1: No guests ( part 1 )

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Eveline si sistemò in uno dei pochi banchi ancora vuoti, al centro della classe, mentre tutt'intorno a lei era un chiassoso coro di risate e racconti di avventure estive. Il liceo di Whitby era esattamente come se l'era immaginato: piccolo, grigio ( come quasi tutto il resto, in quella cittadina ) e alla prima impressione, non granché accogliente. Per il momento, l'unica fortuna se così poteva definirsi, era che Chris era stato inserito nella sua stessa classe; viste le ridotte dimensioni dell'istituto, Eveline sospettava che quella fosse l'unica classe apposta per gli studenti dell'ultimo anno. Eva fu sollevata di frequentare il corso con il suo gemello: quando si trattava di interagire con gli altri, forse era lei quella più portata dei due; di solito Chris era buono solo a menar botte, e a riceverne; forse in questo modo sarebbe riuscita ad aiutarlo a stare lontano dai guai.

" Questo è il mio banco. "

Una voce stridula e fastidiosa interruppe i suoi pensieri e la ragazza sollevò lo sguardo, per scontrarsi con due occhi chiari e pesantemente truccati di una biondina dall'aria accigliata, che la stava squadrando da capo a piedi, battendo un'unghia finta smaltata di rosa sul banco in questione. Con la coda dell'occhio, Eva intravide Chris, nel banco dietro di lei, sollevare la testa dal cellulare e osservare la scena.

" Ah " balbettò Eva, presa contropiede. Non tanto da quello che le aveva detto la tipa, quanto dal tono che aveva usato " Scusa, non lo sapevo. "

" Ora lo sai. Quello però è libero " aggiunse di colpo la bionda, con voce più gentile, indicandole addirittura dove andare a sedersi: l'ultimo banco a sinistra, attaccato alla finestra.

" Ok " mormorò Eva, perplessa da quei repentini cambiamenti d'umore della bionda. Decise che doveva stilare il più in fretta possibile una lista di gente da evitare come la peste, ma se erano tutti come quella lì, iniziò a temere che sarebbe stato un anno moooolto lungo.

Prese libri e borsa e si sistemò nel banco vicino alla finestra, mentre suonava la campanella d'inizio ora e alla fine in classe entrarono anche gli ultimi studenti e il professore della sua prima lezione, storia.

L'inizio non fu dei migliori: fu costretta, sotto gentile richiesta del prof, il quale non si lasciò sfuggire l'occasione di esaminare da vicino le sue nuove, piccole vittime, ad andare davanti alla cattedra e a presentarsi ai compagni, parlando di sé e dei suoi hobby. Fu una tortura, soprattutto a causa della biondina e delle oche sedute vicine a lei, intente a sussurrarsi chissà quali offese nei suoi confronti mentre lei parlava, per poi ridacchiare. Ad ogni modo, Eveline fece un bel sorriso al professore, e se ne tornò con calma al suo posto.

" Grazie, Eveline. E tu, Christopher? Ti va di venire qui e raccontarci un po' di te? "

Per tutta risposta, Chris se ne restò seduto e gli disse sì e no dieci parole. Ignorò l'occhiataccia allarmata di Eva, e gli sghignazzi dei ragazzi, quando tornarono a fissare il prof, che non sorrideva più, ma che decise, saggiamente, di sorvolare e cominciare la lezione, esponendo un progetto da fare in coppia, raccogliendo informazioni storiche su singolari edifici della città.

Quando però la campanella suonò, trattenne in classe Chris, sotto lo sguardo rassegnato e impotente di Eva, che prima di uscire, sussurrò: " Sei un coglione, Chris! " all'orecchio del fratello.



L'unico momento in cui Eva riuscì a trovare un po' di calma, fu in mensa. Il cibo non sembrava male, constatò, mentre appoggiava il vassoio colmo di sandwiches sull'unico tavolo libero che trovò, di fronte a Chris.

" Perché non sei andata a mangiare con quella Sara, del corso di chimica? Ti aveva invitata al suo tavolo, non devi farmi da balia, sai? " borbottò lui, bevendo un sorso di succo.

The Boy 2 - Brahms' Lullaby -Where stories live. Discover now