornava a casa e sapevo che rimaneva fuori perchè era ubriaco. Mio padre è sempre stato un buon padre e un buon marito. Anche quando si ubriacava, era consapevole di quello che faceva. Quindi rimaneva fuori di casa per non creare disturbi né a me e né a mia madre. Però era comunque ubriaco e combinava guai fuori... è per questo che ogni tanto lo cambiano di caserma.

Jung: sarà sicuramente una vita dura- disse serio.- come fai... come fai ad avere sempre il sorriso sulle labbra, come se niente fosse?

Io: mi danno fastidio le persone che fanno di tutto per passare come vittima della situazione. Di conseguenza non mi piace fare la vittima. Sorrido, sorrido sempre. Perchè mi piace sorridere e perchè se prendo le giornate con un sorriso mi sento migliore. Sento di riuscire a passare delle giornate migliori.- gli sorrisi.

Jung: sei una ragazza forte sai?

Io: devi esserlo anche te Jungkook. Non ti devi chiudere in te stesso. Apriti e se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, io ci sono. Posso aiutarti. Quindi non ti devi preoccupare a chiedere. Io ci sarò sempre, va bene?

Jung: grazie, anche io ci sarò sempre per te.- mi sorrise.

Un attimo dopo entrambi sbadigliammo.

Jung: allora... è l'ultima notte che dormi qua?

Annuii.

Jung: allora ti lascio un bonus.

Io: qual'è?- chiesi curiosa.

Jung: devi per forza dormire nel mio letto.

Io: e tu dormirai a terra?

Jung: decidi te...

io: non capisco...

jung: sarò nelle tue mani ahah decidi te dove farmi dormire. Se farmi dormire per terra o nel letto.. con.. con te.

Io: ci penso.. va bene?- dissi alzandomi dal letto.

Jung: veloce però che mi sto per addormentare..- sbadigliò.

Io: mhh... allora... dormiamo.. insieme?- dissi imbarazzata.

Jung: va.. va bene..- sorrise.- sei diventata rossa.

Io: davvero?- mi misi le mani sul viso.

Jung: si ahah non facciamo mica nulla eh.. dormiamo e basta!

Io: sisi lo so!- presi la mia roba e andai in bagno.

Jung: ultimamente è strana questa ragazza...- disse seguendomi con gli occhi.

Quando uscii dal bagno, mi misi pian piano vicino a Jungkook che si era già messo sotto le coperte, quasi spiaccicato al muro.

Jung: stasera mi sono messo i pantaloni, non ti preoccupare- rise.

Io: simpatico... non ho intenzione di stuprarti nel sonno!

Mi misi sotto le coperte anche io. Mi misi dalla parte opposta di Jungkook e gli diedi la buonanotte. Poi mi addormentai.

Erano circa le sei di mattina e intanto che dormivo, iniziai a fare un brutto sogno, dove Jungkook veniva picchiato, quasi a sangue, dal padre. Iniziai ad agitarmi e a dire il nome di Jungkook nel sonno.

Jung: Yoorim.. tutto bene?- continuò a chiedermi e cercò di svegliarmi.

Appena aprii gli occhi e vidi Jungkook che stava bene, lo abbracciai d'impulso.

Jung: ehi- rise un po'- che succede?

Io: stai bene Jungkook?- chiesi tremando.

Jung: si, è stato solo un brutto sogno- disse accarezzandomi la testa.

Io: meno male- dissi cercando di calmarmi e mi sdraiai nuovamente.

Jungkook si stava per alzare quando lo bloccai.

Io: dove vai?

Jung: vado in bagno, arrivo subito- mi sorrise e se ne andò per un po'.

Quando Jungkook tornò dal bagno, si sdraiò vicino a me.

Jung: rieccomi- disse a bassa voce.- ancora non ti sei addormentata?

Scossi la testa.

Jung: era solo un brutto sogno.- mi sorrise.- non ti preoccupare. Ora ti puoi addormentare di nuovo. Altrimenti a scuola poi dormirai sui banchi.

Io: va bene- gli sorrisi e cercai di addormentarmi di nuovo.

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Jeon Jungkook || Marry meWhere stories live. Discover now